[Comunicato stampa] Specialissima disc in carbonio è il nuovo modello da corsa completo, riprogettato per massimizzare il rapporto tra leggerezza e rigidità
Al termine di una delle stagioni World Tour più vincenti, Bianchi è orgogliosa di presentare la sua ultima innovazione per il mondo racing su strada: Specialissima.
Che si tratti di scattare sui pedali in salita o di dominare i percorsi pianeggianti, la nuova Specialissima è la risposta perfetta. Completamente ripensato da Bianchi come modello all-rounder, il nuovo telaio Specialissima disc in carbonio pesa soltanto 750 gr (verniciato, in taglia 55), ed offre un’eccellente rigidità, garantendo il rapporto peso/potenza ideale. Sviluppata per i professionisti del World Tour, Specialissima è la nuova offerta di Bianchi per chi ricerca una bici da corsa leggera, completa e versatile.
Un nome, un’icona: Specialissima è una bici da corsa di razza, capace di garantire un miglior rendimento in salita, maggior potenza di frenata grazie ai freni a disco e prestazioni aerodinamiche superiori.
Il nuovo modello all-rounder di Bianchi sarà la bici ufficiale delle formazioni WorldTour maschile e femminile di GreenEDGE Cycling, affiancando il modello Bianchi aero ad alte prestazioni Oltre.
ECCELLENZA, OVUNQUE
La Specialissima è il nuovo top di gamma Bianchi nella categoria all-rounder, combinando le eccellenti prestazioni in salita già apprezzate nella sua versione precedente con una maggiore efficienza aerodinamica ed una rigidità difficile da riscontrare in una bici tanto leggera.
Il telaio disc in carbonio pesa appena 750 gr, e garantisce il rapporto peso/rigidità richiesto e amato dagli atleti World Tour. Il sistema Bianchi CV cancella le vibrazioni stradali e migliora l’esperienza di guida, assorbendo le imperfezioni del manto stradale e potenziando il controllo in discesa.
Per migliorare l’efficienza aerodinamica, Bianchi ha sfruttato le competenze acquisite nello sviluppo della piattaforma Oltre, la gamma aero di grande successo: migliore integrazione (passaggio cavi interno, bloccaggio reggisella e cockpit integrato), linee più aggressive e sezioni dei tubi aerodinamici. Caratteristiche in grado di migliorare in maniera esponenziale la prestazione completa del sistema ciclista/bicicletta.
NUOVE GRAFICHE
Bianchi ha ripensato Specialissima non solo dal punto di vista ingegneristico, ma anche sul fronte estetico, con linee costruttive più pulite e colorazioni innovative.
Il celeste, simbolo della tradizione Bianchi, è una delle opzioni della nuova gamma, a fianco dell’innovativa colorazione nera ultraleggera, creata appositamente per le competizioni World Tour, che consente di risparmiare 80 gr sul peso totale del telaio. Completa la gamma una nuova elegante opzione color verde-blu, un tocco di stile italiano.
SIGNATURE COLLECTION
Specialissima potrà in oltre essere personalizzata grazie al nuovo Configuratore Bianchi, che consente di scegliere diverse combinazioni di colore per creare una bici realmente unica. Per i veri amanti del bello e dell’esclusività, Bianchi ha creato infine una speciale “Signature Collection” che propone cinque diverse varianti colore per il telaio e le grafiche, preparate e selezionate dai designer Bianchi per offrire delle vere e proprie opere d’arte. Tutti i telai sono verniciati a mano in Italia da esperti artigiani, con l’aggiunta di elementi cangianti e olografici.
Personalmente, non discuto il sacrosanto diritto di spendere migliaia di euro nell’oggetto della nostra passione, cosa che qua dentro, chi più, chi meno, facciamo tutti :==
Tuttavia, l’analisi costi vs. contenuti tecnologici di moto e biciclette è sconcertante, almeno per me, chiamala deformazione professionale (ingegnere motorista) e, oggettivamente, i prezzi di listino di Bianchi & Co. sono ingiustificabili razionalmente.
Quando viene proposto un top di gamma a 12,000 €, con quelle specifiche, una buona metà è catalogabile sotto le voci “moda” e “brand”.
Per carità, fa parte del marketing, si veda, giusto per trovare un’analogia nel mercato moto, la follia dei listini Harley-Davidson... anche se lì, almeno, lo sproposito che uno paga è tangibile nelle decine di kg in acciaio e cromature. ;pirlùn^
Quando ho preso la mia canyon sapevo che c'era il crash replacement e cosa avrei speso in caso di rotture, infatti ho dovuto usufruirne (anche se nel mio caso perché mi ha urtato un camion) e ho pagato se non erro 900€ o giù di lì, se per sostituire il telaio avrei dovuto spenderne 4000€ di mia tasca, anziché il risarcimento dell'assicurazione come nel mio caso, non avrei neanche mai comprato la bici in questione.
Poi c'è chi non batte ciglio e lo cambia tranquillamente per carità, ma non credo siano la maggioranza,
più per un non riuscirci economicamente proprio per un discorso di volerli spendere certe cifre.