L’UCI ha sospeso in attesa i controanalisi sul campione B il corridore Rémy Di Gregorio (Delko-Marseille Provence- KTM) dopo avere svolto un controllo su segnalazioni l’8 Marzo scorso alla Parigi-Nizza. Di Gregorio è risultato positivo alla darbepoietina, o dEPO, conosciuta commercialmente in Italia come Aranesp.
Di Gregorio, 33 anni, aveva annunciato il ritiro a fine 2017, per poi ripensarci e vincere anche una tappa del Tour de Provence a fine Febbraio. Vincitore di una tappa alla Paris-Nice nel 2011, quando militava nella Astana, passò poi alla Cofidis. Nel 2012 fu arrestato a Bourg-en-Bresse durante il Tour de France a seguito di un’intercettazione in cui parlava con un presunto fornitore di dopanti. La Cofidis prima lo sospese e poi licenziò sulla base di “doping già avverato”. Di Gregorio fu condannato per possesso di doping, ma negò di essersi mai dopati e gli fu permesso di rientrare alle corse dal tribunale di appello. Di Gregorio ha poi intentato una causa alla Cofidis per rottura abusiva di contratto, non ancora in giudicato.
Dopo il 2013 ha vinto il Tour di Bulgaria ed il Tour di Taiwan. Oltre ad un 3° posto in una tappa della Paris-Nice quest’anno.
Mi chiedo solo una cosa , questo era pure recidivo come del resto tanti suoi colleghi a cui poi vengono date ulteriori possibilita’ di infangare questo sport e di allontanare irrimediabilmente gli sponsor !!! Chi sbaglia deve pagare ed essere radiato a vita da tutte le competizioni Gf comprese , tolleranza zero o ci saranno sempre questi squallidi individui che per alzare le mani una volta sono disposti a tutto !
Come al solito non ne farei una questione di "individui" singoli.
Questo ha 33 anni, aveva deciso di smettere. Poi si vede che invece ci ripensa, e va a vincere una tappa del Tour de Provence, e la sua squadra è sponsorizzata dalla regione…possiamo anche immaginarci la dinamica no?
Su questo non ci piove , non ci crede nessuno che i corridori si dopano autonomamente e squadra e dirigenti non sanno niente , purtroppo e' il sistema che e' marcio e non solo a livello professionistico .
Secondo me invece è proprio il caso di farne una questione di individui singoli. C'è gente che non sa vivere senza barare, senza avere meriti che in modo "normale" non avrebbe o ne avrebbe in quantità diversa o limitata, questo accade nello sport e accade nella vita, ognuno è artefice della propria vita quando si è liberi di fare delle scelte. Senza dubbio questo ragazzo ha scelto sempre la strada più comoda.
Ovviamente i singoli hanno la loro responsabilità. Ma per quello che mi sembra qui c'è il classico corridore comunque a fine carriera che riesce a strappare un buon risultato "in casa" per lo sponsor e quindi la squadra. Ora lo hanno beccato, ma tanto la chiudeva qui in ogni caso…
Depo Marseille:sborone:
E' proprio quello a cui facevo riferimento, se parliamo di soldi, non me ne intendo e non so cosa possa valere la sua "vittoria", per il resto non devo dirlo io che è uno che prende in giro se stesso prima che gli altri.
La sua vittoria può aver valso la sopravvivenza della squadra. Facciamo un esempio per assurdo: lo sponsor in assenza di risultati ti dice che non rinnova, e visti i tempi rischi di chiudere e tutti a casa. Hai un corridore he è in fase di rigore non ha nemmeno un passato immacolato. Gli chiedi di vincere qualcosa nella corsa di casa dello sponsor. Senza dirgli come. Vince la tappa, lo sponsor si decide a rinnovare.
Poi lo beccano, tu ovviamente lo licenzi, dici le solite 4 cose, tanto quello si ritirava uguale. È così hai salvato tot posti di lavoro, e magari qualche giovane riesce anche a combinare qualcosa e continuare.
Il tutto non è bello ne edificante, ma potrebbe essere un’ipotesi…
ma se viene appurato che ha vinto la gara in maniera non lecita lo sponsor poi che fa? continua a pagare o ritira l’investimento?
per me la seconda
Sottoscrivo in toto il tuo pensiero
o comunque ha sempre fatto uso di epo in microdosi stando all'interno di determinati parametri.
in ogni caso io tenderei a lasciar perdere il discorso su chi fa più schifo o meno schifo. funziona semplicemente così.
o qualcuno vuole credere che siano solo pirazzi di gregorio ruffoni cardoso maldonado ad usare banned sostanze?
non ci si dopa più in determinate maniere ma in altre, più o meno fair.
ogni tanto l'antidoping molla l'osso di qualcuno che sfora i parametri. rimangono comunque interrogativi su prestazioni di squadra, prestazioni singole, tue,vittorie all'ultima gara di carriera etc… di gente di vertice.
lo devi accettare per quello che è, sapendo che non è che il doping sia più avanti dell'antidoping è che semplicemente lo si chiama in maniera diversa ma c'è sempre stato.
gli attuali trattano se stessi come i più puliti che ci siamo mai stati ma è sempre stato il problema dello storicismo: pensare che il presente sia il picco del progresso e che tutti quelli che sono venuti prima siano stati dei fessi. nel caso del ciclismo più che fessi degli atleti addizionati. c'è del vero, l'esperienza migliora l'approccio a determinati problemi lasciandone inalterati altri più profondi. se voglio imbrogliare imbroglio anche in un gioco divenuto più corretto.
