Il Lombardia 2021: percorso inedito e selettivo con 4.500 metri di dislivello

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[Comunicato stampa] Sabato 9 ottobre da Como a Bergamo (km 239) si svolgerà l’ultima classica Monumento della stagione. Nell’elenco degli iscritti risultano corridori del calibro degli sloveni Tadej Pogacar (vincitore degli ultimi due Tour de France) e Primoz Roglic (Campione Olimpico a cronometro e vincitore dell’ ultima Vuelta a Espana); della giovane promessa belga, Remco Evenepoel; del britannico Tao Geoghegan Hart (vincitore del Giro d’Italia 2020) e dei due pluri vittoriosi Vincenzo Nibali e Chris Froome.
L’ultimo vincitore nella città orobica è stato Esteban Chaves nel 2016.
Domenica 10, da Cantù a Cantù, la Gran Fondo Il Lombardia con Ghisallo e Sormano da scalare. Iscrizioni ancora aperte sul sito www.gfilombardia.it

Bergamo, 21 settembre 2021 – Il Lombardia presented by Eolo ritorna nella sua collocazione originaria in autunno – dopo la parentesi ferragostana del 2020 –  con un percorso inedito, molto selettivo e che promette spettacolo. Saranno infatti ben 6 le salite da scalare dopo la partenza da Como, con lo strappo di Bergamo Alta prima dell’arrivo, con 4.500 metri di dislivello complessivo

IL PERCORSO
Partenza da Como in direzione Cantù. Si scala il Ghisallo come prima asperità, ma dal versante Asso per scendere su Bellagio e raggiungere Lecco lungo la riva del Lago di Como. Entrati in provincia di Bergamo inizia un continuo succedersi di salite e discese quasi senza tratti pianeggianti tra una e l’altra. Si scala per prima la Roncola (Valico di Valpiana, pendenze fino al 17%). Seguono le salite di Berbenno, Dossena, Zambla Alta e Passo di Ganda che portano il dislivello complessivo sopra i 4400 m. Da Ganda si arriva a Selvino dove inizia la classica lunga discesa ritmata da 19 tornanti. Ci sono qui 9 km di avvicinamento alla città (gli unici pianeggianti di tutto il finale) e il classico passaggio della Città Alta fino all’arrivo.

Ultimi km
Ultimi chilometri attraverso Bergamo Alta salendo alla Porta Garibaldi e poi (con 200 m in acciottolato) a Largo Aperto. Nella prima parte le pendenze sono sempre sopra il 10% (max 12%). Ai 1800 m dall’arrivo svolta secca con breve strettoia per il superamento della Porta Sant’Agostino. Dopo l’ultimo chilometro ampia curva a sinistra per immettersi nel rettilineo che conduce all’arrivo.

DICHIARAZIONI

Il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha dichiarato: “Dopo l’edizione della ripartenza, al via simbolicamente dalla nostra città, il Giro di Lombardia torna ad essere la principale “classica” autunnale, a suggellare la chiusura della stagione professionistica del ciclismo internazionale. E in questo anno carico di aspettative e di voglia di rinascere, il Lombardia passa, ma soprattutto taglia il traguardoancora una volta da qui, a Bergamo, una delle città più belle e sportive d’Italia, dove lo sport in generale e il ciclismo in particolare sono valori riconoscibili e imprescindibili del territorio. Il percorso di quest’anno è ancora più affascinante, grazie al grande lavoro svolto dagli organizzatori, con la conclusione nel centro di Bergamo Bassa dopo l’ultima ascesa lungo le vie del nostro centro storico di Città Alta e la discesa lungo le Mura veneziane patrimonio dell’UNESCO dal 2017. Questo 2021 è stato un anno davvero carico di soddisfazioni per lo sport azzurro: i titoli europei conseguiti nel calcio e nella pallavolo (maschile e femminile), il record di medaglie olimpiche e l’exploit dell’atletica italiana, i titoli olimpici e mondiali del ciclismo su pista hanno costellato questi ultimi mesi e sono convinto che il ciclismo azzurro sarà protagonista anche sulle strade del Lombardia, ma sono consapevole che, comunque vada, il Lombardia 2021 sarà – come si dimostra sempre – una grande gara. Che vinca il migliore.” 

L’Assessore allo Sport di Como Marco Galli ha detto: “Dopo l’anomala edizione ferragostana del 2020 Como accoglie quest’anno la partenza del Giro di Lombardia nell’ottica dell’alternanza con la città Bergamo che ha particolarmente sofferto lo scorso anno per la pandemia.  Per la nostra città la partenza dell’importante Gara Monumento, giunta alla sua 115ma edizione, ha anche un significato di “ripartenza” dopo un periodo molto travagliato contrassegnato dal virus al quale si sono aggiunte le recenti alluvioni che hanno duramente colpito le sponde del Lario e il territorio comasco. I tanti campioni del ciclismo che hanno già comunicato la loro partecipazione, dopo il podio firma, sfileranno per il centro cittadino dove verranno accolti con entusiasmo da appassionati e da semplici cittadini (ai quale si aggiungeranno i molti turisti presenti in città) ammaliati dai fruscio e dai colori della carovana.
Come sempre sarà una grande festa per Como e il suo territorio che ama lo sport in generale e il ciclismo in modo particolare.”

