Come ricevere il bonus mobilità

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Un contributo fino a 500 euro per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, e di veicoli per la micromobilità elettrica quali monopattini, hoverboard e segway, o per l’utilizzo dei servizi di sharing mobility. È questo il “buono mobilità” che potrà coprire fino al 60% della spesa sostenuta per acquistare il mezzo o il servizio. Per agevolare l’utilizzo delle biciclette si modificherà il Codice della Strada prevedendo la realizzazione di apposite bike lane.

Il buono mobilità spetta ai maggiorenni residenti nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti ed avrà efficacia retroattiva: potranno infatti beneficiarne quanti, avendone i requisiti, abbiano fatto acquisti a partire dal 4 maggio 2020, giorno di inizio della Fase 2.

Per ottenere il contributo basterà conservare il documento giustificativo di spesa (fattura) e, non appena sarà on line, accedere tramite credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) sull’applicazione web che è in via di predisposizione da parte del Ministero dell’ambiente e accessibile anche dal suo sito istituzionale.

Alternativamente alla procedura a rimborso, una volta che l’applicazione sarà operativa (entro 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale) il buono mobilità potrà essere fruito attraverso un buono spesa digitale che i beneficiari potranno generare sull’applicazione web. In pratica gli interessati dovranno indicare sulla piattaforma il mezzo o il servizio che intendono acquistare e la piattaforma genererà il buono spesa elettronico da consegnare ai fornitori autorizzati, insieme al saldo a proprio carico, per ritirare il bene o godere del servizio individuato.

Queste disposizioni resteranno in vigore solo fino al 31 dicembre del 2020. Nel 2021 torneranno invece efficaci le previsioni del decreto Clima che prevede un fondo a carico del Ministero dell’ambiente pari ad ulteriori 180 milioni di euro destinato ai residenti nei Comuni interessati dalle procedure di infrazione comunitaria per la non ottemperanza dell’Italia agli obblighi previsti dalla direttiva comunitaria relativa alla qualità dell’aria. A partire dal 1° gennaio 2021 sarà necessario rottamare un autoveicolo o un motociclo inquinante per beneficiare del buono mobilità. Saranno previsti incentivi pari a 1.500 euro per ogni autoveicolo rottamato e a 500 euro per ogni motociclo rottamato. Oltre ai beni e ai servizi previsti per il 2020, nel 2021 sarà possibile acquistare anche abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale che, si auspica, avrà nel frattempo ricostituito la capacità di trasporto previgente alle norme sul distanziamento sociale.

Fonte: governo.it

 

Commenti

  1. lori81:

    Per ora è l'unica cosa certa. Hanno scelto così per incentivare l'utilizzo di biciclette nelle zone maggiormente inquinate. Questo perché pare ci sia relazione tra inquinamento e infezioni da covid19.. ma puoi star sereno ho letto diversi commenti e mi pare di aver capito che riceveranno il bonus solamente il 2% dei richiedenti .

    Ma quanto hanno stanziato? 120milioni?? Quindi al picchio di 500euro in quanti saranno i cittadini che riceveranno indietro il bonus? 240.000 cittadini.... Ma in Italia in quanti siamo maggiorenni che abitiamo in centro con più di 50.000 abitanti??? Credo più di 15/20milioni.... Quindi riceveranno il bonus solo il 2% dei richiedenti.... Giusto???? Calcolando che non tutti faranno domanda un po' di più ..
    Perchè conti solo poi i maggiorenni, ci saranno genitori, nonni, zii che compreranno bici e monopattini per chi non ha 18 anni o-o
  2. 3andrea:

    bah, il testo parla di città metropolitane, capoluoghi di provincia e comuni over 50.000
    le città metropolitane sono una decina in italia... tra esse c'è Venezia, quindi se tanto mi da tanto, anche i comuni limitrofi che non dovessero superare i 50.000 abitanti sono dentro... stessa cosa dicasi per Bologna (e ovviamente Milano, Napoli, Roma, Bologna, Firenze e altre)
    io però nn sono un grande esperto di città metropolitante, molto probabilmente nelle istruzioni ci sarà anche l'elenco dei comuni sotto i 50k
    che ci rientrano
    e cmq potrebbero esserci iniziative locali a supporto degli esclusi (regioni, provincie, comuni)
    ciao
    a
    Già chiarito cosa voleva sapere.
    p.s. la mia provincia si sta attrezzando per estendere anche agli abitanti con meno di 50.000
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