Ciclomercato: Vincenzo Nibali torna alla Astana

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È ufficiale: Vincenzo Nibali, 36 anni, torna alla Astana-Premier Tech, squadra in cui ha militato dal 2013 al 2016 ed in cui ha raccolto i suoi migliori successi: due Giri d’Italia (2013, 2016) ed un Tour de France (2014).

Lo squalo di Messina ha dichiarato: ““Sono molto contento di tornare nel Team Astana, perché per me è una vera famiglia, che mi ha dato tanto e insieme alla quale ho raggiunto i miei più grandi successi. Conosco la maggior parte della dirigenza e dello staff della squadra, quindi tornerò in una squadra che conosco molto bene. Inoltre ho dei ricordi molto belli della visita in Kazakistan e alla sua capitale ed è stata un’esperienza indimenticabile.
È difficile parlare in questo momento di aspettative specifiche per il mio ritorno in squadra, così come dei piani per la prossima stagione. Ma prima di tutto per me sarà un piacevole ricongiungimento con la squadra e vorrei godermi al massimo la nuova stagione. Certo, vorrei mettermi alla prova, raggiungere certi risultati, ma allo stesso tempo sono interessato a fornire la mia esperienza ai giovani corridori. In ogni caso, insieme alla dirigenza della squadra discuteremo ancora di vari aspetti della nuova stagione, determineremo gli obiettivi, sia di squadra che personali, e dopo di ciò inizieremo a muoverci nella direzione scelta“.

 

Commenti

  1. samuelgol:

    Si ma Pogacar se lo sono cercato e trovato, suppongo. Qualcuno glielo avrà consigliato/segnalato. Se invece che x soldi per lui, avessero speso x soldi per Geraint Thomas,
    I 2,5 milioni a stagione che davano ad Aru ce li ricordiamo?
  2. bicimix:

    Credo che ci sia più demerito di Ciccone sulla sua stagione che di Nibali.
    Poi per me Ciccone non è uomo da grandi giri ma da giri di una settimana o qualche classica.
    Ho citato una gara precisa, non la stagione. Che la stagione di Ciccone sia figlia dei meriti e/o demeriti di Ciccone stesso, è fuori di dubbio.
  3. samuelgol:

    Aru non era un giovane sconosciuto, e nemmeno un vecchio bolso. Venendo via da Astana era il miglior prospetto del tempo per il futuro immediato e prossimo. Qui sul forum era pieno di commenti di gente che quando è andato via dall'orco cattivo prospettava per lui legnate a Froome (e stessi prospetti quando dall'orco da cui ora ritorna erano per Nibali che invece andato via da Astana ha vinto una Sanremo quasi per caso e basta).
    Sinceramente nessuno pensava che Aru sarebbe stato poi questo, e in verità nemmeno io, pur essendo per mia indole più cauto nelle esaltazioni. Gli sbagli ci stanno, quelli che lo si scoprono a posteriori c'è poco da colpevolizzarsi....sempre che l'atleta non renda poco per colpe della squadra. Ma se l'errore era preventivabile a monte è diverso. Per me ci sta investire su un giovane promettente, ci sta anche investire su uno affermato ma non vecchio come tutto sommato era Aru. Investire su un Froome o un Nibali ora, non lo comprendo.
    Come vuoi, ma al primo anno da pro di Pogacar la UAE puntava tutto su Dan Martin, Rui Costa, Kristoff e Aru. Ovvero: non aveva puntato tutto sul farsi un vivaio nel lungo periodo. E non si trattava di una squadra al primo anno WT.

    Ed io mi ricordo bene che Pogacar non era considerato granché. Ancora l'anno che è arrivato 3° alla Vuelta (da neo-pro WT) non se lo filava nessuno ed erano tutti adoranti Bernal.

    Diverso è ora che sono arrivati fantastilioni e si contendono con Jumbo ed Ineos i migliori giovani. Un conto è fare le aste per prendersi i migliori un conto è scoprire la gemma nascosta.

    Oggi tra gli U23 vediamo cosa fanno Ayuso e Finn-Black, recenti acquisti UAE.
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