L’uscita di fondo di G. Thomas

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Il Team Ineos è in ritiro sull’isola spagnola di Mallorca e ieri i vari corridori hanno postato sui loro social la loro uscita quotidiana. Vedendo i dati caricati su Strava si evince che per la maggior parte è stata un’uscita blanda. Dai 67km in piano di Michal Kwiatkowski, ai 92km con salita finale di Richard Carapaz.

MARCO BERTORELLO AFP

Chi invece ha fatto un po’ di fondo e salita, anche se ad un andatura non sostenuta sono stati Egan Bernal, Filippo Ganna e Ethan Hayer (neo pro della squadra), i quali hanno calcato circa il percorso corto della Gf Mallorca 312, con circa 160-180km e +2000mt di dislivello.

Chi invece ha messo parecchio fieno in cascina, come si usa dire, è stato Geraint Thomas, il quale non ha caricato dati su Strava, ma ha postato su Instagram la foto del proprio Garmin: 309km in 8h35’15” alla media di 36km/h. A quanto pare fatti sulla bici da cronometro.

Il Team Ineos ha in formazione ben quattro vincitori di grandi giri (Froome, Thomas, Bernal e Carapaz) e proprio in questo ritiro di Dicembre dovrebbero delineare le partecipazioni ai prossimi Grand Tour. In particolare è proprio in dubbio a quale grande corsa a tappe parteciperà Geraint Thomas, anche se da se dichiarazioni potrebbe fare coppia con Carapaz al Giro, con Froome e Bernal al Tour.

Thomas ha anche espresso la volontà di essere di nuovo presente alle classiche del nord, dopo che in avvio di carriera aveva ottenuto buoni risultati (vittoria alla E3 Harelbeke nel 2015, 7° e 8° a Roubaix e Fiandre 2014). Anche se questi obiettivi sembrano più interessare la prossima stagione che potrebbe essere l’ultima per il gallese.

Commenti

  1. bicilook:

    A mio parere girando per l'isola di Mallorca si fa molto più dislivello che sulla riviera ligure alla Milano Sanremo...Per cui l'unico dato che sarebbe davvero interessante sapere è su che dislivello li ha fatti quei 36 di media...perché vi posso assicurare che secondo me uno come Geraint Thomas su un dislivello come quello della mia amata riviera, può fare agevolmente più dei 36 di media...per cui se Cioni ha stimato che avrebbe fatto quella distanza in 9 ore,secondo me nel percorso c'era anche un bel dislivello,magari su salite non ripide,ma c'era.
    Il giro che hanno fatto è questo: https://www.strava.com/activities/2934967674. Bisogna vedere se il dislivello è corretto, visto che Van Baarle che ha fatto lo stesso giro ha 2600 mt d+ invece che 4000. https://www.strava.com/activities/2936997013
  2. Vabbeh.. vorrà dire che appena inizio gli allenamenti (dopo Natale :mrgreen: ) mi sciropperò un lungo da oltre 200km con 1500dsl.. giusto per fare le proporzioni.
    Se funziona per loro.. funzionerà anche per me :cool:
  3. gasht:
    ......
    comunque thomas ribadisce un concetto che qui espressi l'anno scorso tra le pernacchie: stare tanto in bici fa sempre bene. secondo me ad ogni livello. dando per scontato che si abbia tempo e voglia di farlo. Prendere uno negli ultimi 2 Tour ha fatto 1 e 2 per dimostrare valida "a tutti i livelli" una propria tesi è quanto di più sbagliato possa esserci.
    Certo, come no. A chi ha età e fisico, inteso anche come capacità di recupero da vincere il Tour de France....che magari lo vince proprio perché riesce a sopportare carichi che stroncano persino molti prò. La dead line del tempo in bici oltre la quale starci è peggio, varia e di molto in funzione dell'intensità che si mette nelle ore fatte e ovviamente a predisposizione fisica ed età....anche avendo tempo e voglia illimitati.
    Lightwave:

    Mi sembra insolito. In un'intervista che sentii tempo fa erano rari i professionisti che in allenamento arrivavano anche "soltanto" a 200 km.
    Infatti sono rari i pro che vincono il Tour. Nemmeno tutti quanti loro sopportano certi volumi. Il talento non sta solo nella capacità di fare una determinata prestazione, ma anche di recuperare in fretta e ripeterla.
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