Thierry Gouvenou Photo by Vincent Kalut / Photo News / panoramic

Nuove limitazioni alla Paris-Nice

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In seguito al recente divieto da parte del governo francese di assembramenti pubblici di oltre 1000 persone l’organizzazione della Paris-Nice ha deciso di allontanare il pubblico con barriere dall’area di partenza di 100mt e di 300mt dall’area di arrivo.

Il ministro dello sport transalpino, Roxana Maracineanu, ha dichiarato che le “porte chiuse” diventeranno “la dottrina di organizzazione degli eventi sportivi”.

Thierry Gouvenou Photo by Vincent Kalut / Photo News / panoramic

Il direttore dell’organizzazione della corsa, Thierry Gouvenou, si è detto preoccupato per le sole 3h dall’inizio della tappa odierna che questa imposizione lascia per la sua messa in atto, ma si è detto “fiducioso” vista la non elevata affluenza di pubblico data dal periodo scolastico. Invita comunque il pubblico a rispettare queste norme “seppur in contraddizione con la tradizione di prossimità del ciclismo”.

Commenti

  1. jan80:

    e' uan barzelletta.....cosa cambia se ci sono 10 gruppi da 1000 o 10000 persone in un unico gruppo......veramente anche altri paesi sono comici.....piu' va avanti questa storia e' per assurdo i nostri italiani sono i piu' normali
    Immagino che l'idea sia quella di tenere abbastanza lontano il pubblico in modo che non veda di fatto niente dell'arrivo (che è il luogo in cui c'è più assembramento) scoraggiandolo proprio a stare li.
    Nei posti in cui questo non è possibile (stadi ad esempio) hanno rinviato le partite.
    D'altronde il ciclismo, correndosi all'aperto, implicherebbe un'ordinanza che potrebbe essere impraticabile nei fatti. A meno di non imporre un coprifuoco drastico.

    Detto questo se annullavano o rinviavano la corsa erano meno grattacapi, ma la Francia per ora non intende chiudere tutto, come scelta politica.
    Evidentemente* si sentono in grado di gestire il flusso di malati.

    *per me
  2. Ser pecora:

    Immagino che l'idea sia quella di tenere abbastanza lontano il pubblico in modo che non veda di fatto niente dell'arrivo (che è il luogo in cui c'è più assembramento) scoraggiandolo proprio a stare li.
    Nei posti in cui questo non è possibile (stadi ad esempio) hanno rinviato le partite.
    D'altronde il ciclismo, correndosi all'aperto, implicherebbe un'ordinanza che potrebbe essere impraticabile nei fatti. A meno di non imporre un coprifuoco drastico.

    Detto questo se annullavano o rinviavano la corsa erano meno grattacapi, ma la Francia per ora non intende chiudere tutto, come scelta politica.
    Evidentemente* si sentono in grado di gestire il flusso di malati.

    *per me
    credo anche io che alcuni paesi( USA,Germaia e Francia ) non siano cosi preoccupati perche' credono di poter gestire la cosa a livello sanitario piuttosto che rischiare economia......diciamo che e' sul filo anche questa strategia( anzi sarebbe un po' criminale) visto che comunque stai mettendo nella bilancia la sicura morte di tanti anziani se il virus dilaga
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