Mondiali CX: Paesi Bassi pigliatutto

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I campionati del mondo di ciclocross di Oostende, in Belgio, sono stati monocolore, ovvero l’arancione dei Paesi Bassi, con le 4 vittorie in 4 gare di Fem van Empel tra le donne U23 e Pim Ronhaar tra gli uomini U23, Lucinda Brandt nelle donne élite e Mathieu van der Poel tra gli uomini élite.

A queste vittorie si aggiungono l’argento di Aniek van Alphen tra le donne U23, e quello di Ryan Kamp tra gli uomini U23. Podio tutto arancio nelle donne élite, con l’argento di Annemarie Worst ed il bronzo di Denise Betsema.

Il duello che tutti aspettavano però è stato quello tra i due titani degli uomini élite: Mathieu van der Poel e Wout van Aert. Iniziato male per l’olandese, che è caduto nel primo giro sulla sabbia, ma poi ha approfittato della foratura all’anteriore di Van Aert con conseguente cambio bici per riprendere la testa della gara dal 3° giro.

Ovviamente la testa della gara è stata da subito e sempre affare dei due fenomeni, con Toon Aerts (Bel) e Tom Pidcock (Uk) primi tra gli umani.

Van Aert ha poi ammesso di aver subito il colpo psicologicamente per la foratura e non è più riuscito ad impensierire Mvdp, il quale al contrario ha preso sempre più confidenza col percorso aumentando gradualmente il vantaggio giro dopo giro. Nel complesso Van Aert è sembrato strabordante di potenza nei settori con la sabbia, ma poi alla lunga sembra aver pagato questi sforzi, mentre Mvdp è sembrato più a suo agio nella tecnica di guida nell’erba viscida dell’ippodromo di Oostende, con i continui rilanci sulle rampe.

Alla fine van der Poel ha vinto con 37″ di vantaggio su van Aert e 1’24” su Aerts. Quarto Pidcock a +1’37”.

Ora il duello tra i due fenomeni si sposterà (Covid permettendo) su strada, con le sfide sul pavé del Fiandre, dove Mvdp difenderà il titolo, e Roubaix e quindi al Tour de France. Mvdp poi punterà alla medaglia d’oro in Mtb alle olimpiadi.

Su strada si rivedrà anche Pidcock, che debutterà con la Ineos-Grenadiers.

 

 

Commenti

  1. Electric Biker:

    Concordo sulle difficoltà, ma in questo modo rimarrà sempre una disciplina relegata a Belgi, Olandesi e poco altro.
    Secondo me si potrebbero disputare durante le Olimpiadi invernali che in genere vengono dopo la stagione di CX ed i relativi mondiali. Ormai le Olimpiadi non hanno solo una sede, se guardi quelle di Milano e Cortina del 2026 si svolgono in parecchie località alpine ma anche in città come Milano (hockey, pattinaggio) e Verona (cerimonia di chiusura). Tra Veneto e Lombardia potrebbero trovare tranquillamente una località adatta. Il problema forse è più quello di disputare una gara ciclistica (UCI) in un contesto di sport invernali (FIS).
    Ricordo la spinta che ricevette la MTB quando diventò disciplina olimpica nel '96, io personalmente iniziai grazie a quell'evento. Avevo 14 anni ed ero affascinato da questo sport per me nuovo.
    Mi riferisco più che altro a questo. Sarebbe una gara completamente "al di fuori" dei giochi olimpici invernali. Il pubblico sarebbe probabilmente poco interessato.
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