è quello che in grande è successo a lanza.
serviva uno per rilanciare il ciclismo. questo l'ha rilanciato talmente tanto che ha iniziato lui a dare le carte arrivando a livelli iperbolici.
ma la partenza è stata quella. vieni qui al tour hai passato il cancro e il tour 99 sarà quello del nuovo inizio. poi se hai problemi al soprasella li risolviamo noi.
hanno fatto lo stesso con pantani. già dopo lo scambio delle provette con forconi erano iniziate le proteste degli altri. ma l'idea era quella che pantani meglio di tonkov. finché dura. poco perché ci sono molti interessi incrociati difficili da far colludere.
Il calcio è più dopato del ciclismo ma gli sponsor abbondano, magari come loro abbandoniamo i controlli sangue urine combinati, oppure come Gattuso ci rifiutamo di sottoporci ai controlli senza alcuna sanzione e stiamo a posto.
Sta di fatto che il ciclismo con questi personaggi dentro fa schifo !
Sport e doping vanno e andranno a braccetto sempre, un esempio Fuentes fra i suoi clienti oltre ai ben noti ciclisti aveva e probabilmente ancora ha, calciatori, tennisti, ginnasti, e perfino piloti.
ma smettiamola di guardare agli altri sport, con "lui e' piu' dopato di me" non si va da nessuna parte, facciamo pulizia in casa nostra prima di tutto, poi potremmo dire e magari anche aiutare gli altri a fare pulizia a casa loro
Spezziamo una lancia a favore di Gattuso. Si è rifiutato di sottoporsi al controllo del sangue e non a quello delle urine , perché quel controllo non era a norma. Era il 2002 e Cipollini spiegava cosi' : io che sono il campione del mondo di ciclismo non posso rifiutarmi , mentre uno dei 22 campioni del mondo di calcio può farlo. La cosa sbagliata è che al ciclista non è concesso anche se ha ragione.
Pensa che Cipollini già nel 2002 sapeva che l’Italia avrebbe vinto il Mondiale 4 anni più tardi 🙂
Penso che l’unica soluzione siano misure serie nei confronti di corridori e squadre; non penso sia credibile che un atleta faccia tutto da solo e che chi lo vede ogni giorno non si accorga di nulla.
E' la solita tiritera…L'UCI non vuole norme certe,altrimenti le farebbe…
Perchè comunque, si vuole che il doping ci sia…
Noi non sappiamo quanto vale il doping per le case farmaceutiche…immagino molti soldi…
Tutto ruota intorno ai soldi….più velocità,più spettacolo,più visibilità,più sponsor,più soldi…
Per far andare i cavalli ci vuole la benzina super….non si possono e non si vogliono chiudere i rubinetti del supercarburante…
altrimenti finisce il gioco.
il doping per uno che corre di mestiere è come evadere le tasse per un artigiano, serve per sopravvivere . (Cit.)
Non posso dire Il nome ma è di un pro ancora in attività. Amen.
Tutti i commenti letti fin qui partono dal presupposto che il doping sia un male assoluto. Ma è proprio così? Oppure è solo un pregiudizio? L’uomo da millenni usa i medicinali o altre sostanze per raggiungere determinati obiettivi: la coca cola per digerire la pizza, due o tre bicchieri di vino per una serata in compagnia, la tachipirina per abbassare la febbre, il viagra quando non si vuole correre il rischio di fare brutta figura….e così via. E’ ovvio che chi ha l’obiettivo di arrivare prima al traguardo o arrivare alla fine delle tre settimane di una corsa a tappe, cercherà di aiutarsi con tutto quello che ha a disposizione, purchè non gli faccia correre il rischio di essere sanzionato o non metta in pericolo la sua salute.
Quello che voglio dire è che il doping è inevitabile (anche perchè per i professionisti correre è un mestiere, non un divertimento), inutile fare i moralisti o i finti tonti. Il problema è di cosa si usa: ci sono sostanze, giustamente vietate, che mettono a rischio la salute. Altre che invece riescono a dare un piccolo aiuto senza far correre questo rischio e non sono vietate. Fino a una cinquantina di anni fa non ci si rendeva nemmeno conto che il doping fosse un problema. Poi si è cominciato a pretendere che gli sportivi corressero a pane e acqua. Ma questo è impossibile, anche perchè la scienza nel frattempo ha fatto passi da gigante e ha messo a disposizione farmaci che possono dare migliore diverse funzioni vitali o risolvere alcuni problemi tipici di uno sport. Se non sono vietati e non fanno male, perchè privarsene? Non tutto ciò che si compra in farmacia è doping, e il fatto di aiutarsi con un farmaco, imho, non significa sempre che si sta barando.
Sono scarso e rimango scarso, il commento di Sofiya è azzeccato. Molti corridori si dopano, non per andare più forte, ma per sopportare i carichi di lavoro e la fatica disumana, che altrimenti un fisico normale , senza l’aiutino non sarebbe in grado di reggere.
Sinceramente non capisco il senso del tuo ragionamento. Non ho mai visto nessuno squalificato per aver bevuto una Coca Cola o mangiato una barretta. Se non ho capito male stai confondendo le sostanze dopanti con gli integratori[emoji848]
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Il doping non è male assoluto, il concetto di male assoluto evoca grandi tragedie, col doping c'entra niente.
