Sulla carta era una tappa senza grandi difficoltà, invece la 6° frazione di questo Giro si è rivelata più dura del previsto, con continui saliscendi che hanno messo a dura prova i corridori.
A farne le spese sono stati soprattutto i velocisti, con Cavendish, Bos e l’ex maglia rosa Phinney arrivati per un pelo entro il tempo massimo, mentre Hushovd e Farrar sono stati costretti al ritiro.
La tappa è stata combattuta sin dall’ inizio, con vari tentativi di fuga, che alla fine si sono concretizzati con una fuga di 11 corridori, tra cui Malori, Rubiano e Benedetti.
Il gruppo non ha mai dato l’ impressione di fare sul serio, infatti i fuggitivi hanno mantenuto sempre circa 4′ di vantaggio.
Da segnalare anche il cedimento della maglia Rosa, Navardauskas, che in alcuni momenti ha dato l’ impressione di essere in crisi.
Le salite hanno selezionato il gruppo dei fuggitivi, con soli 5 uomini rimasti all’ imbocco della salita più difficile di giornata, il Muro di Montegranaro.
Li l’ attacco decisivo di Rubiano, che ha abbandonato i compagni di fuga, involandosi da solo a circa 50km dall’ arrivo.
Il corridore della Diquigiovanni ha mantenuto più di un minuto di vantaggio, nonostante l’ inseguimento dei 4 reduci della fuga, con Malori e Golas, che lottavano per la conquista della maglia Rosa.
All’ arrivo Malori si è imposto nella volata per il secondo posto, andando cosi a conquistare la maglia Rosa con 15” di vantaggio su Golas e 17” su Hesjedal.
1 Miguel Angel Rubiano Chavez (Col) Androni Giocattoli 5:38:30
2 Adriano Malori (Ita) Lampre – ISD 0:01:10
3 Michal Golas (Pol) Omega Pharma-Quickstep
4 Alexsandr Dyachenko (Kaz) Astana Pro Team
5 Cesare Benedetti (Ita) Team NetApp
6 Daryl Impey (RSA) Orica GreenEdge Cycling Team 0:01:51
7 Filippo Pozzato (Ita) Farnese Vini – Selle Italia
8 Fabio Sabatini (Ita) Liquigas-Cannondale
9 Francisco José Ventoso Alberdi (Spa) Movistar Team
10 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-Quickstep
Domani la 7a tappa propone il primo arrivo in salita, anche se probabilmente tutto si deciderà negli ultimi 1600mt, i più impegnativi, visto che si tratta di una salita abbastanza pedalabile.