Training and Racing with a Power Meter (parte seconda)

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newbeetle3

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Protos Di2 - Lion Di2

Roberto Massa

t.me/massarob
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potenza= linea rossa, che sia intervallato è evidente ;)
più nel dettaglio, incluso, anche VI è rilevante, visto la presenza nel lap selezionato delle fasi di recupero e dell'intermezzo di richiamo a 55-60 rpm in quasi "isopotenza" @ 280-300W (4,3-4,& W/Kg).
Nei tratti di picco potenza target media @ 120-125% FTP
 
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yuk

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triciclo
Una potenza da “Sanremo”
Il motore di un PRO

27 - MARZO - 2012 1 COMMENTO

Lo sprint di Gerrans a Sanremo
Cosa significa fare una volata a quasi 60 km all’ora nel finale di una gara di quasi 300 chilometri come la Milano-Sanremo? Quanto costa in termini di potenza, cioè di energia necessaria, scattare sul Poggio e andare in fuga? E pedalare forsennatamente come Cancellara, Gerrans e Nibali negli ultimi chilometri prima del traguardo? Per gli amanti della tecnica ecco le cifre reali, fornite dal sito dell’azienda che distribuisce lo strumento leader nella misurazione dei dati relativi all’attività in bici (potenza, frequenza cardiaca, velocità, ritmo di pedalata, ecc.). Si tratta dei dati relativi al vincitore dell’ultima “Primavera”, l’australiano Simon Gerrans che ha “consumato” nelle quasi 7 ore (6:59:24) che lo hanno portato da Milano a Sanremo qualcosa come 5.629 Kj (calorie), pedalando gli ultimi 20 chilometri ad una potenza media di circa 300 watt. Il che rappresenta uno sforzo enorme se si pensa che viene tenuto dopo circa 280 chilometri di corsa e per quasi 26 minuti durante i quali la gara scende dalla Cipressa e affronta il Poggio, classico trampolino di lancio. In questo lasso di tempo Gerrans per tenere le ruote di Nibali e di uno scatenato Cancellara, ha dovuto esprimere un picco di potenza di circa 1.188 watt cifra ragguardevolissima tenuto conto che l’atleta è quasi alla settima ora di sforzo in sella. Un chilometro, l’ultimo del Poggio, “volato” in 1′28″ fatto ad una media forsennata: a quasi 41 kmh (40,840), ad un ritmo di 99 pedalate al minuto, nonostante la salita
E ancora: gli ultimi 2 chilometri a 400 watt medi; l’ultimo minuto e mezzo di gara a 599 watt. Dati che dicono di una grande qualità di atleta veloce-resistente. Non è un “frillo”, dunque, il vincitore della corsa dei fiori.
E la volata? Ecco: gli ultimi 10 secondi, lo sprint con cui l’australiano ha beffato Cancellara è “costato” a Gerrans 1.043 watt. E le pulsazioni cardiache sono arrivate a 182 battiti (medi) al minuto per potre sviluppare una velocità attorno ai 60 all’ora (59,500).
 
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mag

Maglia Rosa
19 Agosto 2012
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Lontano da voi
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solo 2
L'autore del blog è un pò deluso dal P2max e sorpreso dal Quarq --nella seconda analisi,sbaglio?

io non direi. l'autore fa considerazioni riguardo la "precisione" del valore assoluto della misurazione tenendo in conto la perdita imposta dalla catena.
e dice che, se ne si tiene conto, il p2m sottostima mentre al quarq aggiungendo un 3% risulterebbe il più preciso.

sinceramente è una conclusione che imho lascia il tempo che trova. non credo che nessuno dei pm da guarnitura tenga volontariamente conto della potenza persa a causa della trasmissione e che quindi introduca appositamente un errore artificiale. Credo che tutti misurino ciò che hanno da misurare, cioè la potenza alla pedivella.

le uniche considerazioni che l'autore fa che a me paiono decisamente scritte con una accezione negativa sono legate alla tecnologia dl look/polar

e l'articolo parla solo specificatamente della accuratezza e non di altri parametri quali ripetibilità ... e non è un articolo che vuole esprimere considerazioni sulla qualità in generale dei diversi misuratori
 

iroma2009

Apprendista Velocista
12 Febbraio 2011
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FlorenceForFun
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Una bionda e una mora,cerco la rossa.
io non direi. l'autore fa considerazioni riguardo la "precisione" del valore assoluto della misurazione tenendo in conto la perdita imposta dalla catena.
e dice che, se ne si tiene conto, il p2m sottostima mentre al quarq aggiungendo un 3% risulterebbe il più preciso.

sinceramente è una conclusione che imho lascia il tempo che trova. non credo che nessuno dei pm da guarnitura tenga volontariamente conto della potenza persa a causa della trasmissione e che quindi introduca appositamente un errore artificiale. Credo che tutti misurino ciò che hanno da misurare, cioè la potenza alla pedivella.

le uniche considerazioni che l'autore fa che a me paiono decisamente scritte con una accezione negativa sono legate alla tecnologia dl look/polar

e l'articolo parla solo specificatamente della accuratezza e non di altri parametri quali ripetibilità ... e non è un articolo che vuole esprimere considerazioni sulla qualità in generale dei diversi misuratori

Certo,è una riflessione,osservazioni,non tenendo conto la variabile "temperatura",come riportato da R.Massa.

Qualità/prezzo il P2m è il miglior prodotto sul mercato,da guarnitura.

o-o
 

senzasosta

Maglia Amarillo
19 Luglio 2011
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Cervelo r5 Specialized Roubaix
Secondo me il problema potrebbe sorgere qualora dovessi utilizzare 2 strumenti diversi, ma usando un solo modello e come nel mio caso la ripetibilità è stata fino ad oggi costante, non vedo grossi problemi.
Ad oggi le uniche volte che ho notato una sottostima del p2m. è stato in caso di vento forte, ma si trattava di sensazioni molto soggettive, magari dovute a stanchezza e per pura coincidenza è accaduto con quel particolare evento atmosferico.
 

Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
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n+1
calibrare calibrare...calibrare
(però se lo dico io c'è chi dice che non serve :mrgreen:)

quindi, solo per esempio (mike@quarq è uno dei 2 fondatori dell'omonima ditta):
http://204.187.14.165/forum/Slowtwi...w_to_powermeter,_Quarq/Garmin_310xt_P4427072/

http://forum.slowtwitch.com/cgi-bin/gforum.cgi?post=4434061#4434061

e procedura valida anche outdoor, indoor ha ancora più "peso":
http://www.dcrainmaker.com/2013/04/...utm_campaign=Feed:+DcRainmaker+(DC+Rainmaker)

la calibrazione manuale ormai la eseguo prima di ogni salita/lavoro specifico. Il limite del Garmin è la procedura più lunga rispetto ad altri software più "power oriented", es IpBike, che permettono la calibrazione manuale semplicemente premendo una parte del display
 
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