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frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
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Bici
Specialized sworks sl6
nuovo strumento= nuovi parametri= scordati vecchi riferimenti

sarà meglio..:mrgreen:anche perchè diversamente vorrebbe dire che vado ancora forte come a marzo nonostante tutti gli allenamenti fatti...cosa che francamente non mi sembra ora che ho passato il periodaccio di cui sappiamo.

E comunque si spiega del perchè facessi molta più fatica sui rulli a parità di zone, cosa che invece attribuivamo ad altri fattori. Ora anche questa discrepanza dovrebbe essere azzerata o quasi.
 

Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
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Bici
n+1
alcuni punti aggiuntivi che ho parzialmente omesso nello specifico della/e discussione/i con riferimento al tema "pedali":
- l'analisi posturale sul piano frontale, molto importante e spesso trascurata (articolo) porta alla semplice comprensione (che qualcuno ha giustamente evidenziato di non aver afferrato/appreso) della differenza tra libertà angolare e "gioco "verticale", ecco due esempi concreti:

bradleywigginsletourdef.jpg
vuelta201112.jpg


un "cedimento" laterale verso l'interno porta alla perdita di allineamento tra le 3 articolazioni dell'arto inferiore con conseguente e potenzialmente dannoso sovraccarico compartimento mediale del ginocchio (e legamenti), oltre ad una perdita nell'efficienza meccanica. Questo può essere compensato a livello plantare(interna o esterna)/opportuna scelta scarpa ma non rappresenta di per sé un ottimale punto di partenza.
Per quanto riguarda poi nello specifico Wiggins, un cambio "tecnico" e/o tentativo a metà di questa prima parte di stagione (scarpe da Bont a Specialized "debrandizzate" e poi ancora a Bont) forse era già un sintomo della ricerca di qualcosa di differente:
wiggins.jpg


- i professionisti (paradossalmente la scelta di Wiggins è stata contro l'interesse/volere/potere economico dello sponsor= quasi sicuramente è richiesta giustificazione medica visto che, in questo specifico caso non si tratta di atleta personalmente sponsorizzato da quella specifica ditta di pedali) NON scelgono i materiali che possono usare tranne alcune piccole eccezioni (sponsor personale, giustificazione medica). Che abbiano molto materiale a disposizione, IN GARA è indubbio ma in allenamento spesso hanno...minor supporto/pretese con molte meno "fisime" dei colleghi pedalatori...amatori. Un esempio, che ho postato in una discussione su altro forum era il debutto di Dombrowski (Sky, quindi non la squadretta che deve raccattare 10000€ qua e là...) che ad inizio stagione usava dei pedali visivamente usurati e usati l'anno precedente nel team Bontrager-Livestrong (il colore era per altro inequivocabile ma era soprattutto molto marcata l'usura del corpo pedale). Questi atleti, e in generale molti atleti di elevato livello, hanno un senso del "concreto" molto elevato, supportato e proporzionale alle proprie performance: tendenzialmente chi cerca giustificazioni o appigli "tecnici", soprattutto negli amatori, lo fa come compensazione (anche mentale, auto-convincendosi che magari -50g su un componente facciano un'estrema differenza!) a possibili miglioramenti realmente non raggiunti o raggiungibili in altro/i settore/i.

- pedali Time: non sono così convinto che siano proprio il pedale "perfetto" questo perché la libertà angolare data è sì mediamente ampia ma non effettivamente libera: prova empirica con pedivella e piede nel punto morto superiore, cioè, nello specifico gesto della pedalata, con la massima flessione della coscia (= maggior libertà di movimento laterale del ginocchio che diviene meno quando l'arto inferiore è esteso) provare a muovere il piede: la libertà realmente presente è minima e superato un minimo spostamento è SEMPRE vincolata ad una resistenza della molla= richiede un minimo, ma pur sempre presente, contributo ed azione muscolare di stabilizzazione.

PS chiedo cortesemente a tutti di mantenere la linearità di questa discussione ossia DOMANDA/E - RIPOSTA/E.
 
