Evenepoel: sarà 50-50 tra me e Primoz nel pronostico al Giro

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Ormai si stanno scaldando i motori per il Giro d’Italia 2023. Tra 4 giorni la carovana rosa prenderà il via da Fossacesia Marina con la prima cronometro di 19,6km, e sarà già duello aperto tra il campione del mondo Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma), i due favoriti assoluti sulla carta. É lo stesso belga a dichiararlo: [Roglic] “ha vinto le due gare che ha corso quest’anno. Quindi penso che sia 50-50 tra me e Primoz nei pronostici. I risultati ci sono, la forma c’è ed è un po’ logico che io sia tra i favoriti, se non il favorito“.

Remco appare sicuro di se dalle varie interviste: “Penso di essere più forte rispetto alla Vuelta (che ha vinto l’anno scorso -ndr-). Ho più riserve, più forza nelle gambe, ho lavorato di più anche sulla cronometro“.  Ma non tanto sicuro da essere sfrontato, ricordando che non corrono in due:  “Joao Almeida (UAE Emirates), Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) o Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe) sono ragazzi molto forti che hanno già ottenuto buoni risultati nei Grandi Giri”, Remco ha anche sottolineato che ci sarà “pericolo in ogni angolo“.

Il motivo della sua sicurezza è semplice e lo ricorda lui stesso: 70 chilometri di cronometro in tre settimane, di cui 52 nella prima metà della corsa, che daranno un vantaggio a due dei migliori specialisti del mondo. “Soprattutto perché sono completamente pianeggianti, quindi ci saranno due giorni in cui ci saranno dei distacchi“, dice il leader della Soudal-Quick Step, campione del mondo juniores della specialità, e che pensa anche di essere migliorato negli arrivi in salita, uno dei punti di forza del suo principale rivale.

Per quanto riguarda i rischi, nonostante Evenpeol vanti solo una partecipazione al Giro con ritiro alla 18^tappa  due anni fa, il quadro è chiaro: “…il Giro è il GT in cui il tempo è più mutevole, non sai mai cosa succederà: da un giorno all’altro si può passare dalla pioggia al caldo alla neve. E poi ci sono le strade, che non sono sempre in buone condizioni, quindi bisogna essere sempre concentrati. Sono tre settimane davvero uniche e difficili“.

Evenepoel ha fatto la ricognizione di tutte le tappe durante l’inverno, o in auto o in bici, ed ha verificato che anche la prima settimana è tutt’altro che facile: “si tratta di tappe di media montagna, non molto dure ma nemmeno facili, con strade piuttosto tortuose“.

Remco

La strategia però è già chiara: “nella prima settimana, daremo tutto quello che abbiamo nelle crono, prenderemo questa prima tappa come un campionato del mondo e faremo di tutto per vincerla. E se la prima sera avremo la maglia rosa di leader sulle spalle, vedremo poi come darla a qualcun altro, ad esempio con una fuga nelle tappe successive, dove ci saranno possibilità. Ma inizieremo il Giro a tutta velocità e cercheremo di prendere molto tempo sugli altri corridori della classifica generale“.

Ovviamente è cosciente che “saranno le alte montagne della terza settimana che decideranno davvero il vincitore“. Fino ad allora, dovrà tenere a freno il suo temperamento offensivo, “per non fare azioni inutili, per risparmiare energie“.

In un’intervista all‘Equipe Evenepoel stesso ha parlato anche del Tour de France, facendo ancora una volta intendere quale sia il percorso verso di esso e come il Giro sia un passo di avvicinamento:

Abbiamo un piano. Se vogliamo vincere il Tour un giorno abbiamo bisogno di una squadra molto forte e stabile che sappia cosa fare. Ecco perché saremo in Italia con quasi la stessa squadra della Vuelta, per fare un passo avanti nella nostra carriera, per salire di livello nella preparazione per il Tour, un giorno. Credo sia una scelta abbastanza logica“.

Ma stiamo lavorando senza stress, con molta pazienza e maturità in vista del Tour. Non dobbiamo andare troppo veloci, saltare tappe quando ci sono cose da fare prima. Vedere Roma in rosa il 28 maggio sarebbe la convalida perfetta di questa scalata programmata

E se le cose dovessero andare storte?

Probabilmente torneremo e ci riproveremo“, dice. “E forse rimanderemo ancora la scoperta della Grand Boucle“.

Commenti

  1. I 2 più forti si sa chi sono , ovviamente in 21 giorni può succedere di tutto, può vincere anche uno che non è nei primi 10 favoriti...non sarebbe la prima volta...

    Però se le cose vanno come devono andare senza sfortune varie ( contro la sfortuna non si può fare niente ) la lotta è fra quei 2.

    È un po' come dire che il Tour non se lo giocheranno Pogacar e Vingegard e vincerà un outsider, tutto è possibile, però...
  2. martin_galante:

    E se le cose dovessero andare storte?

    “Probabilmente torneremo e ci riproveremo“, dice. “E forse rimanderemo ancora la scoperta della Grand Boucle“.


    Se fossi negli organizzatori, metterei le moto davanti a Roglic e gli elicotteri dietro. Così torna Remco.
    Su quella salita al 34634% anziché spingerlo su diciamo ai tifosi di tirargli la maglietta :prega:
  3. martin_galante:

    Secondo me Remco restava favorito per la vittoria finale, ma comunque Roglic lo ha staccato in tre tappe di fila prima di cadere (per proprio errore) e ritirarsi. Nella 14a tappa ha guadagnato 52'', nella 15a tappa 15'' (che Mas avesse staccato entrambi mi sembra irrilevante visto che Roglic ed Evenepoel si marcavano a vicenda essendo gli unici a lottare per la vittoria), nella 16a tappa (non dura, ma dopo riposo) altri 8'' senza contare un probabile abbuono (non da primo però) che avrebbe preso se non fosse caduto. Da li in poi Evenepoel è andato come Mas (si sono scambiati due secondi una volta a vantaggio dell'uno una volta dell'altro), ossia è andato forte ma un filo meno di prima. Ripeto, il belga avrebbe forse vinto ma avrebbe dovuto gestire gli 80'' che gli rimanevano, non senza faticare. Ha vinto meritatamente, ma non avrebbe dominato senza la caduta di PR.

    A mio parere al giro parte favorito R.E., ma andare "come alla vuelta" potrebbe non bastare. Secondo me andrà più forte, perché è maturato, ha vinto molto, ha già un gt alle spalle ed una squadra più esperta. Ma anche Roglic può andare più forte visto che alla vuelta si era presentato come ripiego dopo la caduta al tour mentre sul giro punta la stagione. Entrambi hanno qualche debolezza, roglic rischia di essere meno consistente ma se sta bene lotta per il primo posto non il secondo
    Ecco, lato squadra, RE non lo vedo “adeguatamente supportato”. Magari mi posso sbagliare, anzi lo spero.

    curioso di vedere Vine…se fa classifica dovrebbe avere i numeri per fare molto molto bene in salita.
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