TdF 2021: MvdP vince la 2^tappa ed è in giallo

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Seconda tappa che ha regalato grande spettacolo ed un bel momento di umanità, con la vittoria di prepotenza di Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix) che con il chiaro obiettivo di onorare il nonno Raymond Poulidor, deceduto a fine 2019, vestendo la maglia gialla, ha portato un primo attacco nel primo passaggio sul Mur de Bretagne per guadagnarsi l’abbuono e poi la stoccata finale prendendo la ruota di Sonny Colbrelli ai -900mt dal traguardo e facendo il vuoto, arrivando con 6″ di vantaggio sui primi inseguitori, gli sloveni Pogačar e Roglic.

Bel momento nell’intervista dopo l’arrivo, con MvdP con gli occhi prima lucidi e che infine si è sciolto in un intenso pianto pensando al nonno. Nonno Poulidor che già ieri era stato onorato con una maglia dedicata, nei colori della squadra Mercier con cui Poulidor ha corso tutta la carriera. Carriera nella quale tuttavia non ha mai vestito la maglia gialla, nonostante 7 vittorie di tappa al Tour, quattro terzi posti e tre secondi sul podio finale. Mathieu ha dichiarato che “immagino ne sarebbe fiero, ma non è qui“. Un momento da ricordare di questo e molti Tour de France.

Per la classifica generale va notato che, a parte gli sloveni in grande spolvero, hanno dato buoni segnali Wilco Keldermann della Bora e Jack Haig della Bahran-Victorious. Ma anche Alexey Lutsenko (Astana) e Nairo Quintana (Arkéa-Samsic). Meno buoni i segnali della Ineos, che seppur compatta e davanti il gruppo per buona parte della tappa ha piazzato come miglior uomo Richard Carapaz nel gruppo a +8″, ma Geraint Thomas in quello successivo a +23″. Ora in classifica generale Carapaz è il migliore della Ineos a +31″ davanti Thomas a +41″.

Commenti

  1. Ser pecora:

    Beh, insomma...dopo aver vinto 4 gare su 4 nel 2020 prima dello schianto è rientrato al Giro e poi ha vinto il giro del Belgio e fatto 2° e 3° ai campionati nazionali strada e crono. Per essere all'altezza delle aspettative del grande pubblico doveva solo che vincere pure il Giro...




    Il padre di Van Aert non mi pare abbia mai corso (quantomeno ad alto livello). Van der Poel padre però nel '94 era compagno di squadra del padre di Evenepoel e del cugino del padre di Van Aert.


    Avevo visto questa foto pensavo che fosse il padre di Van Aert invece era lo zio, chiedo venia
  2. cezar23:

    Forse con un paio di anni alla Ineos anche MVDP potrebbe puntare, rinunciando a qualche trofeo cx o mtb, alla vittoria in un GT. Wiggins veniva dalla pista e lo fecero andar forte anche in salita, senza contare al supporto di uno squadrone che al momento non ha nessun'altra squadra
    Ribadisco che Wiggins è approdato al team sky nel 2010, nel 2009 era già arrivato 4° al TdF (3° con la cancellazione di L.A.) con la maglia della Garmin.
  3. Ser pecora:

    Più che altro Remco è stato chiamato (da alcuni) "nuovo Merckx" perché belga. MvdP non lo è....
    E Remco ha vinto corse a tappe e classiche dimostrando di poter vincere queste e quelle, come Merckx.
    MvdP ha vinto un Tour of Yorkshire, ma un GT è letteralmente impossibile. Per Remco impossibile non lo è. Poi si vedrà se ne vincerà mai uno o meno, ma sulla carta potrebbe.
    Scelgo Van der poel tutta la vita rispetto ad evanepoel... Se vdp si mette a fare il ciclista su strada serio (lasciando ciclocross, dove è campione del mondo' e lasciando la mtb, dove anche li vince quasi sempre) avoglia se può provare a vincere un GT
    Ma sinceramente mi piace più così, che attacca e non molla mai.
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