Il doping è una scorrettezza in ambito sportivo e come tale va sanzionata senza discussioni. Vero, l'uomo da millenni utilizza sostanze per vari scopi nobili o ignobili, che vanno dal curarsi con le erbe al mandare al massacro i soldati delle trincee con droghe eccitanti. Questo in linea di principio è un ragionamento corretto, ma diviene distorto se applicato allo sport: nello sport ci sono regole che prescrivono lealtà, chi non le rispetta deve essere sanzionato anche se lo fa per mera sopravvivenza, questo con buona pace delle tribù primitive che si intossicavano per curare i reumatismi e il mal di denti.
@sofiya, io ho un cugino artigiano che paga tutte le tasse, però non posso fare il nome perché si sente un emarginato.
Ciao.
……..però non danneggia un altro artigiano , a meno di concorrenza sleale , mentre il dopato danneggia altri atleti o li costringe a doparsi a loro volta.
Detto che la frase è riportata pari pari come è stata pronunciata, sei sicuro che chi non paga le tasse non danneggi anche gli altri? Anzi già che ci penso sono i dopati che mi recano meno danno…
Hai dimenticato Froome… 😉
Ma lui è uno "scarso, a fine carriera, che aveva bisogno di vincere qualcosa per salvare la squadra e assicurarsi il contratto per la stagione successiva" :razz:ork: 😡
Scherzi a parte, la mia personale visione della cosa è che quando tirano fuori un pesce piccolo è solo per coprire un pesce più grosso (nel caso di Di Gregorio e di una corsa di secondo piano come il Giro della Provenza non sarei in grado di fare ipotesi su nessun "pesce più grosso" però…)
Questo è un lato. L'altro lato della medaglia è rappresentato dai "pesci grossi" che vengono fatti saltare anche per "fare audience" (volutamente virgolettato…). Tant'è che spesso manco esistono le prove (vedi pure caso Rasmussen…) ma si tira lunga la questione finché una delle tre parti in gioco (UCI, ciclista e squadra) si arrende (e in genere è sempre stata la squadra dato che è quella che rischia di più in caso di condanna di un proprio corridore (vedi caso Saunier Duval ai tempi di Piepoli e Riccò…)) e in questo caso l'UCI ne esce sempre vincitore come paladino della giustizia ma dentro il "palazzo" sanno pure loro che se facessero controlli come si deve al prossimo Tour farebbero correre pure me perché mancano i corridori.
…ah no, non farebbero correre nemmeno me perché mi curo l'asma con il cortisone pure io :razz:ork::razz:ork::razz:ork:
Senza contare infinitesimali tracce di testosterone esogeno, clenbuterolo, cortisonici e chissa quant'altro, con quello che mangiamo 😉
Dimentichi pure l'incremento sulla performance dato dall'ingestione di proteine ittiche :)))::)))::))):
Comunque alla fine credo che una conclusione chiara sulla questione doping non ci sarà mai, è tutto terribilmente soggettivo e nelle mani di chi fa controlli e soprattutto di chi deve giudicare.
finché non salta lo schema del si dopano solo le seconde file perché i primi sono più talenutosi non se ne esce.
a questo schema contribuiscono anche gli ex atleti redenti, dicendo che alcune gare le hanno vinte senza doping. per poi tornare loro stessi al doping e farsi beccare. millar vince la prima tappa nel 2000 del tour senza doping. ed era il 2000. vinci la prima tappa di un tour in cui tutti usavano epo senza epo. boh. poi però se ferrari dice che l'epo non è fondamentale nella prestazione come si vuol far credere allora ferrari parla per interesse personale.
francamente non ci si capisce nulla. ma è così.
tipo su c'è sempre la retorica dell'artigiano onesto (honestà), l'unico che sopravvive (prospera, perché non solo sopravvive ma ci devi mettere il carico di retorica), non si sa come, in un mondo di evasori che lo danneggiano. una sorta di buffon, campione italiano di retorica, che quando gli segnano un gol dentro di un metro a mente fredda dice che non se n'è accorto. quando gli fischiano un rigore contro all'ultimo minuto dice a mente fredda che l'arbitro non ti può fischiare un rigore a 10 secondi dalla fine (chissà perché). però è il giggggi nazzzionale, campione de lealtà (de che?). e che cavolicchino.
dipende da chi lo dice. in definitiva.
per gli inglesi e gli americani sei un cheater e ti catalogano così e morta lì.
per il resto del mondo non funziona così. tanto che al tour de france che vuole escludere froome invitano indurain, campione all'epo.
qual è la caratteristica, sfuggente alle grida del tifoso honesto, di indurain? semplicemente quella di essere un personaggio che ha appeal 0 sui giornali scandalistici. non essendo stato personaggio, attaccarlo o meno per vendere tre copie in più non passava per nessuna anticamera del cervello di nessun journos.
vuoi mettere armstrong con tutte quelle ville? ma perché un indurain che passa da conconi non sta fregando tanti honesti? boh.
I farmaci vietati hanno anche pesanti effetti collaterali, che poi impattano sui conti pubblici negli anni a venire per le patologie croniche correlate.
Non lui è più dopato …ma lui è dopato Uguale e come tale pretendo gli stessi esami antidoping ma cosi non è, gli sport ricchi sono praticamente esenti da esami seri.
Anche quelli non vietati, per non parlare di fumo, alcool obesità ecc… Facciamo una legge che vieta di mangiare a chi è in sovrappeso 😉
Come ogni comportamento da correggere occorre intervenire sull'educazione delle persone, quindi è necessario tempo.