Ultima modifica:

ValeXX

Apprendista Cronoman
15 Luglio 2009
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- pedali Time: non sono così convinto che siano proprio il pedale "perfetto" questo perché la libertà angolare data è sì mediamente ampia ma non effettivamente libera: prova empirica con pedivella e piede nel punto morto superiore, cioè, nello specifico gesto della pedalata, con la massima flessione della coscia (= maggior libertà di movimento laterale del ginocchio che diviene meno quando l'arto inferiore è esteso) provare a muovere il piede: la libertà realmente presente è minima e superato un minimo spostamento è SEMPRE vincolata ad una resistenza della molla= richiede un minimo, ma pur sempre presente, contributo ed azione muscolare di stabilizzazione.

PS chiedo cortesemente a tutti di mantenere la linearità di questa discussione ossia DOMANDA/E - RIPOSTA/E.

Esame perfetto... ;)
Complimenti.
A ben pensarci hai ragione sui pedali time... Per il momento mi sto ben trovando ma probabilmente non sono la perfezione.

Visto che usi Exustar, che ne pensi della qualità della loro tacchetta?? Ha un float simile ai look o simile a shimano / time?? Stabili il giusto??

...Pedali molto interessanti (anche io NON spendo più di 100 € per un pedale per principio :mrgreen:) ;)
 

Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
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Bici
n+1
uso tacchetta Keo grigia (grip), perfettamente compatibile.
La loro originale non è male ma è scivolosa (più delle Keo non grip).
La prova "empirica" ovviamente può essere osservata anche semplicemente agganciando la scarpa al pedale e "percepire" la resistenza offerta dal sistema.
Come molti componenti tecnici (direi quasi tutti) non ne esiste uno perfetto ma è sempre un compromesso di bilancio, personalmente anche l'aspetto economico non è secondario.
 

milkacip

Pignone
8 Febbraio 2009
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Ciao Roberto dopo aver effettuato 4 mesocicli condizionamento,preagonistico, e due agonistici è possibile mantenere/aumentare le prestazioni con solo 1 allenamento settimanale tipo il mercoledì, 1 allenamento blando pregara il sabato e 1 gara alla Domenica?
 

Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
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Bici
n+1
difficile risposta, bisognerebbe sapere nel dettaglio cosa è stato fatto nelle 3 fasi che hai citato, ma non è questa la sede per tale approfondimento!
Di principio c'è che se 3 allenamenti a settimana sono una necessità perché è il solo tempo che hai...allora è una scelta obbligata, diversamente non è ottimale andare a ridurre così drasticamente il volume di carico, anche se viene ridotta la sua componente di intensità.
 
31 Luglio 2011
229
33
Torino
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Bici
Scott Foil
Roberto mi permetto di disturbare per una domanda venutami a proposito della ripresa degli allenamenti dopo una tendinite all achilleo... passato il dolore fisico ho ripreso in settimana e con gradualità le uscite. Pian piano mi sento meglio (dopo 11 gg di stop totale affiancati da varie terapie) ma sono vittima innocente del lato conservativo del mio cervello. Mi costringe involontariamente a spingere solo con la gamba che é stata bene ..e mi ritrovo con un carico e una fatica sproporzionata fra gli arti. É normale/fisio/psico logico come processo?ti ringrazio per i preziosi consigli e la disponibilità
 

ValeXX

Apprendista Cronoman
15 Luglio 2009
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Domanda forse banale...

Si sa gli amatori sono (spesso inutilmente) afflitti da grammomania acuta e vedono nel peso del loro mezzo un ostacolo enorme alla prestazione... :mrgreen:

Scherzi a parte è ovvio che il peso per una certa fascia di amatori non è assolutamente così rilevante ancor più che spesso si parla di grammi e non di kg di differenza... ;)

La domanda è questa: si dice che se proprio si deve risparmiare peso è meglio farlo sulle ruote, o meglio sui cerchi perchè li il risparmio di peso si sente tanto. SEI D' ACCORDO??

