Paternoster e Bussi investite

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Strade pericolose e le ultime a farne le spese sono due donne: Letizia Paternoster e Vittoria Bussi.

La Paternoster è stata investita da un’auto che si è immessa nella rotatoria che stava percorrendo l’atleta della Trek-Segafredo. Per la 20enne trentina una contusione al volto e la frattura dello scafoide di una mano.

Vittoria Bussi, 32 anni, detentrice del record dell’ora, si è scontrata a sua volta contro un’auto che le ha tagliato la strada a Moncalieri. Per lei frattura della clavicola.

Questi incidenti ripropongono il tema della sicurezza sulle strade ed in particolare l’assoluta ignoranza della maggior parte degli automobilisti sulle regole da rispettare in presenza di ciclisti e dei rischi legati a scontri con questi.

Nei giorni scorsi anche il professionista Alessandro De Marchi (CCC) si è lamentato in un post su Instagram di un sorpasso ravvicinato da parte di un automobilista.

Commenti

  1. Maurolic:

    Come promesso, ecco il post sulla rotonda:

    https://www.bdc-mag.com/forum/threads/rotatoria-istruzioni-per-luso.249667/
    Tutto come da lunghe e faticose ricerche, grazie.
    Anche mi era noto che in rotonda non si debba segnalare a sinistra, ma ciò genera un problema non risolto... vedi sotto.
    Sarebbe anche ora che si eliminassero le (poche?) rot. all'italiana ancora esistenti, quelle dove chi è dentro deve esser pronto a frenare per dare precedenza a chi entra da ds, abominio logico che va contro la sicurezza, ma tant'è ....
    Infine chiaro che la bici deve percorrere sempre il lato destro, il fatto che diversi ciclisti adottino spostamenti più o meno marcati vs il centro deriva dal fatto, molto frequente, che le auto in rotonda dietro al ciclista (in prossimità di un'uscita che il ciclista NON intende percorrere), se vogliono invece uscire proprio lì non si curano della bici, accelerano e infilano l'uscita tagliando la strada alla bici che intendeva proseguire per un'uscita successiva.
    Mi sono salvato la vita pensando che chi stava dietro di me stava per fare esattamente questa manovra criminale, un lampo nella mente, ho frenato e l'auto mi ha perfin toccato.
    Perché in quel frangente non segnalare a sinistra che si intende proseguire in rotonda, proprio per dissuadere chi sta per sorpassarti e tagliarti la strada? Poi nemmeno quello serve, come è stato mel mio caso, avevo il braccio fuori, ma dietro di me stava guidando un vero cretino/a.

    Finché le regole non le sanno o rispettano tutti...SAREBBE benvenuto il braccio teso a sinistra, almeno chi ho dietro sa che proseguo in rotonda, ammesso che mi guardi...non è nel Codice ma è evidente che serve a maggior sicurezza.
    Vogliamo nasconderci dietro le carte?

    Però voglio anche ricordare che il CdS impone a tutti, motorizzati e non, di guardare OGNI segnalazione stradale, siano cartelli che strisce, così come i segnali attivati da veicoli o ciclisti.
    Tra l'altro è un punto su cui scuola guida ed esaminatori insistono sempre.

    Il CdS è la Bibbia? È un "prodotto" umano, quindi imperfetto, anche se parecchio buono, e sarebbe ora che fosse riesaminato, in qualche punto, da gente VERAMENTE competente di ciò che avviene in strada, vedi rotonde...
    E visto che a molti automobilisti il codice non interessa, sia benvenuta la deterrenza, alla faccia delle statistiche svizzere o usa, perché qui si multano solo le ruote fuori di tre cm dalle righe di sosta e poi le auto ti mettono sotto anche sui passaggi pedonali, il semaforo per i pedoni addirittura viene ignorato da alcuni, altro che strisce, per non parlare della striscia continua extraurbana dove non si deve sorpassare: mentre in auto vado a 90 max, vengo continuamente sorpassato e a velocità molto superiori ai novanta.
    La vogliamo capire che il codice, anche dove è tutto chiaro e le regole perfette, non viene più rispettato?
  2. Bert51:

    Quoto al 100% tutto.
    Quanto all'ultima frase, spero che si inizi a realizzare tale azzeramento. Gli strumenti ci sono ma c'è anche tanta inefficienza da parte delle istituzioni. Ovvio che la fauna di cui sopra si accorge di ciò e ne approfitta.
    Ho lavorato otto anni in svizzera tedesca e lì tutti rispettano le regole, anche perché chi non lo fa viene subito beccato e “punito”.
    Per dirne una: una mattina in inverno vado al lavori in macchina (perché alla sera sarei tornato in Italia) e tolgo la brina facendo un “oblò“ solo davanti per fare in fretta e come ho sempre fatto a Varese, tanto dopo qualche minuto il vetro col calore si pulisce.
    Incrocio un pattuglia della polizia e subito mi ferma.
    Dico che nel giro di poco il vetro sarebbe stato pulito e che sono arrivato.
    Risposta: o pulisci il vetro o ti faccio la multa.

    La stessa gente che rispetta le regole da loro quando viene in Italia si adatta e non le rispetta consapevole del fatto che raramente viene beccato, quindi rischiare vale la pena.
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