Chaves scrive la storia del Lombardia

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Bergamo, 1 ottobre 2016 – È il primo corridore non europeo a vincere Il Lombardia e il primo colombiano ad aggiudicarsi una Classica Monumento. Il suo nome è Esteban Chaves! Nella sua edizione numero 110, la Classica delle Foglie Morte ha visto riscrivere la sua storia. Quasi un anno dopo aver messo la sua firma sulla prima edizione dell’Abu Dhabi Tour, il secondo del Giro d’Italia e il terzo alla Vuelta a España ha vinto allo sprint davanti a Diego Rosa (Astana Pro Team) e Rigoberto Uran (Cannondale – Drapac Pro Cycling Tam). Il secondo classificato al Tour de France, Romain Bardet (AG2R-La Mondiale) è rimasto insieme ai primi tre fino alla battaglia finale sull’ultima salita.

RISULTATO FINALE

1 – Esteban Chaves (Orica-BikeExchange) – 241 km in 6h26’36” media 37,403 km/h

2 – Diego Rosa (Astana Pro Team) s.t.

3 – Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team) s.t.

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DICHIARAZIONI

Il vincitore, Esteban Chaves, ha detto in conferenza stampa: “Oggi un sogno si avvera. Ho iniziato la mia carriera da professionista proprio qui in Lombardia, a Curno, vicino a Bergamo. Claudio Corti, che era il direttore del Team Colombia, mi ha trasmesso l’amore per il ciclismo italiano. È incredibile essere il primo non europeo a vincere Il Lombardia e il primo colombiano a vincere una Classica Monumento. All’ultimo chilometro, ho avuto paura di perderlo ma sapevo comunque di aver fatto del mio meglio fino a quel momento. Sono uno specialista dei Grandi Giri, e in questa stagione ho raggiunto gli obiettivi che avevo prefissato all’inizio dell’anno. Ma c’è una corsa di un giorno che ha un posto speciale nel mio cuore, ed è proprio questa”.

Il secondo classificato, Diego Rosa, ha dichiarato dopo il traguardo: “Ci ho creduto davvero tanto, sapevo che Chaves era più veloce di me in volata, così ai 300 metri dall’arrivo ho provato ad allungare ma Ciccio [Rigoberto Uran] mi ha seguito ed ha chiuso il gap. Se fossi riuscito a prendere un paio di metri di vantaggio forse avrei vinto. Ci riproverò sicuramente. Se ripenso alla mia gestione della corsa, credo che forse non rifarei lo scatto ai meno 1500 metri, è stato inutile, però sapevo che Chaves era il più veloce, speravo di sorprenderli ma non ha funzionato. Sicuramente c’è delusione per una vittoria sfumata a 50 metri dall’arrivo, ma la mia prestazione mi dà tanta consapevolezza. Voglio tornare qui per vincere. Questa è stata la mia ultima corsa con l’Astana Pro Team, nei prossimi giorni saprete il mio futuro”.

Rigoberto Uran ha detto nel dopo corsa: “Ho fatto un piccolo errore in discesa e l’ho pagato. Alla fine comunque le cose sono andate abbastanza bene. Sono sul podio. Siamo arrivati insieme e il più veloce ha vinto lo sprint. Esteban aveva le gambe migliori di tutti noi nel gruppo di testa. Sono andato veramente forte tutto il giorno, ma ho sempre fatto leggermente fatica in discesa. Ero un po’ spaventato e così ho perso tempo ad ogni curva. Questa è una gara bellissima. Sono orgoglioso di aver lottato per la vittoria”.

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PREMIO TODISCO

Il Premio Todisco, riservato al primo corridore ad essere passato in testa alla salita della Madonna del Ghisallo, è andato al corridore austriaco Stefan Denifl (IAM Cycling).

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