[Test] Aurum Essentia

55

Aurum è l’azienda iberica nata per volontà di Alberto Contador e Ivan Basso che in pochissimi anni si è ritagliata uno spazio nel segmento delle bici premium, grazie anche a strategiche sponsorizzazioni, come quella della Polti-Kometa (sempre gestita da Basso e Contador). Aurum è entrata nel mercato con una bici che si è già conquistata una certa nomea positiva, la Magma, ma ora Aurum ha ampliato la propria gamma grazie ad un modello gravel e soprattutto grazie ad un modello più accessibile di gamma media, la Essentia.


La Essentia ricalca esattamente le forme della Magma, ma è realizzata con un layup della fibra di carbonio differente, non dello stesso livello della sorella maggiore. Ha solo i foderi alti e bassi del carro posteriore di diametro leggermente maggiore della Magma. Questo in soldoni comporta un peso maggiore del telaio, che, sommato ai gruppi di fascia media con cui viene proposta rispetto la top di gamma Magma, portano ad avere un peso di circa 1kg maggiore della bici+gruppo, ed ancora superiore se si considerano le ruote, altro componente top sulla Magma e di fascia media sulla Essentia. Il peso rilevato da noi della Essentia in test in taglia 58 è di 8,51kg.

La Essentia, a differenza della Magma, non viene proposta come solo telaio per l’acquisto. In compenso la cura del dettaglio sia nel packaging (la bici si può acquistare direttamente da Aurum online, oltre che da un ristretto numero di rivenditori nel mondo) che nella componentistica è la stessa, ed è elevata.

La pochette con all’interno spacers ed altra minuteria della bici è molto bella e di qualità decisamente migliore dei sacchetti di varia concorrenza. Idem i portaborraccia, molto belli e con anche le viti marchiate Aurum. Questa una costante su tutta la bici, se aguzzate l’occhio potrete vedere infatti che non c’è vite o tappino di gomma che non abbia stampigliato il logo Aurum. Sono dettagli, ma sono testimonianza della cura e della volontà di questa azienda di non fare tutto al risparmio, cosa oltremodo apprezzabile anche su una bici che non è il loro top di gamma.

Questa Essentia è arrivata montata con il gruppo SRAM Force, in questo caso vecchio modello per una questione di disponibilità taglie. Il montaggio era completo del gruppo, con corone 48/35, pacco pignoni 10-33, dischi freno 160/140mm.

Le ruote sono sempre di casa SRAM, ovvero le Zipp 303 S, gommate coi copertoni Challenge Strada TLR 27mm.

A completare il tutto, un’ottima sella Prologo Scratch M5 installata, finalmente, su un reggisella dritto senza off-set (disponibile comunque anche con arretramento), manubrio Aurum in alluminio e manubrio Ritchey Superlogic in carbonio.

Geometria

Oltre ai dettagli anche la verniciatura è ben realizzata, molto spessa e resistente ai graffi.

La Essentia ha una linea classica, con i pendenti alti del carro  alti, in controtendenza con i dettami attuali. La vite dell’expander del reggisella è ben posizionata, senza angolazioni che rendono difficile serrarla, in particolare con dinamometriche. Semplice, ma efficace la copertura in gomma marchiata Aurum.

Molto sfinati i foderi della forcella

Nell’utilizzo la Esssentia si è rivelata una bici neutra ed equilibrata, in particolare in discesa è molto precisa e mantiene molto bene la traiettoria, non necessitando correzioni anche in curve veloci.

Come tipologia di bici rientra nella categoria di concorrenti come la Canyon Ultimate o la Orbea Orca. A livello di qualità costruttiva e cura dei dettagli la Essentia non è sicuramente inferiore, in particolare della Orca con cui condivide la soluzione del manubrio non integrato. Con la Orbea la Essentia ad esempio condivide praticamente le stesse geometrie, a parte qualche (2) mm di foderi bassi in meno e interasse in più e questo dinamicamente, in discesa in particolare si traduce in sensazioni di guida molto simili.

