Essere un ciclista in Italia è sempre più pericoloso

392

Non sono parole mie, quelle del titolo, ma quelle che Omar Di Felice, ciclista noto per le sue pedalate estreme, scrive in un post su Facebook, riferendosi alle sue esperienze sulle strade italiane e a quelle di pro del calibro di Wout van Aert, il quale aveva lanciato uno sfogo su Strava dopo una pedalata in bici da corsa nella zona a sud di Como.


Uno sfogo che trova riscontro nei commenti, sia su FB che su Strava, e nelle più disparate esperienze di chi si trova ad usare una strada italiana in bicicletta. È un argomento che si ripropone in continuazione, in particolare dopo gravi incidenti, ma che rimane attuale visto che non viene risolto.

Cosa ne pensate?

Commenti

  1. paolo_84:

    Se la velocità accertata è 72 vuol dire che la rilevata era 77.

    Forse è meglio che guardi i cartelli e alzi il piede…
    È quello che ho pensato anche io.....
  2. longjnes:

    beh ma con gli adas è possibile che capiti, basterebbe non mettere l'autovelox subito dopo il cartello. Ci vuole buon senso da parte di tutti anche da chi gestisce le strade dove spesso si trovano limiti assurdi per le condizioni, e che quindi nessuno rispetta. Dalle mie parti hanno messo un limite di 10km/h su un tratto di 8,5km su strada collinare perche a metà era venuta giu una scarica di ciottoli. anche ai pedoni potrebbero fare multe :mrgreen:
    Senza contare limiti di 30 e 50 abbandonati in ogni dove, tratti scorrevoli di bretelle nuove a carreggiata larga con limite di 70 per km e km. Se i limiti spesso sono assurdi, nessuno poi li rispetta per definizione, anche quando sarebbero sacrosanti.
    Prendere esempio dalla svizzera: limiti adeguati alle condizioni delle strade, ma che poi sono fatti rispettare e tutti si adeguano!
    l'umbria è piena di tratti limitati a 5 km/h per le sole bici e 15 km/h per le moto. La strada è devastata, quindi il gestore della strada non vuole prendersi alcuna responsabilità per eventuali cadute dovute alle buche.
  3. RamboGuerrazzi:

    quando sento che arrivano a tutto fuoco cerco di aumentare il mio volume, allargo il braccio sinistro, soffio il naso verso sinistra, insomma cerco di apparire ingombrante...
    Quando sono ancora lontani anche io magari mi allargo un po', simulo una sbandata, e cose del genere...ma poi quando sono vicini e non ne vogliono sapere di rallentare bisogna essere pronti a salvarsi il culo, buttandosi anche fuori strada se c'è la possibilità di farlo(io osservo sempre attentamente il lato strada, se non c'è il fosso o altre insidie sono sempre pronto a metterci le ruote in caso di necessità).
    Una volta ho allargato il braccio sinistro, perché sentivo dietro uno a tutto gas e dal senso opposto(dietro una curva) vedevo che stavano arrivando altre auto, anche loro sparatissime. Invece di rallentare il pirata della strada ha suonato il clacson, e mi è passato a pochi centimetri. Da quella volta braccia fuori non ne metto più, tanto chi è abbastanza incosciente da correre su una strada stretta a doppio senso se ne frega.
Articolo precedente

Mathieu Van der Poel vince la 114^ Milano-Sanremo

Articolo successivo

Pirelli lancia il nuovo P ZERO Race TLR

Gli ultimi articoli in News