Ieri, Filippo Ganna, durante le qualificazioni in inseguimento individuale su pista in coppa del mondo a Minsk, ha migliorato di più di un secondo il precedente record realizzato in altitudine dall’americano Ashton Lambie (uno sconosciuto corridore di eventi Gravel prima di questo exploit su pista) durante i campionati panamericani dello scorso settembre a Cochabamba, in Bolivia, col tempo di 4’05” 23.
Ganna ha coperto i 4km in 4’04″225 alla media di 58,956km/h. Nella mattinata Ganna aveva già battuto il record di Lambie con il tempo di 4’04″647.
Interessante è anche constatare come Ganna abbia gestito lo sforzo, ovvero incrementando la velocità giro dopo giro, una strategia diversa da quella comune che invece vede la maggioranza dei corridori partire forte per poi cercare di mantenere l’andatura. La maggior parte degli atleti fa il proprio giro veloce in apertura, mentre Ganna ha realizzato il proprio giro veloce all’ultima tornata, con una media all’ultimo giro di 62,7km/h.
Nella finale l’italiano di 23 anni nella finale contro il britannico Archibald si è migliorato ancora ed è sceso a 4’02″647 alla di media 59,345 km/h, (rifilando più di 5″ al britannico). Ganna ha migliorato il proprio record personale di 4’07′456, stabilito lo scorso marzo a Pruszkow.
Secondo esperti del settore Ganna potrebbe battere il record scendendo sotto i 4′. Un exploit paragonabile, per far capire l’entità, del correre una maratona sotto le 2h.
La maratona è stata corsa sotto le due ore con l'esclusiva forza e fiato di chi l'ha corsa.
L'aiuto delle lepri è psicologico ed è un regolatore di velocità, ed aiuta soprattutto coloro che (99%) non sono in grado di autogestirsi come dei robot.
Se poi la lepre non si limita ad una frazione ma staffette di lepri ti accompagnano per 42 km ciò costituisce un supporto ritenuto eccessivo, su cui non discuto, ma ripeto, l'atleta ha dovuto esclusivamente usare le proprie risorse fisiche. Nessuno lo ha fisicamente aiutato, ed è stato un grande esperimento per valutazioni fisiologiche sulla prestazione. L'aiuto "organizzativo" è eccessivo? Forse, si può non essere d'accordo ed infatti il regolamento IAAF ha invalidato il record.
In gare di atletica dagli 800 ai 10000m si è in gruppo, e teoricamente ci si affida un po' alla velocità di chi conduce, non sono lepri ma ne potrebbero essere in parte assimilabili, stiracchiando un po' il concetto, eppure se chi vince in pista fa un record, quello viene validato, eccome, anche se idealmente 'trascinato' da qualcuno davanti (salvo Rudisha che partì in testa e poi staccò tutti, 1'40"91, 800m, Londra 2012).
Nel ciclismo giustamente i record si fanno in pista, mentre in alcune crono particolari, soprattutto cronoscalate, si parla solo di miglior prestazione,
D'accordo poi che ciò che ha fatto Ganna sia, oltre che mondiale, puro sforzo in solitaria, completamente cristallino, e più affascimante di una maratona organizzata con 42 km di lepri ecc...
Non vedo giusto però farne guerre ideologiche, sono semplicemente due cose diverse, ma entrambe oltre il limite umano precedente.
Oppure cominciamo a confrontare i record di bici su pista, quelli di oggi con quelli di 30-40 anni fa, causa tecnologia diversa?
Prendiamo ogni forma di progresso, in qualsiasi sport, con emozione ed ammirazione, apprezzando le evoluzioni immancabili degli attrezzi, dei sistemi di allenamento sia fisico che mentale, senza creare partiti contrapposti.
Io mi emoziono per Ganna, ma anche per il significato fisiologico della maratona in meno di due ore, per Usain Bolt, Pantani e Huantorena e Sotomayor, Messner, Froome e Indurain, ... infine, sarà un mio limite, ma niente battiti di cuore per gare su motori. Non so che farci, salvo andare in giro molto pacatamente su una Guzzi 1000 storica. Ma stile Max Pezzali, eh!!!
Saluti e cin cin o-o
Alla Chrono des Nations (su strada quindi) ha fatto (2°) con 50,3km/h su 55' di sforzo. Penso che il record dell'ora sia alla sua portata.
In generale mi sembra molto più forte di Campenaerts.
Saluti