Dopo le vicissitudini di Romain Bardet e Thibaut Pinot, continuiamo la nostra panoramica sui corridori che recentemente hanno accusato problemi di “stanchezza” nel senso lato del termine. Stavolta con un corridore colombiano che è l’immagine della gioia per antonomasia: Esteban Chaves.
Il sorriso di Chaves è conosciuto a tutti gli appassionati di ciclismo, e chi lo ha conosciuto sa che la sua attitudine positiva è contagiosa. Vincitore del Tour de l’Avenir 2011 come trampolino di lancio nel professionismo, nella sua carriera, allo stesso tempo negli ultimi anni è passato dall’essere il primo vincitore non europeo del Lombardia, al 2°posto al Giro d’Italia ed al 3° posto alla Vuelta nel 2016 all’essere vittima di infortuni molto gravi ed altri problemi.
Tra i suoi infortuni dovuti a cadute vi sono: frattura della clavicola destra, frattura del cranio e dello zigomo destro, frattura del seno mascellare, un pneumotorace, diverse fratture di costole. Nel 2017, dopo aver realizzato i suoi risultati migliori, ha contratto la mononucleosi (virus di Epstein-Barr) e da li ha cominciato un lento scivolamento in qualcosa di molto simile alla depressione, con anche la volontà di ritirarsi “dopo aver toccato il fondo” ed aver perso la voglia di andare in bici.
Spinto da amici e parenti è tornato in Colombia per allenarsi, ma soprattuto per ritrovarsi in un viaggio ciclistico alle origini della sua attività. Accompagnato da un responsabile di Scott, sponsor tecnico della sua squadra, la Mitchelton-Scott, e da una piccola crew per le riprese, hanno immortalato questo viaggio, che gli ha fatto tornare la voglia e la gioia di salire in sella.
Il video che ne è stato ricavato:
Il tutto è stato fatto anche nell’ottica di promuovere la fondazione FUN di Chaves, una fondazione che raccoglie fondi per bambini con problemi ortopedici in Colombia: https://www.estebanchavesfoundation.com
È stato in occasione della presentazione di questo progetto che ho potuto conoscere Chaves, e posso confermare che è un ragazzo davvero alla mano e di grande simpatia. Un aneddoto: la presentazione del suo progetto era stata organizzata da Scott, che al contempo aveva organizzato un’uscita in bici divisa in due gruppi, un giro corto di una 30ina di chilometri assieme a Esteban ed un giro “lungo” di 50km circa guidati da Simon Yates, 1 mese dopo la vittoria della Vuelta. Prima di lanciarsi nella scelta di questi giri è sempre meglio chiedere l’andatura prevista, e quella per il giro con Yates era di circa “30km/h di media”, pertanto ho scelto questa.
Peccato che Yates, alla lettera, andasse a 30km/h in pianura come in salita. Per fortuna le salite era molto corte essendo nella zona di Freiburg in Germania, ma comunque….era la prima giornata calda dell’anno ed io mi sono trovato coi brividi in un’auto di scorta. Alla fine erano tutti belli provati, e siamo tornati alla partenza, fatti la doccia e cambiati, e solo allora è arrivato il “gruppo Chaves”, tutti sorridenti dopo aver fatto mille selfie, pausa gelato e tutti entusiasti della simpatia di Esteban che ha scherzato con tutti durante il giro. Anche Yates ha scherzato con tutti…ma in altra maniera…
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