[Intervista] Il futuro del museo del Ghisallo

Dopo la notizia data dalla stampa il mese scorso riguardo la chiusura e l’incerto futuro del museo del Ghisallo abbiamo cercato di approfondire la questione contattando diverse persone coinvolte nella gestione del museo. In particolare è stato di aiuto per capire l’evolversi della situazione Riccardo Fracassi, neo-consigliere del comitato direttivo del museo e nipote di Fiorenzo Magni.

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-BDC-Forum: Qual’è esattamente la situazione del museo?

-Riccardo Fracassi (RF): La situazione attuale del Museo del Ghisallo è senz’altro critica, ma non impossibile da risanare. La chiusura temporanea è strettamente necessaria per avere un sensibile risparmio sui costi di gestione in un periodo in cui storicamente non c’è mai stato molto afflusso.

Ci tengo a precisare che il Museo non è dedicato al campione Fiorenzo Magni (come altri che sono stati realizzati), bensì da lui sognato, voluto e sudato affinché fosse realizzato, grazie principalmente all’intervento delle Regione Lombardia, a beneficio di tutti i campioni di ieri, di oggi e di domani che vorranno lasciare esposti i loro cimeli per farli ammirare dagli appassionati. Con quest’opera Fiorenzo Magni ha voluto in un certo modo provare a restituire al Ciclismo quello che il Ciclismo ha dato a lui.

-BDC-Forum: C’è un ammanco come descritto dai giornali?

-RF: Quando era in vita mio nonno, né io né il resto della famiglia era a conoscenza nei dettagli di quale fosse la reale situazione del museo e delle difficoltà che lui stesse affrontando. Lui da eterno ottimista e da gran lottatore, come ha dimostrato nella sua attività agonistica, non vedeva niente di impossibile che non si potesse raggiungere con l’impegno, la grinta e la buona volontà. Per la causa del museo si è adoperato fino all’ultimo giorno di vita, non solo con il tempo che gli dedicava, ma con le ingenti risorse economiche personali che ha versato in questi anni per sopperire alle necessità. La famiglia Magni al momento si è fatta garante con la banca affinché si possa svoltare verso una gestione più efficace ed efficiente

-BDC-Forum: Qual’è la situazione dei dipendenti?

-RF: Per quanto riguarda i dipendenti, posso assicurare che quanto dovuto verrà riconosciuto. Non sono la persona più adatta ed informata a riguardo, ma è mia opinione personale che qualche cosa nella gestione operativa debba cambiare. Tante attività possono essere fatte con del volontariato da chi è innamorato di questo sport. A mio modo di vedere personale, trattandosi di una struttura stagionale, i contratti di lavoro dovranno essere adeguati. I tempi in cui arrivava Fiorenzo Magni e finanziava di tasca propria sono finiti, perciò la formula di gestione deve cambiare.

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-BDC-Forum: Com’è composto ora il consiglio direttivo?

-RF: Il consiglio direttivo, inizialmente composto da circa 25 persone, attualmente si è dimezzato proprio in seguito agli articoli recentemente apparsi sulla stampa. Angelo Zomegnan ha dato da pochi giorni le dimissioni da presidente dopo un anno in cui ha traghettato il museo dopo la scomparsa di Fiorenzo Magni. A lui i ringraziamenti per quello che è riuscito a fare. Le cariche sono attualmente vacanti, ma le porte sono assolutamente aperte a chiunque volesse entrare a farne parte attivamente con il proprio contributo nella gestione.

Io sono entrato a far parte del consiglio direttivo solo da qualche giorno, anche se, in questi mesi successivi alla scomparsa di mio nonno, avevo già cercato di interessarmi e contribuire allo sviluppo con delle idee che mi auguro che saranno presto implementate.

-BDC-Forum: Come vedi i rapporti col santuario? Tuo nonno me li aveva descritti non proprio buoni…

-RF: I rapporti con il Santuario è vero che sono stati difficili inizialmente, ma io ho l’impressione che ora siano molto cambiati perché entrambi consapevoli della sinergia che le due realtà hanno.

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-BDC-Forum: Nel concreto quindi quali sono le prospettive per il futuro? C’è qualche proposta attuabile? Cambierà la struttura direttiva?

-RF: Se ci saranno modifiche statuarie non lo so, ma anche se fosse non penso che sarebbero sostanziose e comunque concordate con Regione Lombardia.

Di buon auspicio il rinnovato interesse (che si era probabilmente un po’ perso) di Regione Lombardia da parte dell’assessore allo sport Antonio Rossi e alla Cultura Cristina Cappellini. Con loro sono al varo delle iniziative di promozione sul territorio.

Io mi sento in dovere di ringraziare Marco Pastonesi e tutti gli amici della Gazzetta dello Sport per il supporto che hanno dato alla visibilità delle problematiche del museo auspicandone la continuità nel suo massimo splendore. A questo appello, accompagnato dalle voci di grandi campioni come Adorni e Gimondi, sono girate voci circa l’interessamento di privati alla contribuzione alla sopravvivenza ed al rilancio delle attività museali. Per ora sono solo voci che mi auguro possano presto trasformarsi in concrete realtà. Un piano embrionale io l’avrei già pensato e sarei felice di condividerlo con eventuali investitori che amano la storia del ciclismo e la cultura di sport che esso trasmette.

Non dimentichiamoci che al di là del numero di accessi al museo (senz’altro da incrementare), questo è ubicato in una zona meravigliosa frequentatissima nella bella stagione da flussi turistici da tutto il mondo. Il museo ed il santuario sono un connubio culturale e spirituale in un contesto ambientale straordinario, difficilmente eguagliabile. Il traffico di ciclisti e motociclisti che si cimentano nella mitica salita del Ghisallo e del muro di Sormano sono un audience molto appetibile per qualsiasi azienda che voglia pubblicizzare il proprio marchio utilizzando gli spazi esterni ed interni al museo. Esiste già una bozza di progetto per aprire alle aziende che desiderano sostenere il museo del Ciclismo in varie forme.

-BDC-Forum: Grazie

 

Quello che ognuno di noi semplici appassionati può fare per salvare questo pezzo di storia del nostro ciclismo è fare una donazione tramite il link del sito del museo dove ci sono tutte l informazioni.

http://www.museodelghisallo.it/donazione.html

L’offerta è libera, ma sono indicati dei tagli che danno diritto a diversi benefici al futuro sottoscrittore della donazione

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