In realtà ho sentito dire che il peso si fà anche sentire sui pedali, nelle repentine accelerazioni, ma qua secondo me è una bufala perchè se un pedale è pesante da "tirar su" l' altro sarà in egual modo più facile da spinger giù per cui qua secondo me il peso è identico ad una qualsiasi altra parte statica.
CHE NE PENSI??

(Detto questo io ho una bici da 8 kg con un unico paio di ruote da 1.5 kg abbondanti e nemmeno mi sogno di alleggerirla, si fà per parlare...) ;)
 

Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
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Bici
n+1
il fatto che il peso guadagnato su una massa che ruota sia più redditizio rispetto al peso guadagnato su altro componente (es. telaio) è...fisica:

per muovere il mezzo bicicletta il ciclista deve "produrre" 1/2 Mv^2 di energia cinetica per muovere la massa totale del sistema atleta+telaio (e componenti annessi ma non in rotazione)+ruote (M) alla velocità v. L'atleta deve inoltre fornire l'energia che permetta il moto rotatorio delle ruote: 1/2 Iw^2 con w velocità angolare e I l'inerzia della ruota (assumendo e semplificando che le ruote siano tra loro uguali). Tale valore I ci indica quanto è dispendioso "muovere" la ruota e tale valore incrementa tanto più la massa è lontana dal centro (mozzo); è inoltre sempre proporzionale alla massa della ruota e al quadrato del raggio della ruota. I= bmr^2 dove b=1 se ipotizziamo di trascurare la massa dei raggi, in proporzione soprattutto al loro peso rispetto al resto che compone la ruota.

Quindi l'energia totale richiesta per muovere telaio+atleta+2 ruote ad una velocità v è:

E= 1/2 (2m+massa telaio)v^2 + 2* 1/2 Iw^2

poichè I= bmr^2 e v/r= W

E= 1/2v^2[massa telaio+2(1+b)m]

quindi, considerando che una ruota "tradizionale" (= cerchio + raggi) può essere rappresentata dal valore b=1, la spesa energetica per il movimento delle ruote è 4x proporzionale alla massa della ruota, ossia una riduzione del (medesimo valore di) peso sulle ruote è 4x "energeticamente" più vantaggiosa che la riduzione del (medesimo valore di) peso in/di altro componente (es. telaio).

Il resto sono chiacchiere.
 
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ValeXX

Apprendista Cronoman
15 Luglio 2009
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il fatto che il peso guadagnato su una massa che ruota sia più redditizio rispetto al peso guadagnato su altro componente (es. telaio) è...fisica:

per muovere il mezzo bicicletta il ciclista deve "produrre" 1/2 Mv^2 di energia cinetica per muovere la massa totale del sistema atleta+telaio (e componenti annessi ma non in rotazione)+ruote (M) alla velocità v. L'atleta deve inoltre fornire l'energia che permetta il moto rotatorio delle ruote: 1/2 Iw^2 con w velocità angolare e I l'inerzia della ruota (assumendo e semplificando che le ruote siano tra loro uguali). Tale valore I ci indica quanto è dispendioso "muovere" la ruota e tale valore incrementa tanto più la massa è lontana dal centro (mozzo); è inoltre sempre proporzionale alla massa della ruota e al quadrato del raggio della ruota. I= bmr^2 dove b=1 se ipotizziamo di trascurare la massa dei raggi, in proporzione soprattutto al loro peso rispetto al resto che compone la ruota.

Quindi l'energia totale richiesta per muovere telaio+atleta+2 ruote ad una velocità v è:

E= 1/2 (2m+massa telaio)v^2 + 2* 1/2 Iw^2

poichè I= bmr^2 e v/r= W

E= 1/2v^2[massa telaio+2(1+b)m]

quindi, considerando che una ruota "tradizionale" (= cerchio + raggi) può essere rappresentata dal valore b=1, la spesa energetica per il movimento delle ruote è 4x proporzionale alla massa della ruota, ossia una riduzione del (medesimo valore di) peso sulle ruote è 4x "energeticamente" più vantaggiosa che la riduzione del (medesimo valore di) peso in/di altro componente (es. telaio).