Soprattutto in chi lo ha sempre visto come parte di un modo di fare più o meno normale o necessario: e in questo ambito tendo ad inserire il fatto che "La probabilità di trovare un corridore sanzionato è doppia per chi ha iniziato la carriera sportiva prima del 2005 rispetto a chi ha iniziato la carriera sportiva a partire dal 2008" (https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1440244018300707).
Ipotesi del tutto attendibile.
Un pò quello che è successo con il team di Reverberi lo scorso anno al Giro. Ovviamente la squadra alla fine ne è uscita bene e re-invitata…
anche valverde non è mai più stato trovato positivo dal 2011. va più forte di prima, è esplosivo e ha 37 anni.
si sono fatti più intelligenti nella gestione? è possibile. non si sente più parlare di giocatori che scappano dal ritiro. non ci sono più o si sono fatti più furbi. saperlo.
quello che succede oggi si saprà fra 15 anni. in tutto. certo che vedendo certi fisici si può seriamente avanzare l'ipotesi che il doping free sia un'utopia.
nessuno sui grandi giornali discute il real, certo che quei fisici puzzano di diuretici e steroidi anabolizzanti. i grandi giornali sanno cos'è una querela milionaria. o meglio, lo sanno gli editori.
"Il popolo della rete" invece non lo sa, e fa processi e giudizi sulla base delle "puzze" o di come gli gira in pausa caffè in ufficio…
semmai sono l'individuo della rete. mai popolo. dici folla dici mille volte pazzo. dici popolo della rete dici 1000 volte honesto. non sono su facebook anche se ammiro zuckerberg che ha fatto carne di porco dei filtri editoriali. no fake news. w il liberalismo.
io sono disonesto ma fino ad un certo punto. disonesto ma non cieco, per ora. tiro anche qualche porco ma ripeto non sono honesto.
ridetto questo. mi è simpatico froome come mi sono simpatici tutti quelli sotto forca mediatica ufficiale o meno.
detto questo (ridaie) ci andrei molto piano sulla pulizia da prodotti legalmente illegali che questi usa. ci vorrebbe meno ipocrisia anche da parte di chi qui scrive (scriveva, mondo cane) che sky era il rinnovamento (poi le medie delle salite si sono abbassate, e che cavolo!). funziona così come funzionava così. lo devi accettare per quello che è.
quello che ti puoi risparmiare, ad occhio e croce, è dire che siamo meglio. siamo più furbi.
Ma non lo scritta io sta frase! ;nonzo%
Sky è stata l'innovazione per un tot di cose, e questo mi pare obiettivo. Poi uno può anche scrivere quello che crede senza dover sempre avere sopra la testa la spada di damocle di quello "meno ipocrita" perché dice che tanto "c'è sempre qualcosa dietro", come il filosofo delle merendine.
Vai a fare denuncia in qualche procura o federazione con queste foto alla mano. Sarai l'Heroe di Facebook! 🙂
figurati, ho sempre amato alla follia le merendine, costavano poco e dentro c'erano molti grassi idrogenati ma poca retorica. che fa più male.
Un conto è la retorica, un conto fare la morale con il caffè in mano davanti la macchinetta 😉
se per 20 anni
il mio me lo sono sempre definito qualunquismo. però accetto qualsiasi cosa.
Meglio della retorica che si sente nel mondo delle corse quando esce l'argomento tabù doping
Tabù sarebbe se non se ne parlasse, qui mi pare che se ne parli eccome. Ci sono topic lunghi da qui alla luna.
Quello che trovo poco "costruttivo" sono le ricette miracolose trovate dalle 9 alle 17 con accuse di "ipocrisia" a tutti. Perché chi deve "fare" è sempre l'altro.
in realtà NON si può parlare MAI del doping degli attuali attori.
se uno si guarda le telecronache di cassani e bulbarelli l'unica volta che li ho sentiti alzare il sopracciglio fu con rasmussen nel 2007, in finale di telecronaca. ma si sa che in quell'occasione ci fu il casino dei whereabouts acceso proprio dalla telecronaca rai.
io non dico di gettare fango sui ciclisti attuali ma almeno avere meno enfasi nelle vittorie, quello si può fare. perché enfatizzare le vittorie x significa poi dover ritrattare ed esagerare al contrario.
non è una censura, ma visto che fino ad ora è quello che è inevitabilmente successo si potrebbe avere un atteggiamento più prudente.
Ho scritto 2002 per Cipollini campione del mondo.
Non ho specificato una cosa , in un'intervista Re Leone , però quando lui non era più in attività , ha detto che è campione del mondo ( un campione lo è per sempre) e ha ,pure se il controllo era precedente ricordato che uno dei campioni del mondo , si è rifiutato di fare un controllo , tutti sapevano che era Rino Gattuso. Penso che abbia detto 1 dei tanti per dire che lui è unico.
Appunto "Non Vietati" mentre utilizzare e vendere prodotti dopanti è un reato penale, differenza non di poco conto.
La cosa curiosa è che se ne parla così tanto che da ogni caso specifico (ognuno dei quali fa storia a sé) riparte la solita tiritera generalista e qualunquista che non porta da nessuna parte.
Appunto secondo me di doping neppure se ne dovrebbe più parlare, tante è un tema su cui poco si sa e poco si vuole far capire (e non mi riferisco a questo sito nello specifico).
