Non sono parole mie, quelle del titolo, ma quelle che Omar Di Felice, ciclista noto per le sue pedalate estreme, scrive in un post su Facebook, riferendosi alle sue esperienze sulle strade italiane e a quelle di pro del calibro di Wout van Aert, il quale aveva lanciato uno sfogo su Strava dopo una pedalata in bici da corsa nella zona a sud di Como.
Uno sfogo che trova riscontro nei commenti, sia su FB che su Strava, e nelle più disparate esperienze di chi si trova ad usare una strada italiana in bicicletta. È un argomento che si ripropone in continuazione, in particolare dopo gravi incidenti, ma che rimane attuale visto che non viene risolto.
Cosa ne pensate?
L'altro capitolo al solito non e' la durezza della pena, ma la sua certezza. Se causi lesioni gravissime ad un dipendente come datore di lavoro, rischi il carcere, l'azienda chiude per un periodo e parecchie persone vanno a casa. Magari e' giusto cosi', ma se causi lesioni gravissime alla guida (parlo di un caso che conosco), ti si alza il premio assicurativo fin quando non cambi auto e quella nuova la intesti a tua moglie, e se dici al giudice che con l''auto ci lavori neanche ti sospendono la patente. Di fatto, e' molto raro (ho visto statistiche UK, ma tutto indica che sia lo stesso in Italia), che per i crimini commessi alla guida si paghi secondo codice penale, le interpretazioni e le attenuanti vengono spessissimo date a favore di chi e' alla guida. Dopo un secolo di FIAT al governo, non e' che si potesse sperare diversamente.
Detto questo, non credo che gli Italiani siano peggiori di altri popoli, anzi.
Basti vedere il comportamento dei "civilissimi" popoli nord europei appena varcano il Brennero.
Il problema è che da noi ci sono leggi con mille cavilli ed eccezioni. Le condizioni economiche o l' inefficienza della burocrazia rendono difficile anche la messa in atto delle pene, per cui in pratica si può fare ciò che si vuole, quasi certi di farla franca, però, per favore, smettiamola di dare la colpa agli Italiani o di parlare di Italiano medio come del peggio che esista sulla faccia della terra. anche perché prima di parlare male dei propri simili bisogna vedere se noi stessi siamo irreprensibili, lasciando da parte luoghi comuni e ipocrisie