Louis Meintjes si aggiudica la 9^ tappa. Nuovo affondo di Remco

23

Louis Meintjes (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) ha vinto la nona tappa della Vuelta, disputata tra Villaviciosa e Les Praeres (171km, 3675mt). Quarto di giornata, Remco Evenepoel ha incrementato il suo vantaggio in classifica generale.

Prima vittoria in un Grand Tour per Louis Meintjes, che in carriera vanta ben 4 Top10 nei GT, ma fino ad oggi nessuna vittoria. Lo scalatore 30enne sudafricano della Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux ha vinto domenica a Les Praeres, davanti a Samuele Battistella (Astana Qazaqstan) ed Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious). Tutto è avvenuto sulle temibili pendenze dell’ultima delle cinque salite della giornata, con i suoi 3,9 chilometri al 12,9% di media.

Remco Evenepoel (Quick-Step AlphaVinyl), ancora una volta ha impressionato, quarto sul traguardo (a +1’30” dal vincitore) la maglia rossa ha allargato il gap sugli inseguitori in classifica generale grazie ad un nuovo numero: ai piedi di Les Praeres ha spaccato completamente il gruppo dei favoriti, un quartetto composto da Evenepoel, Primoz Roglic (Jumbo-Visma), Juan Ayuso (UAE Team Emirates) ed Enric Mas (Movistar) e il belga si è presto ritrovato solo con quest’ultimo, ma incapace di seguire il suo passo.


Il belga, dominatore in questo avvio della Vuelta, non ha ancora vinto una tappa, ma probabilmente non ha rinunciato all’idea data la sua forma negli ultimi giorni, e l’occasione ideale si presenterà domani, con la cronometro individuale di 30,9km.

Commenti

  1. Giomas:

    Visto il fenomenale precedente il minimo che si possa fare (anche per chi non ama Evenepoel, ed io NON sono tra quelli) è toccarsi i "gioielli di famiglia"...
    Il precedente è piuttosto "sui generis", visto che era al primo GT ma soprattutto alla prima uscita agonistica dopo un infortunio potenzialmente da fine carriera e con solo tre mesi di allenamento per via di altri problemi; non a caso andò in bambola alla primissima difficoltà. Personalmente credo che non fosse in grado di correre il Giro con qualsivoglia aspettativa se nojn di fare esperienze e che Lefevere ce l'abbia mandato proprio per "raffreddare" le aspettative mediatiche (e chissà, forse anche del suo entourage).

    Ad ogni modo, vedremo.
  2. sembola:

    Se la mettiamo su questo piano, chiunque fa ciclismo fin da piccolo perchè il babbo è appassionato o lo zio è il presidente della società locale è un "ciclista per caso", se il babbo fosse stato calciatore o pattinatore... Così come sono calciatori per caso millemila bambini perchè dove son nati c'è solo quello, fossero nati in un altro luogo magari avevamo il "nuovo Merckx" (tanto per restare in tema ;-))
    Assolutamente no, di solito si dice "figlio d'arte", MVDP è ciclista per caso? assolutamente no!
    sembola:

    Quello che semmai è vero, e che va rimarcato, che le qualità fisiche e la mancanza dell'esperienza delle categorie giovanili (corso due anni da junior, poi direttamente elite) ha provocato delle lacune a livello tattico, o lasciava tutti lì o non sapeva che fare, vedi l'europeo [S]perso[/S] VINTO da Colbrelli.
    dire che Evenepoel o Roglic o altri sono ciclisti (aggiungerei professionisti) per caso non ne sminuisce il valore, anzi l'esatto opposto!
Articolo precedente

Bis di Jay Vine nell’8^ tappa della Vuelta

Articolo successivo

Wout Poels, Peter Serry e Sepp Kuss lasciano la Vuelta

Gli ultimi articoli in News

Il tuo SUV inquina

Scott si dà alla musica e pubblica un singolo su Spotify, intitolato “Il tuo Suv inquina“.…