Quindi inutile incensare qualcuno o demonizzare qualche d'un altro.
Il mondo non è né bianco né nero come qualcuno semplicisticamente vorrebbe far credere.
Mica in tutti gli stati la sanità è quasi gratuita e a carico dello stato come in Italia
Forse non hai capito ciò che ho scritto, ma non importa
Sì si era solo una battuta, non era mia intenzione fare polemica. Nel ciclismo c’è sempre questa aria da caccia alle streghe che lo si voglia o no e sarà così finché continueranno a spuntare casi di doping.
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No no. In qualche redazione di giornale a dire: riflettete. Poi pace e bene a tutti, anche a chi non vuol vedere.
Ricordo che solo per pubblicare notizie come queste su Di Gregorio, più di una volta sono stato tacciato di "voler infangare i pro", magari solo perché "invidioso di non esserlo" (…).
E proprio un pro una volta ha detto che dare notizie come queste è "sputare nel piatto in cui mangiamo".
Tanto per dire la diversa "percezione" che si può avere delle cose…
Hai fatto una gran confusione, mischiando doping con alimenti che aiutano la digestione, con medicinali che aiutano la guarigione. O il vino che al massimo ti sbronza e ti fa dormire, ma non ti fa andare più forte.
Doping è quella pratica che altera le proprie prestazioni, migliorandole quando con le proprie capacità fisiche non si riesce a farlo. Il fatto che ai tempi di Coppi e Bartali prendessero le anfetamine non significa che fosse una cosa corretta. Per fortuna è arrivata la scienza a rimettere le cose a posto e la definizione di doping è diventata più precisa.
Il doping è pregiudizio? Il doping è truffa, il doping è barare. Il doping è arrivare prima del tuo avversario pur non avendone le stesse qualità. Oppure, avere le stesse, ma facendo sì che il tuo avversario non possa vincere.
Il doping è proprio l'anti-etica dello sport.
Sembra di leggere Ferrari quando diceva: «Quello che non si trova non è doping.»
Io rispondo invece, a te e Ferrari: «Se hai rubato, anche se non ti hanno preso resti sempre un ladro.»
una maniera per uscire dal circolo è sanzionare pecuniariamente l'atleta e la squadra in proporzione. non dare squalifiche tipo i due anni o quattro per roba pesante. levare il meccanismo sanzionatorio di sospensione dell'attività.
ossia: positivo per epo. ok ti squalifichiamo dal tour. paghi e puoi correre la corsa successiva. i proventi levati a te e alla squadra vanno all'antidoping. si leverebbe l'aura del grande truffatore che nonostante le grandi pene inflitte (4 anni) rischia lo stesso.
levare l'aura di oscenità sul doping e parlarne come un problema e non il problema.
chiaramente l'altra faccia della medaglia sarebbe un sistema in cui i dati dell'atleta siano pubblici. niente 4 anni (neanche 4 giorni se paghi) ma metti i parametri.
Quindi Froome beccato correrebbe sempre, mentre un gregario starebbe fermo al palo?
Agli utopisti quello che li frega è il passaggio dal mondo delle idee al mondo reale (e del denaro)
Quando diventerò pro' mi porrò il problema, finché rimango amatore continuerò con pane e acqua.
Trovo più scandaloso un amatore che si dopa, e di casi ne abbiamo a volontà.
In quel caso l'etica personale dovrebbe aiutare di più.
non cambia niente, guarda a casa tua, quando e' pulita casa tua puoi muovere accuse alla sporcizia della casa degli altri, se con le tue regole non hai ancora reso il tuo sport pulito vuol dire che anche quelle tue regole fanno acqua,
Beh e' quello che succede ora…
A mio avviso esistono dei meccanismi sanzionatori alternativi a quelli attuali. Non dico migliori ma si puo' provare.
So bene che il doping è una truffa. E' un gioco sporco. Infatti è giusto che si fissino delle regole per vietare l'uso di sostanze che fanno magari andare più forte, ma poi ti distruggono il fegato. Ed è giusto che chi viene beccato venga sanzionato. Il pregiudizio di cui scrivevo sta nella pretesa di distinguere in modo manicheo il bianco dal nero, il drogato da quello pulito. La realtà molto raramente è bianca o nera, di solito si presenta in varie tonalità di grigio. L'esempio che facevo di Coca cola, tachipirina eccetera, voleva mostrare che l'uso di sostanze non naturali (che a volte si chiamano doping) è qualcosa di inseparabile dalla natura umana. Il doping nello sport c'è sempre stato e sempre ci sarà, non facciamoci illusioni. Almeno finchè una vittoria darà più soddisfazioni di una sconfitta, l'uomo cercherà sempre tutti gli aiuti possibili per arrivare primo. Ed è anche bello che metta a dura prova la sua intelligenza e il suo coraggio per raggiungere i suoi obiettivi. Che si sforzi di andare oltre le colonne d'Ercole di ciò che è già conosciuto, alla ricerca di qualcosa di più. Il moralista è quello che nasconde i suoi talenti sottoterra. Io preferisco chi osa, chi rischia, chi investe, chi cerca.
D'altra parte, una volta accertato che certe sostanze sono nocive, è giusto che vengano vietate e chi le usa venga sanzionato.
Non capisci…. con gli attuali controlli il calcio risulta pulito anche se non lo è, a controlli invertiti il ciclismo sarebbe lo sport più pulito del mondo e il calcio il più sporco, gli interessi economici sono preminenti si scopre quello che si vuole scoprire.
