Gli sviluppi metrici delle categorie giovanili devono cambiare?

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Gli sviluppi metrici dei rapporti nelle categorie giovanili sono regolamentati, con la motivazione che “la somministrazione di intensi sforzi e lunghe sedute di allenamento ad atleti giovani potrebbero generare effetti controproducenti con il rischio di squilibri biochimici e fisiologici nell’organismo dell’atleta che, impegnato ad investire energie nel normale accrescimento e sviluppo del fisico, potrebbe subire conseguenze dannose per cartilagini, articolazioni, saldature ossee, secrezioni ghiandolari e colonna vertebrale”.

Per questo motivo i rapporti consentiti per le categorie giovanili sono attualmente:

Esordienti: moltiplica anteriore con 52 denti e pignone posteriore con minimo 18 denti. Sviluppo del rapporto massimo consentito è di mt. 6,20 (52×18).

Allievi: moltiplica anteriore con 52 denti e pignone posteriore con minimo 16 denti. Sviluppo del rapporto massimo consentito è di mt. 6,94 (52×16).

Juniores: moltiplica anteriore con 52 denti e pignone posteriore con minimo 14 denti. Sviluppo massimo consentito del rapporto è di mt. 7,93 (52×14).

Le conoscenze in merito alla cadenza ottimale in rapporto alla filologia sono però state costantemente aggiornate nel tempo, basti pensare che negli anni ’80, quando la norma erano 6 pignoni con il 42 come corona più piccola (il rapporto più agile all’epoca era il 42×24).  Il 39, che oggi è la corona più piccola per utilizzo “pro” è apparsa nel 1985.

Oggi invece sono disponibili ormai cassette 12V e corone da 34 o meno.

Dopo alcune considerazioni e lamentele a riguardo, come quelle dello storico direttore tecnico di Gitane e Renault negli anni ’70-’80 Cyril Guimard (7 Tour vinti con Van Impe, Hinault e Fignon) e della nazionale francese sino al 2017, il quale aveva apertamente criticato gli sviluppi metrici per le categorie giovanili, come “ormai senza senso”, e i vari commissari tecnici delle giovanili come “spaventati da ogni cambiamento”, ora la federazione francese ha annunciato che toglierà questa norma dal 2020.

Lo spiega Julien Thollet, selezionatore della nazionale junior francese: “La corporatura dei nostri giovani non è più quella di una volta. Lo vediamo anche s pista con juniores che fanno il record del mondo in 3’58, tempi che 10 anni fa erano inimmaginabili anche per gli élite. Questi giovani hanno qualità superiori a quelle delle generazioni precedenti: alimentazione, allenamento ed equipaggiamento fanno si che il livello aumenti“.

La norma però resta in vigore per le corse internazionali, anche se pure l’UCI sembra intenzionata a seguire questa direzione e potrebbe togliere la norma dal 2021, o forse prima.

 

Commenti

  1. ...Siamo tutti uguali quanto incredibilmente unici !!! Sta ai tecnici capire qual'è il rapporto migliore per un giovane....c'è chi è come un toro e chi come una gazzella !!!!!
  2. Per gli juniores il limite è superato. Per esordienti e allievi lo trovo ancora utile. Se non altro per la sicurezza. Coi rapporti che hanno ora in discesa non superano i 70-75 km orari. Con rapporti più lunghi raggiungerebbero velocità non commisurate alle abilità di guida che a quell'età possiedono.

    Se parliamo di giovanissimi o di attività su pista sono ancora utili.
  3. bisogna rimanere con una soluzione che in qualche modo bilanci le prestazioni con il diverso sviluppo fisico che hanno gli atleti in quelle età, ci sono ragazzi che si sviluppano prima e altri dopo.
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