(Photo by Matt Roberts/Getty Images)

Diego Ulissi soffre di un’infiammazione del muscolo cardiaco

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Diego Ulissi (UAE-Emirates) non potrà riprendere l’attività agonistica per un certo periodo a causa di una miocardite, un’infiammazione del muscolo cardiaco, rilevata durante una serie di test di sforzo effettuati dalla sua squadra.

(Photo by Matt Roberts/Getty Images)

Ulissi dovrà rimanere a riposo per un periodo ancora indeterminato in attesa di sottoporsi ad esami più approfonditi.

Il corridore italiano, 31 anni, si è detto “inquieto ed arrabbiato”: “Non ho mai avuto alcun sintomo e mi sono sempre sentito bene. Per fortuna il personale medico della squadra non ha tardato ad intervenire ed ha scoperto questo anomalia. Ora farò una pausa che spero sia temporanea. La priorità è la salute e la vita non finisce con la bici“.

Lo scorso ottobre ad un altro corridore era stata diagnosticata una miocardite: Serge Pauwels della CCC. Il corridore belga di 37 anni ha scelto di ritirarsi dall’attività professionistica.

Sia nel caso di Pauwels che di Ulissi è stata esclusa una correlazione con il coronavirus, in quanto dalle analisi non presentano gli anticorpi.

Commenti

  1. mashiro2004_ao:

    Nel 2012, a 29 anni, ho avuto io stesso una mio-pericardite, ovvero oltra all'infiammazione del miocardio (come Ulissi) io avevo anche una infiammazione del pericardio (tanto per non farsi mancare nulla).

    I sintomi possono variare a seconda dello stato dell'infiammazione. I sintomi che ho avuto io erano gli stessi dell'infarto del miocardio, ovvero una forte costrizione al petto con irradiamento al braccio sinistro e formicolio della mano sinistra.
    Sono entrato in PS con codice rosso per sospetto infarto, subito fatto un elettrocardiogramma e questo era completamente sballato. Subito dopo fatto esami del sangue ed eco-cardiogramma. Valori di troponina nel sangue erano superiori a 1500 (il limite massimo per una persona sana è 33) e dall'ecocardiogramma si notava invece un battito non regolare pertanto mi hanno fatto una coronarografia di urgenza, dalla quale non è emerso nessun problema. Pertanto il passo successivo è stata la risonanza dove si è evidenziata la mio-pericardite.
    Ho il ricordo del cardiologo che mi informa con entusiasmo che si trattava solo di una miopericardite e non di un infarto, ma io proprio il giorno prima sulla gazzetta dello sport avevo letto che la causa della scomparta del calciatore Piermario Morosini era probabilmente legata ad una miocardite (smentita poi a distanza di mesi la tesi), quindi diciamo che non ero al settimo cielo....

    Ho iniziato da subito la cura e sono stato 2 giorni in terapia intensiva ed altri 7 in reparto. La cura è stata a base di aspirina 1000 2 volte al giorno per togliere l'infiammazione. Null'altro.... Se non una inziezione di morfina in PS per il forte dolore che avevo appena entrato.

    I tempi di recupero sono stati abbastanza lunghi, 1 mese di riposo assoluto ed un altro prima di reiniziare con lo sport, ma anche qui credo dipenda da caso a caso.

    Come l'ho presa? Da una infezione batterica da streptococco. Avevo mal di gola, ma mi sono detto tra me, per un semplice mal di gola (anche se forte) mica vado dal medico, poi quello mi imbottisce di farmaci, ed io meno ne prendo meglio sto.... Ecco il mio errore.

    Ovviamente l'ho spiegata così come l'ho vissuta e quel che ho capito io dai medici, non essendo io un medico può essere che abbia detto un fracco di stronXXte

    P.S. Dimenticavo, per chi l'ha chiesto il doping non c'entra nulla....
    La morte del povero Piermario Morisini. Che brutto momento. Ero presente allo stadio ed é ad oggi una delle esperienze più brutte della mia vita. Il calciatore, però, aveva un fattore di ereditarietà verso problemi cardiaci.
  2. samuelgol:

    E da me cosa vuoi? Non lo ho mica scritto io. Perchè lo dici quotando un mio post?
    Nulla :-)! Anche perché non ho citato un tuo post (vedi mio post #23) ma un post dell'utente Il Trattore.
  3. che brutta notizia, non lo sapevo..... e pensare che sono anche un suo concittadino.
    Spero che si rimetta in fretta e che questo inciampo non gli faccia venir voglia di smettere, che ha ancora molto da dare a questo sport.
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