Il vento del cambiamento nell’UCI

Dimitri Katsanis, l’ingegnere, capo di quel dipartimento di cui abbiamo già parlato, e che è dietro molti dei progetti della federazione britannica, tra cui le bici delle Olimpiadi 2012 che hanno fatto molto parlare di se, è stato nominato consulente della commissione materiali dell’UCI.

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Cosa può comportare questo in pratica?

Martin Gibbs, capo personale dell’UCI ha spiegato così questa introduzione: “Ci piacerebbe veramente riportare in alto il livello di interesse in questo campo, come ai tempi di Chris Boardman o Graeme Obree negli anni ’90. Non necessariamente allo stesso livello di anarchia, ma sarebbe sicuramente bello rivedere quel tipo di entusiasmo. Penso che nel passato l’UCI si sia resa colpevole di regolamentare cose che non dovevano esserlo e non aver regolamentato cose che invece avrebbero dovuto. Vogliamo che Dimitris dia un’occhiata a tutte le regole. Con la sua conoscenza sarà capace di dare un approccio intelligente nel considerare ciò che va regolamentato lasciando il resto immutato“.

In particolare Katsanis sarebbe deputato a rivedere la carta di Lugano del 1997, il documento che molti indicano come l’affossatore di tutte le innovazioni degli anni ’80 e ’90, in base al principio che il ciclista deve essere più importante del mezzo meccanico.

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Secondo Gibbs: “Molto è cambiato nello sviluppo dei prodotti da allora. La sua (della carta di Lugano -ndr-) base filosofica va bene, ma nel passato tradurla in un regolamento è stato difficile. E’ per questo che vogliamo vedere se necessita di essere riscritta o rinfrescata

Il solo modo di regolamentare bene in questo settore è quello di avere qualcuno che sia realmente aggiornato. E’ il solo modo per bilanciare gli obblighi che abbiamo verso gli atleti per mantenere le cose eque, ma permettere lo sviluppo. Altrimenti si finisce con l’utilizzare le bici che usava Fausto Coppi. Se ci sono delle istanze sull’elettronica o sui freni a disco bisogna permettere la modernizzazione“.

Gibbs ha anche confermato che Katsanis si occuperà di valutare l’attuale regolamento riguardante il record dell’ora.

“Abbiamo anche in progetto di prendere alcuni spunti da altri sport, come la F1, che hanno regolamenti riguardanti i materiali ed hanno persone competenti tecnicamente per valutare la loro applicazione alle regole. E’ qualcosa a cui teniamo sinceramente, da Brian Cookson (il presidente dell’UCI -ndr-) in giù. Sentiamo di avere un’opportunità per fare qualcosa di realmente positivo in questo settore e vogliamo essere ricordati per averlo fatto nel modo giusto“.

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L’arrivo del nuovo presidente Brian Cookson porterà veramente l’UCI verso il corso che molti auspicano?

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