Il corridore toscano della EF Education – EasyPost, Alberto Bettiol, si è imposto nella classica più antica dopo un assolo di 30 km. Christen e Hirschi completano un podio a forti tinte rossocrociate.
Salassa, 13 marzo 2024 – Dopo 8 edizioni, Alberto Bettiol rompe il digiuno italiano alla Milano-Torino presented by Crédit Agricole e lo fa al termine di una splendida azione in solitaria, partita sulle rampe dell’ascesa di Prascorsano quando mancavano 30 km al traguardo di Salassa. Il corridore toscano ha attaccato dopo che il forcing di un suo corregionale, Diego Ulissi, aveva ridotto il gruppo di testa a sole 15 unità. 45″ il massimo gap a favore di Bettiol con gli inseguitori che, sotto la spinta della Bora-Hansgrohe, si erano riportati sotto i 10″ quando mancavano meno di 5 km dall’arrivo. Il capitano della EF Education – EasyPost ha saputo stringere i denti, approfittando anche dello scarso accordo alle sue spalle, riuscendo a difendere il proprio vantaggio e trionfando con 7″ su Jan Christen e 9″ su Marc Hirschi, vincitore della volata per il terzo posto davanti ad un altro corridore della UAE Team Emirates, Diego Ulissi.
ORDINE D’ARRIVO
1 – Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost) 177 km in 3h54’13” media di 45.343 km/h
2 – Jan Christen (UAE Team Emirates) a 7″
3 – Marc Hirschi (UAE Team Emirates) a 9″
DICHIARAZIONI
Il vincitore della 105^ Milano-Torino presented by Crédit Agricole Alberto Bettiolha dichiarato in conferenza stampa: “Questa vittoria dà fiducia a me e alla mia squadra. La Milano-Torino è una delle corse più belle al mondo e mi fa piacere vedere il mio nome all’interno di un albo d’oro così prestigioso. Il cambio di percorso mi ha avvantaggiato. Negli anni precedenti era o troppo duro, con l’arrivo a Superga, o troppo piatto e fatto su misura per i velocisti. Le due salite di oggi mi hanno ricordato Cipressa e Poggio, ma non mi considero uno dei favoriti per la Milano-Sanremo. Non mi aspettavo di arrivare da solo, pensavo che Marc Hirschi o Diego Ulissi mi avrebbero seguito. Ho interpretato il finale come una cronometro, pensando che se la mia mossa non avesse funzionato mi sarei messo al servizio del mio compagno di squadra Marijn Van den Berg. Nel peggiore dei casi, sarebbe stato un buon allenamento per sabato. C’era un po’ di vento contrario e gli ultimi 10 km sono stati molto duri. Sapevo che oggi non bisognava sprecare un’occasione del genere. Aver vinto qui è un buon segno per me e spero possa infondere fiducia in tutto il ciclismo italiano”.
Jan Christen, secondo classificato, ha detto: “Abbiamo fatto una buona gara ma Bettiol oggi era il più forte. Per me è la prima volta sul podio di una corsa tra i professionisti, un momento speciale. Nel finale la Bora-Hansgrohe stava tirando con decisione e io stavo aspettando il momento perfetto per attaccare. Forse ho temporeggiato troppo e, quando sono partito, Bettiol era troppo lontano. Ha meritato di vincere”.
Marc Hirschi, terzo classificato, ha dichiarato: “Non c’è stato molto tempo per recuperare dopo la Tirreno-Adriatico, ma oggi mi sentivo bene e sono partito per vincere, così come tutto il team. Chiudere secondi, terzi e quarti è un buon risultato, ma purtroppo non è quello che speravamo. Pensavamo che la Bora-Hansgrohe chiudesse il gap, ma non ce l’ha fatta, nonostante fossero presenti in forze. Jan [Christen] ha attaccato nel finale, ma era troppo tardi. Il mio prossimo obiettivo sarà aiutare Tadej [Pogacar] a vincere la Milano-Sanremo”.
STATISTICHE
- Alberto Bettiol torna al successo 421 giorni dopo il prologo di Adelaide al Tour Down Under (17 gennaio 2023). La vittoria precedente risaliva al 27 maggio 2021, tappa 18 del Giro d’Italia.
- Jan Christen e Marc Hirschi, due svizzeri sul podio come nell’edizione 1998 quando Niki Aebersold si impose su Oscar Camenzind.
- Seconda vittoria per la EF Education – EasyPost alla Milano-Torino presented by Crédit Agricole. Michael Woods ottenne la prima nell’edizione 2019.
C'è da dire che un mondiale come l'ultimo 10 anni fa senza andare troppo lontano lo avrebbe visto come maglia iridata. I big avrebbero fatto a scaricabarile vai tu che io non vado e la sua fuga sarebbe stata vincente (come quando ha vinto il Fiandre). Nel ciclismo degli ultimi anni invece capita che i più forti siano anche generosi e collaborino fra loro e quindi puoi trovarti a essere rincorso da Pogacar Van der Poel Van Aert e Pedersen messi assieme che devono solo decidere quando prenderti e quando piantarti miseramente lì al tuo destino.
Secondo me invece ha ottime capacità fisiche.
Vaughters è uno che guarda sempre i numeri e non credo se lo sia tenuto 5 anni in squadra se non ci avesse visto qualcosa, dato che appunto nei primi 6 anni di carriera (tutti con Vaughters tranne un anno alla BMC) a livello di risultati ha combinato poco.
Ha vinto la prima corsa a 26 anni, il Fiandre, ma senza prima aver nemmeno visto lontanamente il podio.
Quindi credo anche io che abbia qualche limite di attitudine mentale, per cui cerca sempre il numero e se non ci riesce la molla li. Infatti ha vinto gare di prestigio, ma altrimenti non è uno che "ronza" attorno al podio con costanza. Anzi, raramente fa una top10. E si ritira spesso.
Quindi non credo che abbia vinto per fortuna (ieri ha fatto un bellissimo numero), né che sia un mediocre, ma che appunto abbia poca costanza.