I migliori giovani 2012

In un momento importante per il ciclismo mondiale, in cui sempre più pressante si fa la voglia di “voltare pagina”, e sempre più insistentemente si dice (o ci si dice) che le nuove generazioni corrono in modo diverso, ecco alcuni nomi da tenere presente per il futuro, dopo un bel 2012 per loro.

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Tejay Van Garderen. 24 anni. Alla sua prima stagione nel team BMC il giovane americano non ha deluso: 5° Parigi-Nizza, 4° Tour della California, 14° al Delfinato e soprattutto 5° e maglia bianca al Tour de France.

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Arnaud Démare. 21 anni. Campione del mondo U23 nel 2011 si è ben comportato al suo primo anno da Pro, accendendo le speranze dei francesi: vincitore della 6^tappa del Tour del Qatar, vincitore del Samyn (corsa Belga che ha visto imporsi in anni recenti anche Gilbert), vincitore del Cholet-Pays de la Loire e soprattutto della sua prima gara World Tour, la Vettenfall CyClassic (il più giovane vincitore di sempre) battendo in volata gente come Greipel, Nizzolo, Boonen e Boasson-Hagen.

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Moreno Moser. 21 anni.Corridore completo, alla sua seconda corsa da pro va già sul gradino più alto del podio al Laigueglia. Si ripete al GP di Francoforte. Poi 2° al Trofeo Melinda, 3° ai campionati Italiani. La sua prima vittoria World Tour arriva a Luglio con il Giro della Polonia di cui vince anche due tappe. Chiude la stagione con un 2° posto al GP di Montréal.

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Thomas DeGendt. 25 anni. Inizia bene la stagione con una vittoria di tappa alla Parigi-Nizza dopo una lunga fuga. Ripete l’assolo alla 20^tappa del Giro d’Italia, la Caldes-Passo Stelvio. Conclude il Giro sul podio al 3° posto. Primo belga di sempre a riuscirci dopo la vittoria di Johan de Muynck nel 1978.

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Sergio Henao. 24 anni. Grande speranza colombiana questo piccolo (169cm), ma completo corridore del Team Sky. 9° al Giro e 14° alla Vuelta, 3° al Giro di Polonia, 2° alla Vuelta a Burgos, 3° Trofeo Deia, ma anche 21° all’Amstel, 14° alla Freccia Vallone, 29° alla Liegi. Chiude la stagione con un 5° posto al Lombardia.

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Andrew Talansky. 24 anni. Il futuro a stelle e strisce nei grandi giri? Parte con un 8° posto al Tour dell’Algarve, poi impressiona al Giro di Romandia che chiude 2° a 12″ da Wiggins (miglior giovane). Vince il Tour de l’Ain e chiude la stagione con un ottimo 7° posto alla Vuelta.

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Luke Durbridge. 21 anni. Pistard di formazione, “Turbo Durbo” com’è soprannominato apre la stagione con il titolo autraliano a cronometro. Vince il Circuit de la Sarthe ed il Giro del Poitou-Charente. Aggiudicandosi anche le maglie di miglior giovane e due tappe. La sua prima vittoria in una gara WorldTour arriva al prologo del Delfinato, davanti a Wiggins. Si guadagna il bronzo alla crono a squadre ai mondiali con la Orica-Green Edge. Poi chiude la stagione con il 5° posto all’Eneco Tour.

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Taylor Phinney. 22 anni. 3° americano a vestire la maglia rosa del Giro dopo Hampsten e Van deVelde, maglia che conquista al prologo. L’alto corridore (197cm) USA vince una tappa al USA Pro Cycling Challenge, una crono al Giro del Trentino, l’argento con la BMC alla crono a squadre dei mondiali, il 2° posto ai mondiali a crono dietro Tony Martin, un 3° posto alla crono delle Nazioni e due volte 4° alle Olimpiadi, sia in linea che a crono.

 

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