Addio a Muriel Furrer

139

Purtroppo i campionati del mondo di Zurigo saranno ricordati per tragica morte di Muriel Furrer, 18enne svizzera caduta durante la gara in linea juniores giovedì 26 settembre.

Furrer è stata vittima di un importante trauma alla testa per il quale è stata elitrasportata in ospedale. Oggi la triste notizia del decesso.

Condoglianze alla famiglia.

Commenti

  1. Scaldamozzi ogni tanto:

    La radio non servirebbe, se svenuto non può usarla e può anche non funzionare, quindi non si può fermare una gara solo per eventualmente controllare, come non si può proteggere ogni centimetro di una gara, l’imprevisto purtroppo c’è sempre.
    Certo che servirebbe. Se tu dall'ammiraglia/box chiami o parli e l'atleta non risponde, oltre alla caduta ovviamente ipotizzi anche il malfunzionamento della radio, ma intanto stai particolarmente attento a vederla passare il giro dopo. Se al passaggio non la vedi, ti rivolgi subito alla giuria che manda una moto a scorrere il gruppo da fondo a cima finché non la vede, e se non la vede è allarme e si ferma tutto.

    Con le radio, inoltre, qualsiasi concorrente di qualsiasi squadra può avvisare la sua ammiraglia se vede un incidente: in questo caso non serviva, nella maggior parte dei casi sì! (Se vedo qualcosa di anomalo e per comunicarlo all'ammiraglia devo uscire dal gruppo, andare in coda e bruciare energie per rientrare non lo fa nessuno, sperando nella buona sorte, se invece posso comunicarlo in 5 secondi senza aggravio di fatica lo faccio volentieri).

    A mio parere il senno di poi di questa tragedia può migliorare la sicurezza in modo significativo.
  2. dinute:

    Dopo questa tragedia credo sia da irresponsabili pensare di organizzare gare di questo livello senza radio per ricercare il fantomatico "spettacolo". La squadra e gli organizzatori si sono accorti a fine gara di aver perso la ragazza, con la radio è chiaro che l'allarme per qualcosa che poteva essere andato storto si sarebbe attivato molto prima (non avrebbe aiutato a ricercare la posizione).
    Un transponder avrebbe dato l'allarme all'istante con la posizione esatta almeno della bici.

    @Doctor Speck di preciso non so come alla fine l'abbiano trovata. Ho letto grazie al suo garmin ma, mi pare, che per attivare il live tracking serva l'abbinamento con un cellulare che non credo avesse con sé. Ma faccio ipotesi, sul funzionamento dei garmin mi dichiaro ignorante
    le radio servono solo se le puoi usare. se perdi conoscenza non le puoi usare.
    caso mai in gare di questo livello, specialmente a circuito, serve personale a terra che presidia ogni curva. il tratto nel bosco sarà stato si e no 2-3km.
  3. makkio:

    mi pare che al tour abbiano gia i trasponder gps da un po...ma aldilà di questo

    possibile che nel 2024 dove tutti i garmin sono in grado di generare un allarme caduta non sia possibile utilizzarli in una gara?

    al limite basterebbero anche le radioline connesse invece che con la squadra, con l'auto/moto della direzione gara

    oppure telefono dietro col gps acceso come fanno i comuni mortali
    Il garmin genera allarmi, ma poi ha bisogno del connect sul telefono, per comunicare.
    Ma è come dici, è tecnologia da pochi spicci. Una piccola batteria, un software di detect, una schedina 5g/sat per coprire tutto il territorio. Probabile che al tour sia gia cosi da un po. Anche nelle piu famose gare di trail amatori è cosi. Le radioline non possono essere real time per definizione e non possono raggiungere la stessa efficacia, oltre ad essere molto più invasive.
Articolo precedente

BMC Teammachine R Mpc: 8.999€ per il telaio

Articolo successivo

Niklas Behrens campione del mondo U23

Gli ultimi articoli in News