Roglic vince un Dauphiné dominato dalla Jumbo-Visma

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Il primo verdetto in preparazione del Tour de France arriva dal Critérium du Dauphiné, vinto da Primoz Roglic e dominato nel complesso dalla sua squadra, la Jumbo-Visma, la quale oltre alla classifica generale si porta a casa anche tre tappe sule otto totali: due volte con Wout Van Aert ed oggi con Jonas Vingegaard (e 3 secondi posti, due sempre Van Aert e Roglic oggi).

A 32 anni Primoz Roglic diventa il secondo corridore sloveno a vincere il Dauphiné, dodici anni dopo Janez Brajkovic.

Oggi, al termine di un percorso di 138,8 km che ha attraversato due passi di prima categoria, Plainpalais e Colombière, e si è concluso sul Plateau de Solaison, una dura salita di 11,3 km (al 9,2% ) Roglic è sembrato un po’ meno brillante negli ultimi chilometri, ed ha lasciato la vittoria a Jonas Vingegaard, sembrato più brillante in salita nel complesso.

Il danese è arrivato secondo in classifica generale, a 40 secondi dal suo leader. I due corridori della Jumbo hanno tagliato il traguardo mano nella mano, a sottolineare ulteriormente l’immagine di una squadra forte e unita, realmente intoccabile oggi dalla concorrenza. Molto importante anche Steven Kruijswijk nei primi chilometri dell’ultima salita, così come Wout van Aert, vincitore della maglia verde.

Jumbo-Visma in grande spolvero quindi  in vista del Tour, forse persino troppo, infatti queste prove di forza, come anche alla Paris-Nice di quest’anno, non si sono poi concretizzate negli obiettivi più importanti.

Ora la risposta deve arrivare dal Tour de Suisse, dove è presente in forza la Ineos che parteciperà al Tour, oltre a varie star, ed al giro di Slovenia in cui è atteso il fenomeno Pogačar.

Commenti

  1. bastianella31:


    Secondo, dato che all´epoca guardavo ancora le gare e non solo le "Lucialte", se non ricordo male Brajkovic vinse duellando contro Contador ma poi, che fine ha fatto?
    Janez corre ancora, ma dopo il suo periodo d'oro ha avuto grossi problemi di bulimia/anoressia e depressione (uno dei tanti articoli), con in mezzo una squalifica per doping.
    Ottimo talento, ma personalità tutt'altro che equilibrata purtroppo.
  2. jan80:

    Certamente ma con una crono di 30km e 2 belle tappe in salita dare 1 minuto e 41 ad O'Connor non e' che sia poi questo gran risultato.......in questo non e' stata devastante,per il resto ha dominato,ma non so fino a quando margine,perche' ho paura che almeno Roglic ne aveva poco di più,infatti se ci fosse stato Pogacar non sarebbe bastato.
    Il Roglic 2020 al Delfinato era altra cosa di quello 2022,adesso bisogna capire se e' perche' serve arrivare piu' freschi a luglio oppure inizia a perdere qualche colpo.....vediamo
    Non correva dal 9 aprile con un infortunio in mezzo che lo ha tenuto fermo un bel po'... mi pare una spiegazione abbastanza plausibile.
  3. samuelgol:

    Su 8 tappe 3 vittorie, 1 e 2 della generale, 3 secondi posti di tappa. maglia di leader in 7 tappe su 8 non è un dominio devastante? O connor, che non è un fenomeno, a 1.41, non a pochi secondi. Cosa dovevano fare di più? Dare mezzora a tutti?
    Che poi al Tour sarà necessario di più è fuori di discussione, ma questa era una gara di preparazione e la hanno dominata.
    La Jumbo è devastante. In modo impressionante.
    Non sono sicuro che lo sia altrettanto la sua prima punta.
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