[Test] Bianchi Oltre

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Bianchi. Basta questo per identificare la Fabbrica Italiana Velocipedi Edoardo Bianchi. Biciclette con le quali sono stati scritti interi capitoli della storia del ciclismo, grazie a eroi immortali quali Girardengo, Coppi, Gimondi (che gode tutt’ora di ottima salute), Pantani.

Abbiamo avuto l’onore e il piacere di testare la creatura più prestigiosa e tecnicamente evoluta della Casa di Treviglio, il modello Oltre, destriero in forza al Team Androni Giocattoli per l’attuale stagione.
Il telaio è in carbonio serie UMS40 ad alto modulo, nella cui matrice sono inserite delle nano polveri. Ecco spiegata la sigla Carbon Nano Tube che compare sul telaio. Stando ai tecnici del Reparto corse Bianchi, questa innovativa tecnologia incrementa la resistenza alla rottura del 49% rispetto a un composito standard, e del 20% rispetto alla tecnologia impiegata per produrre il telaio Bianchi 928. I fogli unidirezionali di carbonio “Nano Tube” sono laminati sul telaio disponendo le fibre in modo da sopportare al meglio agli stress meccanici. Nelle parti interne delle tubazioni, Bianchi esegue un innesto di fibre incrociate, tali da contrastare maggiormente i carichi. L’intreccio che ne risulta risponde al nome di “X-Tex”, ed è utilizzato nelle zone dello sterzo e della scatola del movimento centrale, notoriamente le più sollecitate. Dopo la laminazione nel suo stampo, il carbonio viene compattato mediante procedimento denominato “Wrinkless Molding Process”, che elimina le impurità in eccesso presenti nella parte interna delle tubazioni.
In virtù di tali procedure tecnologiche, un telaio Oltre misura 53, finito e verniciato, arriva a pesare solo 930 grammi.
Il look è accattivante, le sezioni variabili enfatizzano profili ora curvi, ora dritti, con spigoli armonicamente smussati. Non si tratta esclusivamente di un telaio frutto di un puro esercizio estetico, perché nella Oltre si trovano importanti contenuti strutturali e aerodinamici.

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Il triangolo anteriore ha nel tubo obliquo l’elemento più nerboruto. La forma esagono-romboidale si raccorda in basso alla massiccia scatola BB30 del movimento centrale, in alto al tubo sterzo conico, diametro 1.5” alla base e 1.1/8” alla sommità. Il trave orizzontale è elegantemente inarcato, con sezioni più generose in prossimità dello sterzo. Il tubo piantone verticale è sagomato aerodinamicamente sulla ruota posteriore, e ospita un reggisella dalla forma esclusiva, assimilabile quasi a una goccia, o a una struttura aeromodellistica.

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La forcella a steli diritti full carbon “Hors Category” pesa 350 grammi. Ha cannotto conico a diametro differenziato. La testa ha design aerodinamico per ottimizzare il flusso d’aria tra foderi e tubo obliquo, dove generalmente si creano molte turbolenze.
I foderi posteriori obliqui sono molto sottili, misurano appena 10×16 mm, e s’innestano al tubo sella tramite incollaggio strutturale. Bianchi li classifica con l’acronimo di “UTSS” (Ultra Thin Seat Stay), ritenendoli funzionali esclusivamente alla distribuzione dei carichi. I foderi orizzontali, chiamati invece a trasmettere potenza alla ruota, hanno generosa sezione ondeggiante. Il raccordo con i forcellini avviene mediante innesto e fissaggio a vite.
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Allestimento
La bici in prova era equipaggiata con gruppo trasmissione Shimano Dura Ace 7900 dieci velocità (pacco pignoni 12-25), guarnitura Fsa K-Force Light BB30 Carbon 53-39, ruote Fulcrum Racing Speed XLR in carbonio ad alto profilo 50 mm, tubolari Vittoria Corsa Evo CX, sella Fi’zi:k Antares braieded, piega e attacco manubrio FSA, pedali Time I-Clic carbon (per tutti i dettagli si rimanda alla scheda tecnica a fondo pagina).
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Questa componentistica di serie si colloca indubbiamente ai vertici prestazionali, andando a soddisfare le sofisticate esigenze dei corridori professionisti. L’acquirente può scegliere liberamente la scalatura del pacco pignoni e l’adozione di una guarnitura compact 50-34 al posto della standard 53-39. Nel listino Oltre figura anche una versione equipaggiata con ruote Fulcrum Racing 1, consentendo di risparmiare 1.600 euro rispetto alle Racing Speed XLR. Prevista anche la commercializzazione del framekit Oltre composto da telaio, forcella, serie sterzo, expander e reggisella, permettendo così all’utente di allestire in seguito la bici completa in base ai propri desideri.

