Europei 2021: Küng e Reusser doppio oro svizzero a cronometro

54

Marlen Reusser è la nuova campionessa europea a cronometro. La svizzera, 29enne, già vice-campione del mondo e olimpica della disciplina, ha battutola olandese  Ellen Van Dijk (+19″) e la tedesca Lisa Brennauer (+1’02”). Prima italina Vittoria bussi, 8^a +2’09”.

In assenza delle olandesi Van Vleuten e Van der Breggen la svizzera ha avuto vita abbastanza facile, permettendosi anche di riprendere la Bussi, partita 2 minuti prima e pure la Brennauer, poi bronzo.

Si conferma campione europeo della disciplina lo svizzero Stefan Küng, che si è ripreso dal duro colpo alle olimpiadi di Tokyo, dove aveva perso il podio per 4/10 di secondo. Alle olimpiadi Küng aveva battuto di 2″ l’italiano Filippo Ganna (5°), questa volta lo ha relegato al secondo posto per 8″. Terzo un ottimo Remco Evenepoel a +15″.

In ritardo di 3″ su Ganna a metà percorso lo svizzero ha poi ripreso 10″ sull’italiano. Küng ha anche ripreso Remy Cavagna, partito un minuto prima di lui.

Sul percorso tagliato a misura di Ganna (piatto) ha impressionato il belga Evenepoel, mentre è stato ridimensionato Tadej Pogačar, 12° a +1’21”. &° l’altro italiano in gara, Edoardo Affini, giunto a +39″.

Commenti

  1. FedeNova12:

    ...No, è che se le medaglie hanno lo stesso peso, lo stesso materiale e la stessa forma valgono uguale.
    Tanto più se quelle degli sport più rinomati arrivano ogni 100 anni...
    Magari arrivano ogni 100 anni le medaglie negli sport più rinomati perché il ragionamento di uno vale uno lo fanno anche le nostre Federazioni autoreferenziandosi così con Medaglie d'Oro che in realtà non valgono nulla o valgono poco e non sono il frutto di una politica sportiva adeguata.
  2. E aggiungo che se vinciamo in sport importanti una volta ogni 100 anni, si vede che in quegli sport, in assenza di una valida politica sportiva, si vince solo pescando il jolly del fuoriclasse che può nascere (o naturalizzarsi) ovunque e per primeggiare non ha bisogno di politica sportiva, emerge naturalmente. Al contrario la crescita del movimento e la continuità di risultati, passa necessariamente per una politica sportiva di base e agonistica valida.
  3. FedeNova12:

    Beh credo che il "peschiamo quello forte e finché c'è contiamo solo su lui" ci sia in molte federazioni in Italia.
    Almeno su una cosa siamo d'accordo... o-o
    Non solo in Italia, un po' dappertutto.
    Poi ci sono corsi e ricorsi storici, o periodi generazionali legati all'effetto di traino causato qualche fenomeno del periodo: ad esempio, il nuoto (che fino a vent'anni fa non aveva una tradizione di alto livello) da noi sta vivendo un periodo d'oro, grazie soprattutto all'immagine della Pellegrini, mentre la Germania che era dominante fino a qualche anno fa è quasi scomparsa.
Articolo precedente

Europei 2021: Vittoria Guazzini oro a crono U23

Articolo successivo

Tom Dumoulin chiude la stagione per un incidente in allenamento

Gli ultimi articoli in News

Il tuo SUV inquina

Scott si dà alla musica e pubblica un singolo su Spotify, intitolato “Il tuo Suv inquina“.…