Ultima stagione per Richie Porte

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Richie Porte, corridore australiano della Ineos Grenadiers che compirà 37 anni il prossimo 30 gennaio, ha annunciato che la prossima sarà la propria ultima stagione da professionista.

Porte inaugurerà la stagione il 26 gennaio proprio in  Australia, al Santos Festival, gara che per il secondo anno consecutivo sostituisce il Tour Down Under, annullato per la pandemia.

Terzo al Tour de France 2020, il corridore della Ineos-Grenadiers non tornerà più alla Grande Boucle che quest’anno ha concluso al 38° posto, vittima di una caduta dalla prima tappa tra Brest e Landerneau, dove ha perso più di due minuti.

Porte, vincitore del Critérium du Dauphiné nel 2021 e delle Parigi-Nizza nel 2013 e 2015  ed altre 30 vittorie in carriera, è stato incoraggiato dalla sua formazione a “trarre piacere” nella stagione conclusiva della propria carriera, ma l’australiano desidera tuttavia essere competitivo: “Non voglio sprecare il mio tempo quando potrei stare con la mia famiglia“. Spera in particolare di partecipare al Giro d’Italia, dove non gareggia dal 2015: “Se potessi completare il giro sarebbe un sogno. È una corsa che mi è sempre piaciuta». Porte ha debuttato nei grandi giri proprio al Giro d’Italia nel 2010, terminando 7° in classifica generale e vincendo la classifica di miglior giovane. In carriera ha partecipato a 3 Giri, 2 Vuelta e 11 Tour.

Commenti

  1. samuelgol:

    Che significa "trarre piacere" dalla propria stagione?;nonzo%
    Penso sia una traduzione strana di "enjoy your last season". Magari gli lasciano scegliere che corse fare.
  2. alearc66:

    Ritchie Porte, uno dei corridori piu' sfortunati e che ha incredibilmente raccolto pochissimo rispetto a quanto il talento gli avrebbe permesso. Con un pizzico di lucidita' e attenzione in piu' sarebbe facilmente salito sul podio piu' volte nei grandi giri.
    In molte altre occasioni ,invece,è stato bersagliato dalla sfortuna,ma cosi' tanto, che ci sarebbe da incazzarsi.
    Forse quello che gli è mancato piu' di tutto è stata la grinta e la testa del vincente
    Anni fa in gruppo girava la voce che fosse affetto da un leggero Autismo, non so se fondata o priva di qualsiasi fondamento.
    Si è stato spesso vittima di episodi sfortunati, come in alcune altre occasioni sembrava navigare in un universo suo.

    Comunque Atleta di massimo livello, che ha in ogni caso raccolto meno del suo valore atletico.
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