Quintana investito da un’auto

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Ieri mattina Nairo Quintana (Arkéa-Samsic) è stato investito da un’automobile mentre trnasitava nel comune di Montavita, nella regione di Boyaca, in Colombia, durante un allenamento con suo fratello Dayer. Secondo più testimoni l’automobilista ha effettuato un sorpasso pericoloso oltrepassando la linea continua della carreggiata ed invadendo quella opposta. Dopo l’impatto che ha proiettato Quintana a terra ha anche tentato di darsi alla fuga.

Quintana dopo la caduta è tornato a casa (10km dal luogo dell’incidente), dove si è fatto consultare da un medico che lo ha indirizzato all’ospedale di Tunja. Gli esami non hanno rilevato alcuna frattura, ma per via dei traumatismi Nairo dovrà riposare per due settimane. Lo stesso corridore si è detto fiducioso che questo incidente non comprometterà il suo obiettivo stagionale, il Tour de France.

Quintana avrebbe dovuto riprendere le competizioni il prossimo 20 luglio, al Tour de l’Ain.

 

 

Commenti

  1. velocity:

    Non mi è sfuggito, ma la realtà italiana non è molto diversa...Parlavo in generale riguardo la scarsa sicurezza di chi va in bici su strada
    Vorrei ricordarti che in svizzera hanno fatto campagne di sensibilizzazione contro i ciclisti idioti.
    In Italia hai mai visto qualcosa del genere?

    In Italia siamo pieni di idioti auto o ciclo muniti , e bisogna ringraziare chi questi idioti li ha generati e cresciuti , non diamo sempre le colpe alle leggi, alla politica e balle varie.

    Iniziamo a fare pulizia in casa nostra (non basta un lanciafiamme :))): )se no facciamo come il bue che dà del cornuto all'asino.
  2. GRM:

    Mai visto auto caricare un ciclista che è uscito di colpo da un gruppo?
    Mai visto ciclisti in gruppo tamponarsi?
    Mai visto ciclisti scartare di colpo buche ed essere centrati?
    Mai visto ciclisti senza un minimo di illuminazione (sopratutto in galleria)?
    Mai visto ciclisti con il cell o smanettare con il ciclo pc o che ascoltano musica?
    etc etc

    Aaaa, ma la colpa è sempre degli automobilisti, camionisti etc , vero se un ciclista ti si ammazza sotto le ruote, tè il giorno dopo ti svegli come niente fosse e non hai la minima rottura di balle burocratica.

    Le statistiche lasciano il tempo che trovano , parlano dei morti, e spesso non si sà veramente di chi sia la colpa visto che le telecamere le montano in pochissimi, ed è un'attimo passare dal torto alla ragione , ci sono milioni di incroci dove tu ciclista passi a bomba pur sapendo che chi esce non ha la visuale... c'è Strava, c'è poco da raccontarsi balle.

    La soluzione è intrinseca : senso civico.
    E quello te lo trasmettono i tuoi genitori e la scuola.

    Senza dubbio se noi ciclisti guidassimo con attenzione rispettando il cds , non ci sarebbero tutti quei morti, come dice Fabio già fare la propria parte non è poco.

    Vuoi che ti dico che l'automobilista , camionista, motociclista è un criminale insensibile?

    Sono dei criminali insensibili.

    Ma non è che il ciclista sia poi migliore, è solo che con 8 kg di bici non può offendere più di tanto.
    Peccato che l’auto sia un’arma , sotto il culo di chiunque .
    Hai mai letto : ciclista centra autovettura, morto il conducente ?
    Pensaci
  3. Lo so che c'entra poco col tema, tuttavia voglio raccontare un episodio.
    Davanti a casa mia c'è un senso unico alternato regolato da semafori (un tratto di strada è troppo stretto per consentire a due auto di incrociarsi), con rosso interminabile e verde di breve durata.
    Una sera rientrando a casa in macchina mi sono visto sbucare da dietro l'angolo un ciclista (passato col rosso) proveniente dalla direzione opposta alla mia e c'è mancato poco che lo sfiorassi, prendendomi un terribile spavento. Ho accostato la macchina arrabbiatissimo tentando di inseguirlo a piedi, ma naturalmente s'era già volatilizzato.
    Anche io non sempre rispetto pienamente il codice della strada, lo ammetto, però sono consapevole dei rischi che corro e siccome tengo alla mia salute, non sarei MAI passato col rosso in quel punto. Evidentemente c'è tanta gente (non solo noi ciclisti) che non si è fatta ancora abbastanza male da arrivare a capirlo.
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