A controlli invertiti, visto che nel calcio la disponibilità economica è infinitamente maggiore, troverebbero semplicemente il modo per superare meglio (in un modo o nell'altro) i controlli e tutto andrebbe ad incrementare il vantaggio che società economicamente ai vertici avrebbero su quelle minori.
Continuerebbero a fare quello che già fanno, semplicemente facendolo meglio (chi se lo può permettere)
Quindi secondo te ogni evento sportivo a cui assistiamo è un evento falsato?;nonzo%
No credo che che in ogni sport quasi tutti mangino pane e salame e che ogni tanto ( ma proprio raramente) qualcuno senza scrupoli provi a barare… [emoji6]
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Allora avevo capito male io. Leggendo un po' di post, oltre al tuo, mi ero fatto l'idea che l'uso di sostanze dopanti fosse la regola, ancora di più se sei in un team o squadra potente/ricca, il che può anche essere vero ma è tutto da dimostrare.
La mia risposta era ironica.
È quello che penso, quanto al dimostrarlo non spetta a me
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Nel doping è bianco o nero. Non ci sono scappatoie. O una sostanza è proibita o non lo è. Se è proibita è doping, se non lo è un'altra cosa: integrazione o coadiuvante e non vale nemmeno la pena discuterne.
il calcio, il calcio, il calcio, pur essendoci il doping anche nel calcio sono convinto che essendo la tecnica preminente sulla forza e' molto inferiore a quello che si vuole credere qui, se non sai trattare un pallone coi piedi non giochi, anche se sei fortissimo sulla corsa o se hai prestanza fisica,
la tecnica il doping non te la da,
Infatti Bolt ha fatto un provino( presumo a scopo pubblicitario) con il Borussia Dortmund, ma non mi risulta sia stato ingaggiato 😉
ti stupiresti di vedere cosa circola negli spogliatoi di una squadretta di prima categoria…
è però vero quanto affermi, ma considera che chi non da del tu al pallone nemmeno gioca nei campetti delle chiese…
la tecnica individuale si allena come tutto il resto. certo, ogni tanto esce qualcuno con qualità straordinarie, ma ti assicuro che si migliora (e tanto) anche sotto questo aspetto…
considera il numero di bambini e ragazzi che praticano il calcio: quelli che arrivano a giocare anche a bassi livelli, sono soggetti altamente selezionati.
e poco importa che ci siano fenomeni poco trasparenti (mi riferisco alla diffusa usanza di dover pagare per giocare).
è inutile girarci attorno: il calcio (quello vero, non il torneo aziendale o la partitella tra scapoli e ammogliati) è per certi versi peggio del ciclismo sotto l'aspetto del doping.
Diego maradona il piu tecnico di tutti (almeno tutti quelli che ho visto io) giocava efredinato e chissa' cos' altro. Ed era il calcio talmente forte da mettersi sotto il tacco pure il doping
In ogni cado e' vero che negli sport di resistenza la tecnica conta un…in minoranza. Detto questo gli altri sport hanno risolto il problema semplicemente ignorandolo.
Il ciclismo potrebbe tentare dibrisolvere le cose con in po' di intelligenza. Salvando i suoi campioni e facendogli pagare il doping. Del resto il sistema e' comunque opaco. Non sappiamo se l'arbitro del ciclismo prenda la stecca in contanti da qualcuno per far passare i test. Ossia bene o male nel calcio si paga(va?) L arbitro…qui e' impossibile che nessuna ci abbia provato con l antidoping. Ma magari non ci ha provato nessuno…
la tecnica individuale la puoi allenare quanto vuoi, ma se non vedi " il campo" resterai uno scarpone, e' un gioco di squadra, sono troppi gli aspetti che influiscono su una prestazione, puoi essere dopato quanto vuoi ma se l'altra squadra non ti fa toccare palla giri a vuoto,
che il calcio ad alti livelli sia peggio del ciclismo lo devi dimostrare, altrimenti sono parole al vento,
difatti l'hanno squalificato ad un mondiale
Valencia di cuper. L om di goethals e' un ccaso doping in coppa campioni. L impressione e' che sia un territorio inesplorato.
le mie sono sicuramente parole al vento visto che non ho alcun modo di dimostrarle.
sicuramente tu avrai modo di dimostrare che il calcio è ben diverso dal ciclismo.
io semplicemente mi limito a constatare che se il contesto sociale in cui vengono "scelti" gli atleti e i dirigenti è lo stesso, sarà lo stesso anche il resto…
pensare che quindi non si sfrutti un vantaggio (il doping) per sopravanzare gli altri, in egual modo di altri sport, mi sa o di ingenuo o di malafede…
questo per quel che attiene la logica…
non entro nel merito delle esperienze personali…
mi limito a dire che se per una partita "corrotta" di bassissimo livello si spendono migliaia di euro, trovo più semplice per una società "preparare" a dovere i propri giocatori… magari indirizzandoli nella "giusta" direzione già da ragazzi…
nulla di più né di meno di quanto accada in altri sport…
ma ripeto, le mie sono solo parole al vento, ma non è detto che non siano vere…
avanti, esploralo, poi dicci cosa hai trovato, ripeto il doping esiste in tutti i campi dove c'e' competizione, negli sport di squadra in particolare dove la tecnica e la tattica sono predominanti sulla forza fisica il doping secondo me e' meno rilevante che in uno sport individuale dove la forza e' la parte predominante,
tu dopati bene e poi vai a fare un provino per i pulcini di qualche squadretta di periferia, non tocchi palla, poi se tu sai che dopano tutti fai un bell'esposto alla magistratura e vediamo, comunque tu non leggi cosa scrivo, leggiti il post di risposta a gasht, magari ne capirai di piu' del mio pensiero,
Certo infatti i culturisti sono puliti hahaha
….a no scusa quelli non fanno uno sport
tu (e correggimi se sbaglio) sostieni che, visto e considerato che ai fini del risultato, il doping è meno importante che in altri sport come il ciclismo, si ricorre meno all'uso di sostanze dopanti.
