Una terribile caduta in discesa al giro dei Paesi Baschi ha costretto al ritiro diversi dei Big presenti, ma anche altri corridori.
🚨 CAÍDA EN EL PELOTÓN🚨
Entre los caídos, Primoz Roglic, Remco Evenepoel, Quinten Hermans y Jonas Vingegaard
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— Itzulia Basque Country (@ehitzulia) April 4, 2024
Jonas Vingegaard (Visma) è caduto pesantemente riportando la frattura di una clavicola e diverse costole, ma è “stabile e cosciente” da quanto riportato dalla sua squadra. Anche per Remco Evenepoel (Soudal) frattura di una clavicola, ma anche della scapola.
Niente di grave per Primoz Roglic (Bora), anche se le continue cadute con relative botte ed abrasioni lo hanno consigliato al ritiro. Niente fratture per Natnael Tesfatsion (Lidl-Trek), per lui solo abrasioni e qualche taglio. Andata peggio a Jay Vine (UAE) il quale ha sostenuto fratture di una vertebra cervicale e di due vertebre toraciche.
Ancora nessuna notizia invece su Steff Cras (TotalEnergies), e Sean Quinn (EF-EasyPost).
La caduta a detta di vari corridori è stata causata dalla strada molto accidentata, a causa di radici sotto l’asfalto e dalla velocità “troppo elevata” con la quale il gruppo di circa 60 corridori l’ha affrontata. Almeno secondo le parole di Pello Bilbao (Bahrain-Victorious) e Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), quest’ultimo ora in maglia gialla di leader della classifica generale dopo i ritiri di Roglic ed Evenepoel. Bilbao ha detto che “noi corridori dobbiamo riflettere. Forse siamo noi che creiamo il pericolo“.
Una caduta che rilancia prepotentemente il tema della sicurezza in corsa e del modo con cui oggi vengono affrontate le corse dagli stessi corridori. Ovviamente questa caduta fa parlare per il fatto di aver privato in un colpo solo tutto il WorldTour di tre dei principali protagonisti della stagione, condizionandola sia nell’imminente, per la campagna delle Ardenne, sia in ottica Tour de France, dove sia Roglic, che Evenepoel che ovviamente Vingegaard sono tra i protagonisti più attesi.
Rivedendo più volte il video dopo la segnalazione di @trecow si vede remco che sbanda sia con anteriore che posteriore in un punto e subito dopo inizia ad andare per la tangente come se si fosse attaccato ai freni incapace a gestire la situazione.
Dietro remco, quello col casco bianco, che era proprio a ruota di remco ha lo stesso identico sbandamento sullo stesso punto segno che qualcosa sull'asfalto c'era. Pero mani basse e aprendo ginocchio alla VR46 e un po di reni un po di corpo ci ha creduto fino in fondo Ed è riuscito a girare usando tutta la strada.
Insomma erano un po tutti al limite e solo chi aveva una certa abilità e nella corretta posizione è stato su. Remco è entrato nel bosco a velocità folle rischiando di ammazzarsi in un tronco.
Non hai margine di errore su un tombino o si asfalto sporco.
Spiace, ma un po' se la cercano...