Matteo Spreafico (ViniZabú-KTM) positivo all’antidoping

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Matteo Spreafico (ViniZabú-KTM) è risultato positivo all’Enobosarm (ostarine), sostanza proibita della classe S1.2 (anabolici) nella lista WADA delle sostanze proibite durante due controlli, il 15 e 16 Ottobre, durante il Giro d’Italia.

Il corridore è stato sospeso provvisoriamente dall’UCI, in attesa di controanalisi.

 

Commenti

  1. EliaCozzi:

    Concordo in pieno! Ultimamente nelle GF inseriscono nel regolamento che se vieni beccato positivo devi pagare 25000 euro, e se non li paghi tu, li paga la tua ASD (cioè il presidente si suicida).
    Se venisse fatta la stessa cosa nei professionisti: corridore squalificato e squadra 2.5Milioni di multa, vediamo quante squadre mettono su al loro interno l'antidoping!
    bello a dirsi, praticamente impossibile a farsi
    anche la G.F. di Roma aveva detto che avrebbe chiesto i danni ad un ex vincitore/andato a podio
    che si sappia, non hanno mai riscosso nulla
  2. EliaCozzi:

    Concordo in pieno! Ultimamente nelle GF inseriscono nel regolamento che se vieni beccato positivo devi pagare 25000 euro, e se non li paghi tu, li paga la tua ASD (cioè il presidente si suicida).
    Se venisse fatta la stessa cosa nei professionisti: corridore squalificato e squadra 2.5Milioni di multa, vediamo quante squadre mettono su al loro interno l'antidoping!
    sarebbe la soluzione definitiva.
    nel senso che nessuno si azzarderebbe più a mettere in piedi una squadra.
  3. mikimetal91:

    paradossalmente è più facile che si trovino positivi in una squadra "che non ne sa nulla" e lascia fare ai corridori, piuttosto che in una squadra che dopa attivamente, proprio perchè è un lavoro delicato.
    Se Scinto applicasse un doping di squadra, attuato da medici competenti, non verrebbero beccati i suoi corridori
    Proprio perchè è un lavoro "delicato" è necessario chele varie componenti mediche che si occupano dell'atleta" siano a conoscenza dei vari comparti. Ci sono interazioni molecolari tra sostanze assunte e, ad esempio, alimentazione.
    Nutrizionisti, prearatori, fisioterapisti e chi piu ne ha piu' ne metta devono essere a conoscenza di ogni particolare delle caratteristiche atletiche del soggetto, ivi incluso TUTTO cio' che il soggetto assume
    Non ritengo sia possibile che nessuno sappia nulla, sono piu' propenso a credere che sappiano tutti ma che, ovviamente, alcuni non intervengano a livello decisionale cosi' da poter dichiarare che nulla sapevano
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