Remco prende la maglia rossa, tappa a Jay Vine

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Remco Evenpoel (QuickStep) ha preso la testa della classifica generale alla Vuelta, arrivando 2° in una tappa vinta dall’australiano Jay Vine (Alpecin), alla sua prima vittoria in carriera.

Grade vincente di giornata è anche Remco Evenepoel nuova maglia rossa dopo un numero sul Pico Jano (12,6 km àal6,5 %), per un ennesimo cambio in testa alla Vuelta. Solo Enric Mas (Movistar), terzo a +16” ha potuto seguire il vincitore dell’ultima edizione di Liegi-Bastogne-Liegi. Bene anche Juan Ayuso (UAE Team Emirates) che ha concluso la sua bella tappa in quarta posizione (56”). Distanziati Richard Carapaz (Ineos-Grenadiers) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma), che hanno chiuso 25° a +2’59” e quinto a +1’37” rispettivamente dal vincitore di giornata, ed ora si trovano 19° e 4° in generale

Commenti

  1. ildoppingnonvincemai:

    Visto lo stato degli avversari lo vedo come il favorito. Poi magari non vincerà ma se non esplode a podio ci arriva secondo me. Ricordiamoci che lui da dopo la primavera sta puntando alla Vuelta a differenza di chiunque altro.
    Poi il fatto che ieri abbia vinto in una tappa piovosa,con parecchie discese scivolose, è ancora piu' rilevante. pensare che proprio lui è sceso egregiamente e Roglic è volato per l'ennesima volta...
    Io ribadisco che Roglic ,secondo me non è a livello degli anni passati.
    Mas è andato forte,ma nelle 3 settimane ha sempre avuto qualche crisi,va be che siamo in Spagna e qua è sempre diverso,ma non credo che tenga fino in fondo. Sono un'incognita Gheoghegan, Sivakov,e Hindley,che potrebbe contendere la maglia a Evenepoel
  2. Scaldamozzi ogni tanto:

    Beh occorre però anche considerare in che condizioni operano gli aerei.
    Ieri sono arrivati a poco più di 1000 m circondati da montagne ”basse”, la cui cima era ben sotto lo zero termico.
    Questo significa che l’aereo poteva tranquillamente volare in nube senza formazione di ghiaccio.
    Forse addirittura erano solo nelle nubi di uno strato di nubi basse e qualche centinaio di metri sopra il cielo era sereno.

    Cosa ben diversa di volare nelle nubi di una perturbazione abbastanza forte sopra le Alpi con zero termico inferiore alla quota di volo.

    Questo non esclude che abbiano mezzi diversi e migliori.
    Più che guardare alle cronache del Giro, tanto per non essere i soliti esterofili , guardiamo alla penosa regia del Tour.
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