Il resto sono chiacchiere.

Ottima spiegazione, che dimostra anche che invece la cosa NON vale per i pedali, anche se anch' essi girano... Cosa che invece ho sentito dire (ERRONEAMENTE) a molti...

Grazie... ;)
 

kannolo

Novellino
12 Agosto 2012
12
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Scott Addict
il fatto che il peso guadagnato su una massa che ruota sia più redditizio rispetto al peso guadagnato su altro componente (es. telaio) è...fisica:

per muovere il mezzo bicicletta il ciclista deve "produrre" 1/2 Mv^2 di energia cinetica per muovere la massa totale del sistema atleta+telaio (e componenti annessi ma non in rotazione)+ruote (M) alla velocità v. L'atleta deve inoltre fornire l'energia che permetta il moto rotatorio delle ruote: 1/2 Iw^2 con w velocità angolare e I l'inerzia della ruota (assumendo e semplificando che le ruote siano tra loro uguali). Tale valore I ci indica quanto è dispendioso "muovere" la ruota e tale valore incrementa tanto più la massa è lontana dal centro (mozzo); è inoltre sempre proporzionale alla massa della ruota e al quadrato del raggio della ruota. I= bmr^2 dove b=1 se ipotizziamo di trascurare la massa dei raggi, in proporzione soprattutto al loro peso rispetto al resto che compone la ruota.

Quindi l'energia totale richiesta per muovere telaio+atleta+2 ruote ad una velocità v è:

E= 1/2 (2m+massa telaio)v^2 + 2* 1/2 Iw^2

poichè I= bmr^2 e v/r= W

E= 1/2v^2[massa telaio+2(1+b)m]

quindi, considerando che una ruota "tradizionale" (= cerchio + raggi) può essere rappresentata dal valore b=1, la spesa energetica per il movimento delle ruote è 4x proporzionale alla massa della ruota, ossia una riduzione del (medesimo valore di) peso sulle ruote è 4x "energeticamente" più vantaggiosa che la riduzione del (medesimo valore di) peso in/di altro componente (es. telaio).

Il resto sono chiacchiere.

Ciao a tutti, leggo da molto questo forum ma non mi sono mai degnato di rispondere...:mrgreen:
volevo aggiungere una considerazione su questa spiegazione "tecnica"; tra l'altro mi complimento con Roberto per la sua preparazione e professionalità.

I concetti che ha espresso Roberto, tramite formule e spiegazioni, sono tutti validissimi, ma il fatto che l'energia cinetica delle ruote sia così importante interviene solo quando si parla di variazioni di velocità, nelle quali cambia l'energia cinetica.
Più le ruote sono leggere e più è facile cambiare velocità, ma la potenza per mantenere la velocità costante in salita dipende dal peso totale del mezzo+ruote+ciclista. Se si alleggerisce il telaio di mezzo chilo e si appesantiscono di altrettanto le ruote, in teoria, occorrerà più potenza per aumentare la velocità, sarà più difficile frenare la bicicletta rapidamente, ma la potenza per mantenere la velocità costante non cambierà, in quanto in questo caso l'energia cinetica rimarrà costante.
 

kannolo

Novellino
12 Agosto 2012
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Scott Addict
Ottima spiegazione, che dimostra anche che invece la cosa NON vale per i pedali, anche se anch' essi girano... Cosa che invece ho sentito dire (ERRONEAMENTE) a molti...

Grazie... ;)

La formula di Roberto vale anche per i pedali (le pedivelle, le corone, ecc. tutti gli organi che girano), ma questi hanno un peso piccolissimo rispetto alle altre cose perché sono molto leggeri rispetto ad una ruota, la loro distanza dall'asse di rotazione (movimento centrale) è piccola e soprattutto perché hanno una velocità di rotazione bassa. Quindi se andassimo ad inserirli nella formula dell'energia cinetica non cambierebbe quasi nulla.
 

