Solo 4 corridori nella storia hanno realizzato la doppietta campionato del mondo e Liège-Bastogne-Liège.
Il primo è stato lo svizzero Ferdi Kübler nel 1952, in maglia di campione del mondo, conquistata il 2 settembre 1951 a Varese, davanti Fiorenzo Magni e Antonio Bevilacqua.
Nel 1961 fu il belga Rik Van Looy ha fare la doppietta: campione del mondo sul circuito del Sachsenring davanti André Darrigade e Pino Cerami nel 1960, si impose alla Liegi davanti il francese Marcel Rohrbach ed il compagno di squadra Armand Desmet (in quell’edizione 4 dei primi 5 in classifica erano corridori Faema). Van Looy assieme ai connazionali Merckx e De Vlaeminck è uno dei soli 3 corridori della storia ad aver vinto tutte e 5 le classiche monumento.
Quindi, inevitabile, Eddie Merckx, il quale vinse il titolo mondiale (uno dei tre) a Mendrisio nel 1971 davanti Felice Gimondi e Cyrille Guimard, e poi la Liegi (una delle 5) 1972 davanti Schepers e Van Springel con una fuga di 50km che lo fece arrivare con più di 2′ di vantaggio sul secondo.
Infine l’italiano Moreno Argentin, che dopo aver conquistato la maglia iridata nel 1986 a Colorado Springs (USA) davanti Charly Mottet e Giuseppe Saronni, si impose alla seguente Liegi 1987 (una delle sue 4) davanti Stephen Roche e Claude Criquelion, in uno dei finali più memorabili della storia: con Roche e Criquelion in fuga con ottimo vantaggio che negli ultimi kilometri si continuavano a guardare e a non collaborare, per poi farsi riprendere ai -200mt e quindi battere sul traguardo da Argentin. Che siglò cosi il terzo successo consecutivo nella Doyenne.
Oggi i pronostici sono favorevoli ad una nuova doppietta mondiale-Liegi, con Julian Alaphilippe, che dopo aver saltato la Freccia Vallone in cui si è imposto negli ultimi due anni, punta tutto su questa classica, che effettivamente manca nel suo ormai prestigioso palmares.
Chiaramente dovrà vedersela contro avversari navigati come Michael Woods, Michal Kwiatkowski, Dan Martin o Richie Porte, ma anche giovani come il fenomeno Tadej Pogačar, Maximilian Schachmann o Marc Hirschi. Ed anche outsider come Primoz Roglic, e perché no Mathieu Van der Poel.
Del resto agire sull'emotività dei fatti, contribuisce a far fare miglior figura a chi decide. Ovvio che se scarti di 20 cm sempre 20 cm dovrebbero essere, ma se in un caso non succede nulla e nell'altro uno si distrugge sulle transenne, ecco che l'eco della vicenda porta e provvedimenti diversi. In alcuni casi, anche nel codice penale, le conseguenze di uno stesso comportamento, contribuiscono a determinare l'entità della pena prevista.
Certo che lo sapeva che non era la posizione migliore, per questo ha "aspettato" Mohoric che gli lanciasse la volata. Ma del resto, mica sono tutti fessi (ammesso che non fossero d'accordo) come quello che ha superato Sagàn all'ingresso del velodromo di Roubaix per mettersi davanti e farsi uccellare in volata. Ci sono anche gli avversari e non sempre sono d'accordo a farti mettere nella posizione che vuoi, specie quando sei sicuramente il più forte in volata…..e con lo stai davanti tu, si sono perse tante gare per rientri da dietro, inclusa una Liegi a vantaggio di Argentin.