Nuova edizione della Paris-Roubax e nuova chicane introduttiva alla foresta di Arenberg per far rallentare i corridori. Lo scopo è non far entrare il gruppo dei corridori lanciati nel settore pavé di Arenberg dalla avenue Michel Rondet, in leggera discesa, e quindi a 60kmh circa, con i rischi conseguenti,
Nell’edizione dello scorso anni i corridori dovevano affrontare una curva ad angolo retto subito dopo un passaggio a livello, prima di tornare indietro per immettersi nella Trouée. Questa soluzione, anche se temporanea, era il risultato di una richiesta del sindacato dei corridori, ma presentava anche una serie di rischi, soprattutto in termini di frenata e di attraversamento dei binari che intersecano l’avenue Rondet proprio in quel punto. Richiesta dei corridori, ma senza l’unanimità degli stessi (stranamente): “È uno scherzo?”, era stata la reazione via social di Mathieu Van der Poel, a simboleggiare la divisione del gruppo sulla questione. Anche se poi in realtà tutto si era svolto senza problemi.
Questo fine settimana invece, i corridori seguiranno un nuovo percorso, con quattro curve a quasi 90 gradi nel chilometro prima dell’ingresso alla foresta. Invece di arrivare a una velocità di quasi 60 km/h attraverso avenue Michel Rondet, passeranno nel cuore del sito minerario del paese di Wallers, attraverso rue de Croy, chiusa abitualmente al traffico veicolare. Poco prima del tratto in pavé, una doppia curva dovrebbe rallentare il ritmo della corsa.
Si può quindi prevedere un’accelerazione del gruppo nei chilometri precedenti per cercare di prendere in testa questa parte del percorso evitando di rimanere imbottigliati indietro prima di affrontare il settore in pavé.
Poco dopo purtroppo mi si è sgabbiato un cuscinetto della ruota anteriore ed al velodromo non ci sono arrivato, ma i miei amici mi han raccontato delle stesse sensazioni.