Svelati i percorsi delle gare olimpiche di Paris 2024

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Finalmente si conoscono i percorsi delle gare ciclistiche che si terranno ai giochi olimpici di Paris 2024, e sono dei percorsi davvero interessanti per vari motivi.

Innanzitutto lo scenario in cui si terranno, ovvero proprio il centro di Parigi, con partenza davanti la Tour Eiffel, in place du Trocadéro, per poi uscire dalla capitale, fare un’escursione nella parte ovst fuori dai confini urbani, passando per la vallée de la Chevreuse, la zona più battuta dai ciclisti parigini, per poi rientrare in centro e terminare nel luogo di partenza.

Il percorso non sarà, forzatamente, esigente in termini di dislivello, ma sarà il più lungo della storia delle olimpiadi: ben 273km la prova maschile (2800mt di dislviello) e 156km quella femminile (1700mt).

Il circuito urbano finale (19km da ripetere 2 volte) sarà lo stesso per le due gare e servirà da cartolina per la Ville Lumière, passando per alcuni luoghi iconici della capitale, come la salite a Montmartre passando tra i mulini a vento della rue Lépic (fondo in pavé) sino alla basilica di Sacré-Coeur, per poi tuffarsi in discesa sino alle rive della Senna vista Tour Eiffel.

La geografia dei luoghi non permette salite lunghe o troppo dure, ma quelle presenti renderanno il percorso abbastanza adatto a chi vorrà tentare la fortuna con delle fughe. Questa la lista delle salite che si incontreranno nella gara maschile:

Côte des Gardes (1,9 km al 6 % punte all’11%)  ai -259 km dall’arrivo
Côte de Saint-Germain-en-Laye (1 km al 5,5 %) -237 km
Côte des Mesnuls (1,1 km al 6,1 %) -188 km
Côte de Port-Royal (1 km al 5,5 %) – 133 km
Côte de Senlisse (1,3 km al 5,3 %) – 107 km
Côte d’Herbouvilliers (800 m al 5,7 %) – 102 km
Côte de Saint-Rémy-lès-Chevreuse (1,3 km al 6,3 %) – 93 km
Côte de Châteaufort (900 m al 5,7 %) – 89 km
Côte de Bièvres (1,2 km al 6,5 %) – 76 km
Côte du Pavé des Gardes (1,3 al 6,5 %) – 68 km
Côte de la butte Montmartre (1 km al 6,5 %) – ai -46 km, poi ai -28 km e -9,5 km

Ed in quella femminile:

Côte des Gardes (1,9 km al 6 %) – ai -144 km dall’arrivo
Côte de Port-Royal (1 km al 5,5 %) -120 km
Côte de Cernay-la-Ville (1,1 km al 3,9 %) -97 km
Côte de Saint-Rémy-lès-Chevreuse (1,3 km al 6,3 %) -86 km
Côte de Châteaufort (900 m al 5,7 %) -82 km
Côte du Pavé des Gardes (1,3 al 6,5 %) -68 km
Côte de la butte Montmartre (1 km al 6,5 %) -46 km, poi ai -28 km e -9,5 km

Identico il percorso per le prove a cronometro maschili e femminili: totalmente piatto per 32,4 km, con un giro che porterà i corridori verso est, la parte opposta della città rispetto il percorso su strada.

Largo agli specialisti della disciplina quindi, senza grosse sorprese. La corsa su trada invece dovrebbe essere adatta a sprinter e specialisti delle classiche, in una sorta di Milano-Sanremo olimpica. La differenza dovrebbero farla le squadre più organizzate e numerose, capaci di tenere in testa e lontano dai pericoli i propri capitani nel finale tortuoso e con strade strette del circuito cittadino.

L’atmosfera però dovrebbe rendere le corse memorabili.

 

 

Commenti

  1. Ser pecora:

    Sicuramente è uno dei favoriti, ma il percorso secondo me non presenta occasioni particolari per lui. Le salite sono troppo brevi e troppo poco dure. Anche gli sprinter le possono superare di slancio. In un'azione solitaria mi vedo bene un Remco.
    Con 4 corridori a nazione rischia di essere una gara molto pazza, non so quanto i velocisti riusciranno a gestire la corsa, quindi rischio fughe e corsa durissima da parte dei soliti vdp wva e Remco a menare quando mancano ancora tanti km
  2. Ser pecora:

    Sicuramente è uno dei favoriti, ma il percorso secondo me non presenta occasioni particolari per lui. Le salite sono troppo brevi e troppo poco dure. Anche gli sprinter le possono superare di slancio. In un'azione solitaria mi vedo bene un Remco.
    beh sì arrivare da solo per lui è difficile, anche se non impossibile, e se arriva insieme ad altri non penso che conoscendolo gli regaleranno una volata corta. Non ho visto il percorso della mtb e non saprei dire se quello è più adatto a lui, ci sta che però cominci ad essere un po' indeciso..
  3. È qualche anno che non ci pedalo, ma le salite di Parigi e dintorni sostanzialmente non sono salite. Staccare un Pedersen a Montmartre la vedo dura
    Se fosse regolamento WT. Con quattro atleti per squadra e senza radioline (così anche nel 2024?), comunque tutto diventa imprevedibile, e certo la cosa non favorisce le ruote veloci.

    Oltre all'altimetria darei un'occhiata anche alla posizione delle strade con pavé. Il pavé parigino è urbano, non è sconnesso. Ma ha una scorrevolezza che io mi piantavo in discesa. Su un allungo potrebbe fare la differenza.

    Spero di potermela vedere solo per nostalgia,. ormai se vado a Parigi al massimo affitto il velib.
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