Vasil Kiryenka si ritira

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Campione del mondo a cronometro 2015, 3 vittorie di tappa al Giro d’Italia (2008, 2011, 2015), due vittorie alla Chrono des Nations  (’16, ’15), una tappa alla Vuelta, 5 volte campione nazionale a cronometro, il bielorusso Vasil Kiryenka, 38 anni, si ritira oggi dopo 16 stagioni da professionista (Tinkoff, Caisse d’Epargne, Movistar, Sky/Ineos).

L’anno scorso aveva abbandonato le corse dopo che al giro di Romandia gli era stata riscontata un’anomalia cardiaca. Ora, su suggerimento dello staff medico Ineos, il ritiro, sempre dovuto all’anomalia cardiaca. Kiryenka ha cosi commentato:

É un giorno molto trsite per me, ma è la giuta decisione basata sul consiglio datomi dallo staff medico della squadra. Ho avuto una carriera magnifica ed ho goduto di ogni minuto di gara con questa squadra (Sky/Ineos -ndr-). È stato un viaggio incredibile e sono molto grato a tutti per il supporto ricevuto durante la mia carriera“.

Kiryenka durante la sua carriera ha spesso sacrificato le proprie ambizioni personali di fortissimo cronoman per fare da gregario. In particolare è stato la locomotiva in piano della Sky per anni, impostando andature micidiali a cui praticamente nessuno riusciva a scampare.

Tanto per rendere l’idea, il team francese FdJ chiamava le sessioni dietro scooter dei propri corridori le “sessioni Vasil”: 2h a 60kmh (che nel video, per il corridore in questione significano 290-320W di media. Facile immaginarsi cosa significhi non stare in scia, ma davanti a tirare), atte proprio a simulare le condizioni di corsa che imponeva in pianura il bielorusso.

Commenti

  1. A me piacerebbe capire quali sono le caratteristiche fisiologiche che contraddistinguono questi mostri della velocità perdurata, spesso sono di corporatura media neppure tanto strutturati a livello fisico muscolare eppure tirano per ore a velocità/potenze molto fuori dal comune.
  2. lo ricordo ancora alla partenza della cronometro Treviso-Valdobbiadene del 23 maggio 2015, tappa che poi vinse sotto il diluvio universale (quel giorno partì in maglia rosa Fabio Aru). Grande fisico e due gambe da paura!
  3. Una sua frase che esprime bene il personaggio:
    Sono un ciclista, preferisco la bici ai microfoni. Non so mai che dire, è difficile raccontare la normalità
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