Sette corridori della Bora-Hansgrohe investiti

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Sette corridori della Bora-Hansgrohe in allenamento sulle strade del lago di Garda sono entrati in collisione con un’auto. Dei sette, Wilco Kelderman, Rüdiger Selig e Andreas Schillinger sono stati portati in ospedale, tutti erano coscienti ed hanno subito traumi che sono in corso di valutazione.


Marcus Burghardt, Anton Palzer, Maximilian Schachmann e Michael Schwarzmann sono rientrati in hotel con piccoli traumi e contusioni.

Aggiornamenti a seguire.

Commenti

  1. Ser pecora:

    A parlare è Schillinger (in sintesi): la donna si è immessa nella strada principale da una laterale, andava a 30-40kmh, noi a 40-45kmh in un rettilineo in leggera discesa. È stato impossibile evitarla. Non c'era alcuna altra auto sulla strada. La donna era in stato di shock.
    Quindi nemmeno ha calcolato lo stop vista la velocità, avrà fatto come fosse una rotonda dando un'occhiata e nemmeno li hai visti, o li ha visti e pensava di riuscire a passare lo stesso...

    A me è capitato un episodio simile 2 anni fa mentre ero in discesa da un cavalcavia, il guidatore vedendomi all'ultimo ed essendo uscito forte dallo stop (almeno 60 km/h) con le gomme che strillavano perché in curva è andato a sbattere contro il guardrail nella corsia opposta, dopo essersi accorto che qualcuno c'era.
    La differenza è che io ero indietro 20m e tempo per frenare ne avevo, ed anche se non avesse fatto quella manovra brusca nel vedermi che gli ha fatto perdere il controllo non sarebbe successo nulla, mentre i sunweb tempo non ne hanno avuto per fare qualcosa.
  2. Wilco oggi zwiftava a NY . Una passeggiata con la pipa in bocca (per le sue abitudini) ma meglio di niente :mrgreen: .
  3. scamorza:

    Ti risultano strade provinciali e/o statali urbane vietate alle biciclette?
    Dal tuo ragionamento dovrebbero allenarsi solo in circuito.
    Invece il problema è la scarsa attitudine degli automobilsti (percorro diverse decine di migliaia di chilometri all'anno alla guida eh!) al rispetto del cds.
    Nessuno che rispetta i limiti di velocità, che da la precedenza, che lascia il telefono nel portaoggetti e via dicendo.
    Non sarebbe garanzia di evitare gli incidenti, quelli purtoppo possono capitare, ma saltare uno stop in quel modo è assolutamente inconcepibile.
    La prima cosa che ho detto è che la colpa è tutta dell'auto e fin qui ci siamo
    Poi se prendo in gruppo di professionisti con budget milionario, non un amatore non una squadretta locale, e devo organizzare un ritiro io penso ad andare su strade il più sicure possibile che mi assicurano molto meno stress e meno probabilità di subire danni
    Per la salute dei miei corridori e per gli obiettivi sportivi
    Non credo siano scemi gli ineos i Trek ecc che al posto di stare/venire in Italia se ne sono andati sulle strade deserte delle Canarie o in Spagna continentale
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