“Con questa storica classica ha sottolineato il Sottosegretario di Regione Lombardia con delega allo Sport, Olimpiadi 2026 e Grandi Eventitornata in chiusura della stagione, il nostro splendido territorio si conferma protagonista a livello internazionale anche nelle due ruote. Il Lombardia è la ciliegina sulla torta di una stagione ricca di successi e record lombardi, in numerose discipline sportive, da ultimo il fantastico 20”11 fatto registrare dal nostro Filippo Tortu sulla pista di Nairobi”. “Dopo i successi a Tokyo dei nostri atleti olimpici e paralimpici – ha proseguito -, tocca ora a una delle corse in linea più amate nel ciclismo, il Giro di Lombardia, il compito di far puntare i riflettori sulla nostra regione. Quest’anno la prova assume un significato che travalica quello agonistico, anche per la scelta di Bergamo come città d’arrivo. Dopo i periodi tristi e bui del ‘lockdown’, la Lombardia ha ripreso a correre più forte di prima in numerosi settori. Tra meno di cinque anni ospiteremo le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina: i nostri saranno i Giochi della sostenibilità e saranno un esempio nel mondo della tenacia, della capacità e dell’efficienza lombarda”.

Mauro Vegni, Direttore del Ciclismo di RCS Sport ha sottolineato come: “Dopo l’ultima edizione molto particolare de Il Lombardia, corsa nel giorno di Ferragosto 2020, l’ultima Classica Monumento della stagione torna nella sua collocazione originale del calendario internazionale con un percorso inedito e molto selettivo. L’alternanza tre le città di Como e Bergamo vedrà quest’anno la corsa partire dalla città Lariana per terminare in quella orobica. Continua il rapporto ormai consolidato tra RCS Sport e la Regione Lombardia, che oltre a Il Lombardia quest’anno ha già ospitato alcune tappe e l’arrivo del 104esimo Giro d’Italia a Milano. La Classica delle foglie morte, ultima Monumento del calendario internazionale, avrà visibilità mondiale grazie alle immagini televisive prodotte dalla RAI e trasmesse in 200 paesi dei 5 continenti. Sarà un percorso senza salite durissime come quella di Sormano ma una serie di asperità per un dislivello complessivo di 4500 metri. Come ogni anno ci saranno al via grandi campioni. Quest’anno tra gli iscritti abbiamo campioni del calibro di Pogacar, Roglic, Evenepoel, Geoghegan Hart, Nibali e Froome solo per citarne alcuni che sono certo daranno spettacolo. Come consuetudine, il giorno dopo la corsa dei professionisti, ci sarà la Gran Fondo Il Lombardia che partirà e terminerà a Cantù, con le salite simbolo del Ghisallo e Sormano”

Commenti

  1. bicilook:

    Ma perchè cambiano sempre ill percorso?...non è mica il Giro d?Italia....Una classica è una classica e deve esserlo anche nel percorso...puo' esserci qualche piccola variazione,ma non uno stravolgimento totale quasi ad ogni edizione...Il percorso spettacolare è quello col San Fermo nel finale e arrivo a Como...Non capisco questo stravolgere ogni volta il percorso.
    Te identifichi il finale del S. Fermo come quello "piu' classico" del Lombardia, ma si potrebbe obiettare che prima ancora di quell'arrivo ,che hanno fatto per anni, il finale del Lombardia non poteva essere diverso da quello del Vigorelli a Milano, cosa che si è ripetuta a lungo.
    Quindi il Lombardia ha sempre cambiato percorso nella sua storia, unica costante (salvo quest'anno) il Ghisallo
  2. alearc66:

    Te identifichi il finale del S. Fermo come quello "piu' classico" del Lombardia, ma si potrebbe obiettare che prima ancora di quell'arrivo ,che hanno fatto per anni, il finale del Lombardia non poteva essere diverso da quello del Vigorelli a Milano, cosa che si è ripetuta a lungo.
    Quindi il Lombardia ha sempre cambiato percorso nella sua storia, unica costante (salvo quest'anno) il Ghis
    Si ma quando trovi un percorso che regala spettacolo,poi ne provi altri e vedi che sono senz'altro meno belli,varrebbe la pena di fermarsi un attimo e far diventare quel percorso un punto di forza della corsa...Diciamo che un percorso classico che si ripete ogni anno fa anche un po' la tradizione e il prestigio di una gara...fa diventare una salita,un simbolo di quella gara...è anche un punto di riferimento per i corridori che ci vogliono partecipare...se ogni anno un corridore non sa come sarà quella gara,non sa se c'è un percorso adatto alle sue caratteristiche,magari orienta i suoi obbiettivi su altre corse.
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