invece io affermo che non cambia assolutamente nulla, anzi… questo perché come a determinati livelli si guarda anche il cuscinetto della rotellina del cambio posteriore, cosi in altri sport si valutano tutti quei particolari che determinano una prestazione.
poi personalmente farei fatica a farmi notare tra i bimbi dei primi calci… figurati tra i pulcini…
Ci sono altre discussioni per parlare del doping nel calcio.
Alhoa
Certo che danneggia un altro artigiano. Se non paghi le imposte hai più soldi per l'acquisto di macchinari, di merci, per assumere e pagare dipendenti ecc.ecc. E' concorrenza sleale anche questa.
Riguardo a chi dice che l'uomo si è sempre aiutato in ogni cosa che faceva. Se l'aiuto non coinvolge altri nè danneggia se stesso (coinvolgendo a quel punto altri vista la sanità più o meno pubblica quasi ovunque) che ci sia. Nello sport coinvolge anche altri, concorrenti e scommettitori, sponsor inclusi che sono di fatto scommettitori che associano il proprio prodotto a un atleta che scommettono vincente, quindi si deve cercare di porgli un freno. Come? Non lo so. La squalifica a vita colpisce solo l'anello debole della catena, colpire tutta la catena non è facile e forse nemmeno possibile, troppi interessi ci sono in ballo a tutti i livelli.
la mistica dell'artigiano che paga tutto contro il cattivonesempre artigiano evasore che non paga. bah. di solito ti fanno fattura se serve o se è roba più grossa per avere fatturato per i fidi in banca. fine della mistica buonista. oppure in alcune zone d'italia sono più fortunati (molto fortunati o molto a sbafo) e ti fanno sempre la fattura perché gli torna indietro dalla regione sotto forma di incentivo o qualche altra genialata
inizi a lavorare e sai dopo 4 frazioni di secondo che funziona così.
la stessa cosa nel ciclismo.
tenti di mettere dei paletti evitando di uccidere il bambino assieme al gettare l'acqua sporca. questo si può fare col caveat di rimanere realisti.
inutile che l'atleta sia quello che tira la carretta e lo sponsor o il tecnico non paghi mai una cippa.
nel ciclismo stanno tutti dicendo che è cambiata.
ok ma le seconde file cadono nella trappola del doping (doping non tue evasi o farlocchi) mentre chi vince…boh.
io guardo la vuelta e vedo un corridore risorgere e vincere la sua ultima tappa. vince trionfa e addio. buono. ma assurdo. e questo è successo nel 2017.
poi c'è gente che vince facendo azioni a 50 km dall'arrivo. ma puoi parlare male di cancellara 2010 o di andy 2009 ma quelli attuali sono fenomeni perché non si radono e scherzano. e punto.
bah.
Con tutto il rispetto… dopo quello che abbiamo visto sull'antidoping in Russia… dopo quello che è riuscito a fare Lance Armstrong .. centinaia di controlli antidoping e ne ha fallito solo uno… ancora vogliamo credere che questi sono gli unici cattivi? Vogliamo ancora credere alle pecore nere? O vogliamo renderci conto che è tutto un gran carrozzone dove tutti si parano il sedere a vicenda? Personalmente non credo esista sport professionistico dove non venga usata alcuna sostanza dopante.
Tu stai dicendo che se una sostanza non è nociva,ma ti fa andare più forte,è lecita…confondi medicine per curarsi, con farmaci che alterano le prestazioni sportive.
Guarda che non è così…
E poi qualsiasi sostanza che manda il fisico umano oltre il suo limite naturale è nociva…Ci sono molte morti più o meno sospette di giovani sportivi.
E' chiaro che se mandi fuorigiri il motore di una MotoGp,una volta fuso, la casa costruttrice te ne fornisce un'altro.
Se mandi troppo fuorigiri il motore di un essere umano,la seconda chance non c'è.
L.A. non è l'unico cattivo , ma l'unico aiutato proprio dall'antidoping. Ha sbagliato solo a volere tornare e a non mantenere un profilo basso.
in realtà non sappiamo quanti sono stati aiutati dall'antidoping.
nel 2007 pur negativo rasmussen fu fatto fuori per la semplice ragione che nel 2007 il tour non poteva permettersi un vincitore chiacchierato per i whereabouts. tutto lì. poi ad ottobre lo trovarno positivo per dynepo. ma ad ottobre, quindi tre mesi dopo il tour non AL tour. anche dekker e boogerd erano al dynepo ma non vennero rilevati dai radar. probabilmente per rasmussen fu usata una lente di ingrandimento ben potente.
O semplicemente (senza scomodare le onnipresenti terapie del complotto) , ha sbagliato i tempi di assunzione.
no ad ottobre lo trovarono positivo sui test del tour di luglio. tre mesi dopo.
