La Qhubeka a rischio chiusura

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Douglas Ryder, Team Manager della squadra sudafricana Qhubeka NextHash ha dichiarato ieri di “non avere la possibilità di inoltrare la domanda per la licenza WorldTour per il 2022″  all’ l’Unione Ciclistica Internazionale (UCI).

In questo periodo dell’anno vanno presentate le richieste per i rinnovi delle licenze, pagando le quote e sottomettendo i bilanci per verificare la solidità finanziaria delle squadre.

La Qhubeka in 13 anni di esistenza ha dato la possibilità a più di 50 corridori africani di correre a livello Continental, Pro Continental e World Tour, con 6 partecipazioni al Tour de France (7 tappe vinte), 6 al Giro d’Italia (5 vittorie di tappa) e 8 alla Vuelta (3 tappe). Inoltre ha vinto una classica monumento, la Milano-Sanremo nel 2013 con Gerald Ciolek.

Dopo ottime annate, nel periodo in cui la squadra era denominata Dimension Data (nel 2016 conclusero con 32 vittorie stagionali), dal 2018 hanno cominciato a fare fatica, con una media di 6,5 vittorie a stagione sino ad oggi. Vittorie che in alcuni casi sono state una boccata di ossigeno in “zona Cesarini” per la sopravvivenza della squadra, come le due tappe vinte alla Vuelta nel 2018 da Ben King, o il campionato nazionale e la tappa alla Paris-Nice di Giacomo Nizzolo seguita dalla tappa vinta al Giro da Ben O’Connor nel 2020.

A poco sono valse le 3 tappe al Giro vinte da Mauro Schmid, Giacomo Nizzolo e Victor Campenaerts in questa stagione. Stagione piuttosto avara per il resto visto che si è conclusa con 5 vittorie totali.

Anche nella scorsa stagione la Qhubeka aveva mancato la prima scadenza per la richiesta di licenza, riuscendo però ad ottenerla a novembre grazie all’intervento dell’azienda svizzera Assos e dell’azienda NextHash come co-sponsor principale.

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