Tadej Pogačar si prende la tappa e maglia gialla

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Tadej Pogačar (UAE-Emirates) ha sparato la sua prima cartuccia ed ha fatto centro. Il fenomeno sloveno ha vinto la 6^ tappa, Binche-Longwy di 220km, con uno sprint strepitoso sulla salita finale, la côte des Religieuses, battendo allo sprint Michael Matthews (BikeExchange) e David Gaudu (Groupama).

Pogačar si è preso anche la maglia gialla grazie alla sua azione, ed ora conduce la classifica generale con 42 di vantaggio su Neilson Powless (EF-EasyPost) e 31″ su Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma). Viene poi il terzetto della Ineos: Adam Yates, Tom Pidcock e Geraint Thomas rispettivamente a +39″, +40″ e +46″.

Consolida la maglia verde, ma perde la gialla Wout Van Aert, partito in una fuga a 3 di 80km con Quinn Simmons (Trek-Segafredo) e Jakob Fuglsang (Israel-PremierTech) prima di rimanere da solo per altri 20km. Sul traguardo il belga ha però pagato 7’27” di ritardo su Pogačar.

L’azione di Van Aert e il seguente inseguimento delle squadre hanno portato ad avere la seconda tappa in linea più veloce di questo secolo, con la media di 49,376km/h. Seconda solo alla Bordeaux – St Maixent l’Ecole del 2003 (49,94 km/h).

In assoluto nella storia del Tour è la 4^tappa in linea più veloce, dopo Laval-Blois nel 1999 (50,355 km/h), Bordeaux – St Maixent l’Ecole nel 2003 (49,94 km/h) e Evreux-Amiens nel 1993 (49,417 km/h).

Anche Pogačar aumenta la sua quota di record: il vincitore a Longwy ha ottenuto la sua settima vittoria di tappa in carriera al Tour de France: tre nel 2020 (9a, 15a e 20a tappa), tre nel 2021 (5a, 17a e 18a tappa) e ora una nel 2022 (6a tappa) divenendo il quarto corridore nella storia del Tour a riuscire ad alzare le braccia in tre edizioni consecutive del Tour de France prima ancora di aver spento le sue 24 candeline. L’ultimo è stato Eric Vanderaerden (21 anni nel 1983, 22 anni nel 1984, 23 anni nel 1985). Gli altri due sono stati François Faber (21 anni nel 1908, 22 anni nel 1909, 23 anni nel 1910) e Georges Passerieu (20 anni nel 1906, 21 anni nel 1907, 22 anni nel 1908).

Da domani cominciano le montagne e la battaglia tra gli uomini di classifica.

Commenti

  1. max_max:

    Si potrebbe pure dire che è il confronto con Pogacar a sminuire tutti, e sarebbe un punto di vista rispettabile, ma onestamente io sono più dell'idea che di rivali veri, tosti, per i grandi giri non ce ne siano. Le corse di un giorno sono discorso a parte, e li la competizione c'è (vdp, va, Alaphilippe, etc)
    Ecco allora se nelle corse in linea il livello è alto, e spesso legna tutti anche lì (per me finirà per vincere tutte le Monumento, ha dimostrato di poter dire la sua anche in una Roubaix), perché mai nelle corse a tappe dovrebbe dominare solo perché il livello è basso? Quando dati alla mano a crono se la gioca con Ganna, Roglic e Van Aert (scarsi?), in salita batte i record di scalata... la verità è che non ha rivali perché è proprio forte su tutti i fronti, non ha apparentemente punti deboli.
  2. Bertoglio:

    ...Indurain era 1,86 x 76 Kg. Van Aert 1,90 x 78... due bestie di sicuro !!! :mrgreen:
    Indurain era sopra 80kg.......ma erano altri anni e non ti sto a spiegare i motivi
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