Il treno vincente di Arnaud Démare

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Di Arnaud Démare (Groupama-FdJ) ci eravamo interessati in tempi non sospetti, prima del suo exploit alla Milano-Sanremo del 2016. È però dal 2017-2018 che lo sprinter francese è giunto a maturità con i risultati, in particolare con 2 tappe al Tour de France (’17-’18) una al Giro d’Italia (2019), ma anche brevi corse a tappe (Tour du Poitou-Charente 2018) e corse di un giorno come la Brussel Cycling Classics (2017) e la Milano-Torino di quest’anno, in cui ha vinto anche il terzo titolo nazionale.

Ora però, “Nono”, com’è soprannominato Arnaud, si sta ritagliando un posto d’onore nelle cronache come lo sprinter più forte del momento, grazie alle 3 tappe vinte al Giro d’Italia (4^-6^-7^). Una stagione fantastica per Démare, con 13 vittorie (ed il 2° posto all’Europeo dietro Nizzolo) sulle 74 in carriera.

Nonostante la buona continuità di risultati in carriera, è evidente come una svolta per Démare sia arrivata nel 2017-18 con l’inserimento nella sua squadra di alcuni uomini che da allora lui stesso continua a lodare. In particolare l’olandese Ramon Sinkeldam, proveniente dalla Sunweb, Jacopo Guarnieri dalla Katusha, fino all’ultimo tassello dallo scorso anno e Miles Scotson dalla BMC. Un gruppo completato dal lituano Ignatas Konovalovas, al fianco di Démare dal 2016.

Questo treno al servizio di Démare ormai si è imposto come uno dei migliori in gruppo oggi. Un gruppo di corridori di esperienza (media di 31 anni) e di prestanza fisica, con una media di altezza di 190cm esatti tra i quattro.

Un po’ controtendenza rispetto le abitudini delle squadre francesi, il treno è composto da uomini di quattro paesi diversi: Italia, Paesi Bassi, Lituania e Australia.

Australiano è Miles Scotson, 26 anni, campione del mondo di inseguimento a squadre junior nel 2012, nel 2014, campione nazionale a cronometro ed in linea U23 nel 2015, campione del mondo inseguimento nel 2016 e 3° ai campionati del mondo U23 a cronometro. Campione nazionale in linea nel 2017 (davanti Simon Gerrans). Il primo uomo a mettere in fila i vagoni nel finale.

Il veterano del gruppo è Ignatas Konovalovas, 34 anni, 11 vittorie in carriera: 6 volte campione lituano a cronometro, vincitore della 4 giorni di Dunkerque nel 2015 e soprattutto di una tappa al Giro d’Italia 2009, l’ultima cronometro a Roma, davanti Bradley Wiggins. “Kono” (con l’accento sulla o finale ça va sans dire nella squadra francese) prende il posto di Scotson, ma viene anche utilizzato negli ingressi nei paesi per prendere davanti le rotonde o per guidare la caccia a eventuali fuggitivi.

L’ultimo kilometro viene preso in testa da Ramon Sinkeldam, 31 anni, dietro cui Démare (182cm) può stare ben riparato dal vento visti i 193cm dell’olandese. Campione nazionale nel 2017 davanti Wouter Wippert e Dylan Groenewegen, è l’uomo del treno che porta Démare a velocità volata.

Fino ai -200mt circa dal traguardo è il turno di Jacopo Guarnieri, 33 anni da Vizzolo Predabissi. Una marea di vittorie prima di passare professionista con la Liquigas nel 2009, in cui resta sino al 2011 portandosi a casa 4 vittorie (2 tappe al Giro di Polonia). Poi la transizione alla Astana nel 2012, anno in cui entra 18 volte nei primi 10 posti, ma senza vittorie. Dal 2015 diventa l’ultimo uomo di Alexander Kristoff alla Katusha, che forse non a caso, raccoglie 42 delle sue 79 vittorie lanciato da Guarnieri.

Démare che in questo Giro ha potuto fare affidamento anche su un giovane molto promettente, il 23enne Simon Guglielmi, francese cresciuto nella squadra continental di sviluppo della Groupama, che ha aiutato ottimamente Démare nella 6^ tappa, con arrivo a Matera, con un insidioso strappo al 10% ai -3km dall’arrivo su cui ha accompagnato il proprio capitano, il quale poi ha vinto la volata per distacco.

Un Bravó alla Groupama per essere riuscita a costruire un gruppo cosi efficace e ben amalgamato, che si è imposto come uno dei migliori treni in circolazione.

Commenti

  1. Nella quarta tappa si è vista tutta l'esperienza e l'astuzia del treno. Su terreno bagnato il terzultimo uomo (Scotson se non erro) ha guadagnato 10m su una curva. Guarnieri anziché spremersi per rimanere in fila (erano anche un po' lunghi) ha lasciato aumentare il buco e ha lasciato che chiudessero le altre squadre (nella fattispece Consonni della Cofidis) ottenendo così due piccioni con una fava. Le altre squadre si sono scomposte e lui ha potuto poi lanciare Demare perfettamente ai -200. Un capolavoro di astuzia e intelligenza tattica (e lucidità!).
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