Non cambia quanto scritto sopra ti trovano solo se sbagli qualcosa, cioè assumi e non smaltisci a sufficienza per tornare sotto la soglia di rilevabilità della sostanza, che il test venga compiuto 3 mesi o 10 anni dopo non cambia nulla, i migliori e più ricchi team, avendo accesso ai migliori luminari la sfangano quasi sempre.
Sei proprio sicuro che sia l’unico ad essere stato aiutato…?
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Hai ragione. Ma io se dico L.A. ha fatto questo è perché ci sono i fatti , e non si possono dare patenti di ladro senza le giuste prove.
Se consideri uno fortemente anemico oppure con forte allergia o asmatico, le sostanze che lo durano ne alterano le prestazioni sicuramente, ma non è considerato doping.
Di Gregorio è stato trovato positivo ad una sostanza che magari su altri soggetti ha un effetto benefico, non fa assolutamente male.
Quindi il doping è difficile da definire.
non hai capito il senso del mio scritto.
rasmussen fu buttato fuori senza essere trovato positivo e senza una regola che lo potesse cacciare dal tour ma solo per le polemiche sul whereabouts. non volevano un vincitore con polemiche.
dopo tre mesi venne rilevata la presenza di epo.
i tempi di assunzione non c'entrano nulla. la questione e che se avessero fatto gli stessi esami più approfonditi anche gli altri rabobank sarebbero stati da buttare fuori (in realtà non finirono la corsa…) ex post.
la mia domanda è la seguente: quanti di quei corridori di vari team è riuscita a passare sotto i radar e quanti di quei corridori sono stati beccati con la dinepo ma lasciati correre? per moltissimi non lo sapremo mai anche perché la storia interessa a pochi.
per gli attuali lo sapremo almeno fra 10 anni. mmi pare abbastanza chiaro che la storiella delle salite finali con meno vam non regge, o almeno non ha quella consistenza granitica che viene data da alcuni. nel 1994 (anno con molti record) i tempi di scalata erano maggiori ma andate a vedere le medie delle prime salite chessò al giro e vedrete che vengono affrontate molto più piano di oggi.
oggi le salite vengono affrontate con ritmi altissimi tanto che pochi reggono il ritmo sky ed è chiaro che sulla finale hanno meno forza.
la tappa del 1994 del mortirolo all'inizio del mortirolo aveva una media di 23 km h.
Rasmussen venne squalificato in base alla regola della reperibilità: aveva dichiarato di essere in Messico quando Cassani (senza saperlo) disse in tv di averlo visto allenarsi sulle Dolomiti.
è quello che ho scritto. sfortunatamente non poteva essere squalificato.
il direttore tecnico della rabobank ha dovuto squalificarlo su espressa richiesta dell'aso che non voleva un corridore chiacchierato ma NON c'erano gli estremi per la squalifica dal tour 2007.
nel senso che aveva sì mentito sul whereabout ma non potevano escluderlo dal tour.
anche perché era evidentemente la parola di cassani contro la sua e in secondo luogo bisognava accumulare tre buchi per la squalifica.
tutto questo non me lo invento io: lo ha scritto dekker nel suo libro e nessuno si è sognato di smentire nulla.
tanto che la successiva positività (anche, anche, anche….e ripeto anche visto che era positivo al dynepo) del danese è servita al tour per evenutali cause di rasmussen perché il tour non aveva possibilità di squalifica su due piedi (quindi il 24 luglio)del danese. a meno che cassani non fosse la bibbia…esempio non è che se cassani dice che ho fatto fuori mia moglie poi mi arrestano immediatamente perché l'ha detto cassani…
ripeto, tornando in topic: quanto stavano dietro a di gregorio? quanto la continua squalifica di corridori di seconda fascia ha senso? quanti corridori passano attraverso le maglie del doping anche se positivi?
l'interrogativo rimane.
senza polemica, eh, ma solo per ricostruire i fatti…
la regola dei tre 'buchi', per quanto ne so, vale per i controlli saltati (ti cerco dove dici di essere e non ti trovo), ma in questo caso si tratta di una dichiarazione mendace, cioè dici di essere in un posto ed invece sei in un'altra parte del mondo; cosa ben più grave.
sul fatto che Cassani non sia la Bibbia sono d'accordo, solo che il giorno che vide Rasmussen non era da solo, ma con diverse altre persone, e quindi c'erano più testimoni (tra cui un mio amico)…
un buco è un buco. che tu sia in messico o da tua mamma e dici di essere a 3 km da tua zia e gli ispettori non ti trovano è dichiarazione mendace uguale a che tu dica che sei su urano quando sei su giove. dichiarazione falsa rimane. non esiste una dichiarazione più falsa di un'altra come non esistono donne poco incinte.
seconda cosa: non è che uno in tv dice che ti ha visto là e ti squalificano.
devi istruire un'inchiesta formale e valgiare le dichiarazioni dei 1000 testimoni contro rasmussen che hai in mano, eppoi gli dai 3 anni. sennò diventa il circo barnum. ammesso non lo sia già.
loro potrebbero aver avuto in mano la confessione di rasmussen ma anche in questo caso non avevano un tubo a regolamento per squalificarlo, solo la indegnità del danese in quanto mentitore di whereabout.
the scapegoat e il libro di dekker.
è come se froome venisse condannato per doping alla vuelta per uso fuori dai limiti dello spray, vincesse il giro e alla passarella finale vegni dicesse: bon stamane non parti in quanto indegno di essere al giro perché hai assunto doping.