Il percorso della Tirreno-Adriatico 2019

TIRRENO-ADRIATICO 2019: TRA NOVITÀ E TRADIZIONE

[Comunicato stampa]

Due cronometro ormai tradizionali (a squadre nella prima tappa a Lido di Camaiore e individuale nell’ultima a San Benedetto del Tronto), due tappe per velocisti e tre tappe mosse con muri e salite brevi caratterizzeranno questa 54^ edizione. Dislivello totale della corsa 9.000 m. La Matelica-Jesi sarà la tappa del vino con omaggio al Verdicchio, prodotto in questa zona delle Marche.

Recanati, 13 dicembre 2018 – Nell’Aula Magna del Comune di Recanati – città natale del poeta Giacomo Leopardi e che domenica 17 marzo ospiterà una delle tappe più spettacolari della Corsa dei Due Mari 2019 – è stata presentata la 54^ edizione della Tirreno-Adriatico NamedSport in programma dal 13 al 19 marzo 2019 e organizzata da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport.

Un percorso leggermente diverso da quelli degli ultimi anni che torna verso le Tirreno-Adriatico costellate di muri. I muri sono presenti lungo tutto il percorso con pendenze a volte anche oltre il 18%. Ci sono strappi impegnativi per arrivare a Fossombrone, con nel finale il Muro dei Cappuccini da ripetere due volte, Muri a Recanati (anche qui quello duro è a ridosso dell’arrivo), salite più lunghe a Pomarance già nella seconda tappa. La novità sarà la frazione dedicata al vino: la Matelica-Jesi sarà la Wine Stage con l’omaggio al Verdicchio, prodotto in territorio Marchigiano e famoso nel mondo. Rimarranno invariate rispetto agli ultimi anni le due cronometro, di apertura a squadre e di chiusura individuale, a Lido di Camaiore e San Benedetto del Tronto. Le tappe adatte ai velocisti saranno invece quelle che termineranno a Foligno e Jesi.

IL PERCORSO
Tappa n. 1 – Lido di Camaiore (cronometro a squadre) – 21,5 km

Cronometro a squadre composta da una due settori praticamente rettilinei che si corrono sulle due carreggiate della medesima strada (lungomare Lido di Camaiore-Forte dei Marmi) intervallati da un “giro di boa” dal percorso rettangolare attorno a un isolato.
Per il 5° anno consecutivo Lido di Camaiore sarà la sede di partenza della Tirreno-Adriatico NamedSport.

Tappa n. 2 – Camaiore-Pomarance – 189 km
Tappa che parte in salita con nei primi chilometri Montemagno e il Pitoro. Segue un lungo tratto pianeggiante fino all’ingresso nelle ondulazioni finali. Si attraversano Castellina Marittima, Riparbella, Montecatini Val di Cecina, Volterra, con le rispettive salite, fino allo strappo finale che porta a Pomarance. Tappa adatta a finisseur.
Per il 3° anno la seconda tappa porterà gli atleti da Camaiore a Pomarance: nel 2016 vinse Zdenek Stybar, nel 2017 Geraint Thomas.

Tappa n. 3 – Pomarance-Foligno – 224 km
Tappa molto lunga ondulata nella prima parte e quindi sempre più pianeggiante man mano che ci si avvicina all’arrivo. Si attraversa il Senese con continui saliscendi, tra cui il Passo del Rospatoio fino a entrare in Umbria nella piana del Trasimeno e arrivare, sfiorando Assisi e Spello, alla volata finale attorno alle mura di Foligno.
Per la 4^ volta Foligno sarà sede d’arrivo di tappa alla Corsa dei Due Mari.

Tappa n. 4 – Foligno-Fossombrone – 223 km
È la tappa più dura assieme a quella del giorno seguente. Partiti da Foligno si raggiunge l’Appennino Umbro-Marchigiano attraverso strade ondulate non particolarmente impegnative fino al passaggio nelle vicinanze di Fossombrone. Da lì inizia una sequenza di muri più o meno ripidi e impegnativi, su strade tipiche delle valli marchigiane con carreggiata ridotta fino al doppio circuito e relativo doppio passaggio finale sul Muro dei Cappuccini, affrontato a pochi chilometri (5,7 km) dal traguardo finale di Fossombrone.
Fossombrone sarà per la prima volta sede di tappa alla Tirreno-Adriatico NamedSport.

Tappa n. 5 – Colli al Metauro-Recanati – 178 km
È la tappa dei Muri di Recanati. Partenza da Colli al Metauro con un avvio in semi-circuito attraverso Saltara, Calcinelli e Lucrezia per portarsi a Recanati attraverso strade prevalentemente piatte. Giunti a Loreto iniziano le salite che in sequenza saranno 9, più o meno ripide con un circuito di 22,3 km da ripetere tre volte caratterizzato da due Muri di cui quello più vicino al traguardo con pendenze anche attorno al 18%.
Recanati sarà per la 2^ volta sede d’arrivo di tappa dopo la cronometro Macerata-Recanati del 2008 che vide la vittoria di Fabian Cancellara, vincitore poi di quell’edizione.

Tappa n. 6 – Matelica-Jesi – 195 km
Tappa per velocisti ma con la prima parte abbastanza mossa. Da Matelica di effettua un breve semi-circuito prima di puntare su Castelraimondo e San Severino Marche. Scalata del Valico di Pietra Rossa verso Cingoli e ondulazioni continue tra Apiro e Montecarotto. Da qui la strada diventa pianeggiante e porta a Jesi dove la corsa effettuerà tre giri di un circuito di 12,3 km.
Jesi è sede di tappa inedita per la Tirreno-Adriatico NamedSport.

Tappa n. 7 – San Benedetto del Tronto (cronometro individuale) – 10,1 km
Cronometro individuale su un percorso che ricalca quello degli ultimi anni. È il medesimo dal 2015 a oggi.
Arrivo tradizionale per la Tirreno-Adriatico NamedSport: San Benedetto del Tronto sarà la meta finale per la 53^ volta su 54 (solo la prima edizione, quella del 1966, non terminò a San Benedetto del Tronto: la tappa finale fu la San Benedetto del Tronto-Pescara).

STATISTICHE
Il primo polacco dopo il primo colombiano: nel 2018 Michal Kwiatkowski è diventato il primo polacco vincitore della Tirreno-Adriatico NamedSport. Succede a Nairo Quintana, primo vincitore colombiano (2015 e 2017).

Il tris da record: la BMC ha vinto le ultime tre edizioni della cronosquadre d’apertura della Tirreno-Adriatico NamedSport registrando le tre medie più elevate nella storia della corsa: 56,947 km/h nel 2016, 58,329 km/h nel 2017 e 57,777 km/h nel 2018.

Sagan per il record: Peter Sagan, che ha partecipato alla Tirreno-Adriatico dal 2012 in poi, è a quota 7 vittorie di tappa, ad un solo successo dagli 8 di Alessandro Petacchi, Moreno Argentin e Giuseppe Saronni; questo terzetto italiano occupa la terza posizione di tutti i tempi, dietro a Oscar Freire (11) e Roger De Vlaeminck (15).

12 nazioni: nelle ultime tre edizioni (2015-2018) sono ben 12 le nazioni ad aver conquistato almeno una tappa nella Corsa dei Due Mari, in una Tirreno sempre più internazionale.

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