Bis di Jay Vine nell’8^ tappa della Vuelta

25

L’australiano Jay Vine (Alpecin-Deceuninck) si è regalato l’ottava tappa della Vuelta, in cima a Collau Fancuaya. Remco Evenepoel mantiene il comando assoluto. Seconda vittoria in carriera e seconda vittoria alla Vuelta per Vine.

Lo scalatore australiano del team Alpecin-Deceuninck ha vinto l’8a tappa al termine dei 153,4 chilometri in programma oggi tra Pola de Laviana e la vetta del Collau Fancuaya (10,1 chilometri a 8,5%).

Vine si è imposto davanti allo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates), e a Rein Taaramae (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), che chiudono a +43”. Thibaut Pinot ai piedi del podio, a 47”.

Remco Evenepoel (Quick-Step AlphaVinyl) rimane il leader assoluto, è arrivato quinto di giornata (+1’20”), davanti a Enric Mas (Movistar) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma).

Commenti

  1. jan80:

    infatti e' questo lo strano.......cioè se ha 22 anni non hai i "numeri" non e' che saltano fuori a 25 anni,se 3 anni prima andava a 5w/kg non puo' essere normale che 3 anni dopo vada 6,3w/kg
    Era cmq in una Continental pre-lockdown quindi numeri buoni doveva averli a 22/23 anni
  2. jan80:

    Comunque e' una cosa strana........da giovane i numeri devi averli e dimostrarli,evidentemente non si allenava bene...boh
    Vine viene dall'Australia. Dove ci sono pochissime gare per farsi notare, e sparpagliate su un territorio vasto. Una stagione ti alleni male, l'anno dopo sbagli tattica in un paio di gare, hai finito la carriera. Infatti, gli australiani sono quelli che prendono piú seriamente i talent show tipo zwift academy, perché rappresenta una concreta possibilità in piú. In questo senso, Vine deve sicuramente molto a zwift. Diciamo che se in Europa vedi che hai 7w/kg, hai modo di farti le osse ed emergere. In Australia, sbagli una volta di troppo ed il ciclismo diventa un hobby.
  3. Maiella:

    Le belle vittorie di Vine sono notevoli, ma non enfatizziamo la sua provenienza dall'accademia di Zwift, perché il corridore era già attivo in formazioni continental.
    Il caso Vine fa notizia per una cassa di risonanza mediatica legata al marketing (sui canali Eurosport e GCN che hanno accordi con Zwift la storia di Vine é diventato un loop fastidioso).
    Di corridori (anche forti) passati da formazioni elite/amatoriali il gruppo ne annovera diversi, ma che non fanno notizia per la mancanza di interesse commerciale
    Maiella:


    così come si scrive la storia di “Vingegaard il pescivendolo”, parimenti si scrive la storia di “Vine lo zwiftaro”, poi ovvio che ora Zwift ci ricama sopra, ma in che modo sarebbe diverso da Cervelo che si prende il merito per le vittorie di WvA e Vingegaard al Tour?

    Non capisco perché la storia debba essere noiosa e ci si debba per forza focalizzare su di un complotto commerciale. Due vittoria di tappa in rapida successione con prestazioni così dominanti in salita sono cosa molto rara al giorno d’oggi, e c’è poco da fare, vuoi per un motivo o per un altro, se non fosse stato per Zwift il suo talento sarebbe rimasto probabilmente nascosto.
Articolo precedente

Settima tappa a Herrada. Evenepoel resta in rosso

Articolo successivo

Louis Meintjes si aggiudica la 9^ tappa. Nuovo affondo di Remco

Gli ultimi articoli in News