Mea culpa dell’UCI nella procedura che la vedeva opposta a Peter Sagan, il quale ha cosi ritirato la propria istanza al TAS (tribunale arbitrale sportivo) di Losanna nel giorno (oggi) in cui doveva tenersi l’udienza in merito.
Nel suo comunicato, l’UCI da ragione a Sagan riguardo l’episodio che lo vide protagonista dell’episodio della caduta ai danni di Mark Cavendish allo corso Tour de France: “Dopo aver esaminato i documenti prodotti nella procedura al TAS, compresa la sequenza video non disponibile al momento della decisione, le parti (UCI, Sagan e Bora-Hansgrohe -ndr-) hanno convenuto che l’incidente di corsa non sia intenzionale e che i commissari UCI abbiano preso la loro decisione in funzione del loro miglior giudizio riguardo le circostanze“.
Nessuna certezza quindi, ma appunto un dubbio di cui Sagan può beneficiare, anche se ciò non gli darà la sesta maglia verde in carriera.
L’UCI ha annunciato che dalla prossima stagione fornirà un “commissario di sostegno”sulle principali corse WorldTour per assistere il collegio dei commissari, dotato di competenze video speciali.
Intanto gli hanno tolto la possibilità di vincere la maglia verde ed dopo chiedono scusa spero che gli costeranno care queste scuse
In effetti sono abituati ad accorgersi dopo degli errori vedi Armstrong
Fanno così in tutto. E’ la solita grandeur francese (a ragion sveduta) giusto per rimarcare che il “ciclismo” sono loro, e non i corridori. Come dire, due errori in una volta sola.
L’UCI è francese?
Mi riferivo ad ASO.
E cosa c’entra ASO con la squalifica di Sagan? Anzi, non è ASO che doveva subire pressioni da Dimension Data (Cavendish) in quanto sponsor del Tour?
No l UCI non e’ francese ma la grandeur del tour inficia anche le decisioni….eclatante il caso armstrong dove tutti sapevano ma il tour doveva andare avanti
Tutti sapevano, ma nessuno aveva le prove, quindi andavano avanti. Funziona cosi in tutto il mondo civile.
Bastava aspettare, si può sempre squalificare dopo un giorno o una settimana. Prima si raccolgono gli elementi, tutti, e poi si prende una decisione, soprattutto una decisione dalla quale non si può tornare indietro.
concordo, bastava aspettare
Non si può aspettare dopo una settimana. Se lo tieni per altre 2/3/4/5/6 tappe e quello influenza la corsa vincendo altre tappe non va bene. Le decisioni sportive hanno l’immenso pregio della velocità nell’essere assunte.
In questo caso, salvo a pochi testardi, è parso abbastanza chiaro da subito a quasi tutti che la decisione presa era sbagliata o quantomeno eccessiva. Non serviva mica chissà che analisi. L’insistenza della Bora è stata solo per ottenere di veder riconosciuto questo, non per risvolti economici. Dopodichè il fatto che ora Sagàn sia a “credito” potrebbe consentirgli qualche piccolo vantaggio se non altro psicologico verso chi dovendolo indagare di nuovo non potrà non essere almeno minimamente condizionato e dunque essere più “morbido”….il che non vuol ovviamente dire che ora gli permetteranno di fare strike alla prossima volata o di vincere l’Alped’Huez attaccato all’ammiraglia.
la replica di cavendish?
La replica della Dimension Data è che sono “sorpresi” di non essere stati ascoltati in merito e che chiederanno all’UCI maggiori dettagli.
Per me il braccio l’ha aperto. C’è poco da dire.
“…sequenza video non disponibile al momento della decisione,…”
affermazione assurda, ma se anche lontanamente così fosse, bastava andare su qualsiasi social per rivedere la sequenza video