La medaglia di MvdP a rischio?

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Medaglia di bronzo al mondiale di Zurigo a rischio per Mathieu van der Poel? Si potrebbe pensare di si, visto che dopo giorni di fermento social è arrivata una formale lettera da parte della federazione lettone a chiedere all’UCI di intervenire sul caso. Il caso è il passaggio di MvdP su un marciapiede durante la fase finale della gara mondiale in linea, manovra pericolosa sanzionata da regolamento con minimo 200Chf, ma che comporta la squalifica nel caso sia pericolosa.

 

La manovra di MvdP si può chiaramente definire pericolosa, in quanto sale sul marciapiedi per non dover rallentare stretto contro questo, ed una volta sopra all’ultimo momento evita un pedone/fotografo scendendo di nuovo sulla sede stradale.

 

Manovre del genere sono state sanzionate precedentemente con la squalifica, come ad esempio nel caso di Marlen Reusser alla scorsa Gent-Wevelgem, quando l’atleta svizzera è uscita dalla sede stradale passando dietro dei pedoni fermi.

Ovviamente la federazione lituana ha tutto l’interesse a che la cosa venga posta in evidenza visto che al 4° posto nella gara si è classificato il loro atleta Tom Skuijnš, ed una medaglia di bronzo mondiale per una piccola federazione sarebbe tutt’altro che disprezzabile. E ad ogni modo è sempre utile rammentare agli organi preposti quando qualcosa sembra fuori posto e viene a mancare consistenza nelle decisioni. Molti ipotizzano infatti che a parte inverse Skujinš sarebbe stato squalificato senza problemi.

A maggior ragione qualche sospetto è venuto subito ad alcuni operatori del settore quando si sono accorti, che, a differenza di quasi tutte le altre gare, ad oggi non è stato pubblicato il report con le decisioni della giuria riguardo il mondiale. D’abitudine pubblicato sul sito di Tissot-Timing.

Tuttavia è difficile pensare che una squalifica possa arrivare ora, in particolare se i giudici affermano di non aver visto al momento le immagini del fatto, in quanto non pare possibile fare appelli in questo caso. Ad ogni modo almeno una risposta da parte dell’UCI alla federazione lettone sarebbe dovuta.

Commenti

  1. all_i_need_is_bike:

    Però la regola è stata condivisa più su nella discussione e non dice questo.
    Senza troppo filosofare ci sono sempre multa e/o cartellino giallo (che per ora sembrano mancare).
    L'eventuale squalifica deriva da valutazione della giuria in base alla situazione effettiva (si può sempre pensare a una modifica della regola, certo).
    si scusami , mi sono espresso male : il filosofare , ovvero la zona grigia , la crea il fatto che poi la giuria valuta e decide ; più che altro dovrebbe riscontrare e ratificare una cosa all'interno di "lo ha fatto" = squalifica , "non lo ha fatto" = il problema non si pone . Io propenderei per questa sorta di intransigenza per , a cascata e nell'interesse degli atleti e di tutti , applicarla anche nei confronti degli scriteriati che si buttano sulla strada durante il passaggio degli atleti per fare gli imbecilli . Nel senso : la strada è degli atleti , i marciapiedi degli spettatori . Ognuno poi si prende le responsabilità regolamentari per gli uni , civili ed eventualmente penali per gli altri . Ovviamente penali anche per il corridore che dovesse arrecare danno ad una persona con un comportamento sconsiderato .
    La mia impressione , anche nella vita di tutti i giorni , è che spesso si scrivano delle norme , magari anche lunghe e complesse , magari anche corrette , che poi alla fine vengono inficiate dal fatto che poi sono alla mercè della valutazione di qualcuno , Capisco che detta così mi fa passare per uno superficiale , ma spesso queste valutazioni lasciano una notevole zona grigia , che se usata in malafede rende quasi inutile/inapplicabile la norma stessa ...spero di non essermi incartato troppo ed avere reso un minimo l'idea :-)xxxx
  2. In ritardo, my two cents.

    Bene se lo squalificavano durante la gara. Ex-post invece le squalifiche hanno senso solo per doping. Se pensano abbia violato delle regole, lo multano e lo penalizzano per gare future, ma non si può modificare dopo una settimana il risultato di un mondiale per una decisione che si sarebbe dovuta prendere sul momento.
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