Sintesi dei test
Altezza e peso del tester: 180 cm, 70 kg (senza abbigliamento)
Bici in prova: misura 57 (tutti i dettagli nella scheda tecnica a fondo pagina)
Pressione tubolari adottata: da 5.8 a 6.0 bar (sia anteriore che posteriore) in base alle condizioni meteo.
Uscite effettuate: 5
Tempo totale di percorrenza: 29h.30min.
Distanza percorsa: 798 km
Dislivello in salita: 6.500 m.
Percorsi effettuati: misti, con ogni tipo di fondo stradale, dall’asciutto al bagnato, tra le zone del Triangolo Lariano, della Valle Imagna e del Canton Ticino.

La prova
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La presa di contatto iniziale con una bicicletta, al di là dell’estetica, riguarda sempre il peso. Soppesare una bici è un’abitudine di tutti gli appassionati. Essendo realizzata per l’utenza professionistica, questa Oltre non può non essere leggera, almeno tanto da rientrare nei parametri del peso di 6.8 kg (inclusi pedali e borraccia piena) stabilito dalla regole UCI.
Le prime pedalate forniscono una risposta nitida. Le successive la confermano: la Oltre è straordinariamente maneggevole. I cambi di direzione avvengono con una rapidità impressionante, senza sforzo. Si guida quasi con il pensiero, in virtù di un avantreno leggero che però non compromette la direzionalità e la stabilità del mezzo. Questo almeno fino ai 60-65 km/h, velocità oltre la quale occorrono piccole, inevitabili correzioni di traiettoria, inficiata soprattutto dalle ruote ad alto profilo che sussultano a ogni alito di vento.
La reattività del telaio allo scatto e al cambio di ritmo è decisamente elevata, premiata dalla geometria corsaiola, che tuttavia non affatica nemmeno dopo parecchie ore in sella. Le accelerazioni sono micidiali, soprattutto se effettuate in velocità, situazione in cui le ruote ad alto profilo aiutano parecchio.
In salita la Oltre si è dimostrata sempre molto performante, il peso contenuto e la compattezza della struttura premiano ogni pedalata.
In discesa si conduce facilmente, la forcella è molto precisa nell’impostare la traiettoria, così come eventualmente a correggerla. Le ruote Fulcrum Racing Speed XLR danno grande progressione velocistica, accelerano praticamente da sole, guadagnando velocità anche senza pedalare. Nelle curve veloci, ad ampio raggio, occorre contrastare un pochino il movimento giroscopico impresso dalle ruote, che per loro caratteristica tendono a riportare la bici in posizione verticale. Ottimo il comportamento della Oltre nel misto stretto, dove gira prontamente in uno spazio ridottissimo.
Sui fondi più sconnessi il comfort di marcia è inibito dalla notevole rigidità del wheelset in prova, che fa percepire ogni infinitesima irregolarità del manto stradale.
In frenata l’equilibrio telaistico e la rigidità laterale garantiscono traiettorie pulite e grande rapidità nell’entrata in curva, dalla quale si esce in un batter di ciglia.
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Valutazione componenti
Le ruote Fulcrum Racing Speed XLR in carbonio, aventi profilo da 50 mm, sono utilizzate in gara anche dai professionisti, e non solo per ragioni di mera sponsorizzazione. Accreditate per un peso di 1.324 grammi (senza sganci rapidi), specifiche per coperture tubolari, hanno mozzi con corpo in carbonio, 18 raggi radiali all’anteriore e 21 al posteriore con incrocio in seconda sul lato ruota libera. Hanno una notevole rigidità laterale e una scorrevolezza di prim’ordine. Sono ruote specifiche, preferibilmente da non utilizzarsi nelle giornate ventose, perché la superficie laterale del cerchio diventa una vela di grande portanza, sbilanciando parecchio la marcia, anche in virtù della complessiva leggerezza di questa bicicletta. Questo sofisticato wheelset Fulcrum dà il meglio di sé con velocità superiori ai 35 km/h, trasformandosi in un autentico “booster”, garantendo potenti accelerazioni senza grandi sforzi da parte del ciclista. Bastano poche pedalate e ci si ritrova a 50 km/h. Sono comunque molto sensibili, trasmettendo tutte le rugosità del manto stradale. Ovviamente questi cerchi richiedono pattini freno specifici per le superfici in carbonio. I Dura Ace di serie sono risultati inizialmente poco incisivi, rallentando la ruota in modo discontinuo, a singhiozzo. In seguito del necessario rodaggio hanno invece raggiunto ottimi livelli di modulabilità e potenza, senza mai mettere in crisi il ciclista nemmeno nelle staccate più violente. Come tutti i pattini per carbonio, richiedono infatti un certo tempo di “sgrezzatura” per rispondere dignitosamente, quando cioè la loro superficie diviene sufficientemente rugosa per aderire perfettamente al fianco del cerchio. Se surriscaldati, a seguito di una frenata prolungata, denunciano inevitabilmente un certo “fading”, emettendo il caratteristico sibilo. Sul bagnato gli spazi di frenata si allungano, ma questa è una peculiarità comune ai cerchi in carbonio e, in misura minore, anche a quelli in alluminio.

