L’italiana Vittoria Guazzini ed il norvegese Søren Wærenskjold sono i nuovi campioni del mondo U23 a cronometro. L’italiana si è classificata quarta nella cronometro femminile in cui correvano assieme le categorie élite e U23, e ha quindi conquistato l’oro di categoria; categoria per la prima volta presente ai mondiali (solo dal 2025 la gara si terrà autonomamente).
Guazzini ha battuto per 1’48” la seconda classificata, Shirin van Anrooij dei Paesi Bassi. Terza la tedesca Ricarda Bauernfeind.
Altro trionfo norvegese a cronometro anche negli uomini U23, dopo la vittoria di Tobias Foss tra gli élite, con l’oro di Søren Wærenskjold, atleta 22enne della Uno-X, il quale ha battuto di 17″ il belga Alec Segaert ed il britannico Leo Hayter (+25″).
Forte cronoman, Wærenskjold può anche vantarsi di essere uno dei pochissimi ad aver battuto Remco Evenepoel da juniores: nel 2018, quando batté il belga per solo 1″ nella cronometro della seconda tappa del Trophée Centre Morbihan.
Anche perché io mi sono chiesto: se Vittoria Guazzini avesse fatto qualche secondo in meno le avrebbero dato anche il bronzo elite? O no?
O forse è solo un vincolo che vale se uno gareggia in una determinata categoria ai mondiali o ai campionati continentali e non nelle altre competizioni.