Marcolento

Apprendista Passista
14 Ottobre 2008
882
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Sardinnia
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Pinarello FP2 - Basso Viper
La formula di Roberto vale anche per i pedali (le pedivelle, le corone, ecc. tutti gli organi che girano), ma questi hanno un peso piccolissimo rispetto alle altre cose perché sono molto leggeri rispetto ad una ruota, la loro distanza dall'asse di rotazione (movimento centrale) è piccola e soprattutto perché hanno una velocità di rotazione bassa. Quindi se andassimo ad inserirli nella formula dell'energia cinetica non cambierebbe quasi nulla.

vedi di scrivere qualche messaggio in più.... :angrymod:..... :mrgreen:
 

gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
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Dove non ci sono troll, frustrati e rosiconi
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Gigiant
Ciao a tutti, leggo da molto questo forum ma non mi sono mai degnato di rispondere...:mrgreen:
volevo aggiungere una considerazione su questa spiegazione "tecnica"; tra l'altro mi complimento con Roberto per la sua preparazione e professionalità.

I concetti che ha espresso Roberto, tramite formule e spiegazioni, sono tutti validissimi, ma il fatto che l'energia cinetica delle ruote sia così importante interviene solo quando si parla di variazioni di velocità, nelle quali cambia l'energia cinetica.
Più le ruote sono leggere e più è facile cambiare velocità, ma la potenza per mantenere la velocità costante in salita dipende dal peso totale del mezzo+ruote+ciclista. Se si alleggerisce il telaio di mezzo chilo e si appesantiscono di altrettanto le ruote, in teoria, occorrerà più potenza per aumentare la velocità, sarà più difficile frenare la bicicletta rapidamente, ma la potenza per mantenere la velocità costante non cambierà, in quanto in questo caso l'energia cinetica rimarrà costante.

questo in teoria,
ma nella pratica, la pedalata (ancor più quella a più bassa cadenza in salita) non è data da tante piccole variazioni di velocità, tra pedalata in punto morto e non? Per cui l'energia cinetica non è mai veramente costante. Non sono un fisico nè matematico nè ne c apisco :mrgreen:, per questo chiedo o-o
Chiedo scusa a Roberto se la considera una "deviazione" ma penso che la risposta sia interessante
 

kannolo

Novellino
12 Agosto 2012
12
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Scott Addict
questo in teoria,
ma nella pratica, la pedalata (ancor più quella a più bassa cadenza in salita) non è data da tante piccole variazioni di velocità, tra pedalata in punto morto e non? Per cui l'energia cinetica non è mai veramente costante. Non sono un fisico nè matematico nè ne c apisco :mrgreen:, per questo chiedo o-o
Chiedo scusa a Roberto se la considera una "deviazione" ma penso che la risposta sia interessante

E' vero che ci sono piccole variazioni di velocità, ma ruote più pesanti danno al sistema anche un'inerzia maggiore, quindi la bicicletta mantiene di più la velocità, e questo dovrebbe addirittura aiutare a passare i punti morti senza perdere velocità.

Questo non vuol dire che le ruote pesanti sono migliori: per quanto mi riguarda in salita preferisco di gran lunga una bici "scattante" per rilanciare bene dopo un tornante o dopo una frenata in gruppo. E poi con le ruote leggere la guidabilità in discesa è decisamente migliore.
Inoltre prima ho fatto il caso in cui si appesantivano le ruote allegerendo il telaio... Personalmente ho un solo telaio buono e quindi quando c'è salita metto le ruote più leggere che ho e basta... :mrgreen:
 

stefanoG6

Pignone
15 Maggio 2009
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Basso Astra 2011
Ciao, volevo chiedere una sua opinione a riguardo dell'andare al mare per un ciclista... nel senso che tutti mi dicono che andare al mare fa male, ma è vero?? perchè farebbe male ad un ciclista?? ci sono basi scientifiche a riguardo?? grazie mille dell'attenzione
 
Stato
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