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I tubolari Vittoria Corsa Evo CX offrono prestazioni elevatissime in ogni situazione, non perdono mai grip neppure sul viscido, a patto di non esagerare con le pressioni di gonfiaggio. Il comfort di marcia è decisamente buono, e contribuisce ad addolcire la rigidità delle ruote. Essendo piuttosto porosi, tendono a perdere parzialmente la pressione di gonfiaggio nel volgere di un paio di giorni, cosa piuttosto normale trattandosi di tubolari.
Dei comandi Shimano Dura Ace è quasi superfluo aggiungere note positive a quanto sia già stato fatto. Morbidi e leggeri, sempre precisi, deragliatore anteriore e cambio posteriore non falliscono un passaggio.
La piega manubrio è comoda ed ergonomica, l’appoggio delle mani è sempre funzionale in base alle esigenze di guida.
La sella non ha praticamente imbottitura ma è ben sagomata, lo scafo flette quanto basta per assecondare gli spostamenti del corpo. La regolazione micrometrica avviene tramite due viti. A proposito della viteria, va detto che sulla Oltre è tutta in titanio oppure in ergal anodizzato azzurro, a riprova della grande cura per i dettagli riposta in questo prodotto dalla Casa di Treviglio.

Inconvenienti riscontrati nel corso della prova
Nessuno.

Rapporto qualità/prezzo
La versione avuta in prova sfiora i 9.000 euro, cifra che non tutti possono permettersi. Ma il gruppo Shimano Dura Ace e le ruote Fulcrum Racing Speed XLR hanno un costo elevato, che anche Bianchi deve sostenere, riversandolo poi inevitabilmente sull’utente. Tuttavia l’allestimento con ruote Fulcrum Racing 1 consente un risparmio di 1.600 euro. La valutazione circa la congruità del rapporto tra qualità e prezzo trova però ragionevole applicazione nel framekit proposto dalla Casa di Treviglio. In tal caso i 3.150 euro sono allineati all’attuale prezzo medio di mercato per questa fascia di prodotti, indiscutibilmente posizionabile al vertice della gamma. E per quanto fornito dalla Oltre nelle prove sul campo, sono soldi spesi bene.

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Scheda tecnica
Telaio: Bianchi Hoc Oltre carbon, X-TeX technology, UTSS, BB30
Forcella: Bianchi HoC full carbon, 1.5”-1.1/8”
Serie sterzo: FSA Orbit C40 1.5”-1.1/8”
Curva manubrio: FSA K-Force Compact carbonio, 31.8 mm, larghezza 440 mm, drop 125 mm
Attacco manubrio: FSA OS99 CSI, alluminio/carbonio (conchiglia in carbonio diametro 31.8 mm, attacco forcella 1.1/8”), estensione 130 mm
Comandi e leve freno: Shimano Dura Ace 7900
Freni: Shimano Dura Ace 7900
Pattini freno: Dura Ace BR-7900 Carbon
Deragliatore: Shimano Dura Ace 7900
Cambio: Shimano Dura Ace 7900
Guarnitura: Fsa K-Force Light BB30 Carbon 53-39, pedivelle 172.5 mm
Movimento centrale: FSA BB30
Pignoni: Shimano Dura Ace 7900, 12-25 (10 vel)
Catena: Shimano Dura Ace 7900, 10 vel
Reggisella: Bianchi Oltre Full Carbon Aero, dimensione dedicata
Sella: Fi’zi:k Antares Braided, carrello in carbonio
Ruote: Fulcrum Racing Speed XLR Carbon alto profilo 50 mm, tubolari
Coperture: Vittoria Corsa Evo CX, tubolari 320 TPI, 700×23
Pedali: Time I-Clic Carbon
Portaborraccia: Elite Pasa Carbon
Prezzo: 8.990 euro (versione in prova), 7.390 euro (con ruote Fulcrum Racing 1). Framekit 3.150 euro (telaio, forcella, serie sterzo, expander e reggisella)
Peso: 6,36 kg (senza pedali, misura telaio 57)
Misure disponibili: 50, 53, 55, 57, 59, 61 (qui le geometrie)
Colorazioni disponibili: celeste Bianchi, bianco/argento, bianco/rosso (versione in prova), nero limited edition (solo bici completa)

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Info:
F.I.V. E. Bianchi S.p.A.
Via delle Battaglie, 5
24047 – Treviglio (BG)
Tel. 0363/3161
Fax 0363/303680
www.bianchi.com
[email protected]

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