La Essentia in linea di massima è un po’ più rigida, cosa che si nota anche a livello di smorzamento delle vibrazioni, anche se questo è da considerare anche in base alle ruote e, soprattutto, copertoni montati, avendo trovato i Challenge Strada piuttosto duri a parità di pressione con copertoni analoghi per larghezza.

Stesso discorso per la questione ponderale in salita, per cui il kilo e 200 grammi in più sicuramente si fanno sentire, ma qui si tratta di trovare il giusto compromesso tra possibilità/volontà di spesa e montaggio. In questo la Aurum Essentia può vantare dalla sua un eccellente rapporto qualità/prezzo: la versione montata Force costa infatti 6552€. Un prezzo decisamente competitivo per la qualità offerta, anche perché attualmente è in vendita con lo Sram Force nuovo, uno dei migliori gruppi in circolazione, anche più leggero di quello vecchio montato sulla bici test.

Nel complesso quindi una bici eccellente ad un prezzo competitivo rispetto varia concorrenza.

Sito Aurum Essentia

Commenti

  1. martin_galante:

    Per me l'altro marchio spagnolo, Orbea, e' il primo termine di paragone per questa Aurum. Anche perche' non vedo proprio il motivo per considerarlo un marchio piu' esclusivo. Di certo un non avra' la rete di assistenza o la storia di una Colnago, in effetti neanche di una Orbea. Ed a garanzie per il ciclista ed affidabilita' come stiamo messi??
    il fatto che è stato creato da un certo Contador ed un certo Basso è sicuramente un plus, almeno sulla carta, che può essere monetizzato



    martin_galante:



    Ecco, qui secondo me si vede l'elefante nella stanza. Il problema non e' tanto le ruote hookless ma.... le Zipp 303S sono il piu' controverso modello Hookless, e che sicuramente Zipp sta dando via. Nonostante il parere contrario dello standard ETRTO, Zipp si e' rifiutata di ritirare la compatibilita' dei copertoni da 28 sulle 303S (mentre mi sembra lo abbia fatto per i modelli superiori). Dicendo che secondo loro non ci sono problemi purche' si usino i copertoni compatibili di questa lista
    Ora questa bici se ne esce con copertoni da 27 sulle Zipp 303S, prodotti da un piccolo marchio italiano Challenge che ovviamente non e' nella lista di compatibilita' neanche con sezioni superiori. Magari le avranno testate, non lo so. Pero' vedo tante Zipp 303s (con coperture compatibili) proposte su modelli che provano ad avere un prezzo un po' piu' competitivo. L'impressione, spero errata, e' che alla Aurum si sono detti che Zipp sta dando via queste ruote ad un buon prezzo e che mettere le gomme di nicchia col tricolore gli da' un tono... e via all'accoppiata. Insomma, per quel che sembra ben inteso, altro che marchio esclusivo ed affidabile.
    può essere, anche se penso sia difficile una scelta di questo tipo, quantomeno rischiosa


    martin_galante:

    Anzi, direi proprio che e' un pacco.
    decisamente troppo severo
  2. ConteIgor:

    Che i prezzi siano aumentati okay, però onestamente se si fatica ad arrivare a fine mese non è necessario girare con bici da strada in carbonio e cambio elettronico. Si può uscire e divertirsi spendendo 1200 euro, anche meno. Non lo dico per polemica però non ha senso la geremiade sul povero che dopo aver fatto la spesa di sottomarca al discount vede leso il suo diritto al Force AXS. Mi pare si chiamasse "socialfaggianesimo" ma era prima che io frequentassi il forum...
    No, scusami ma non hai capito il senso del mio discorso. E' ovvio che ci si può divertire anche con bici economiche e che chi fa fatica ad arrivare a fine mese, probabilmente il tempo libero lo dedica ad attività più concrete, ciò nonostante ogni nostra azione ha una valenza etica e sociale e non riconoscere il giusto valore delle cose, porta a inevitabili conseguenze, anche se sul momento non lo concepiamo.
    P.S.: il mio non è un discorso di tipo comunista e non sono per nulla comunista, mi sembra solo una questione di buon senso
  3. Cyboraf:

    No, scusami ma non hai capito il senso del mio discorso. E' ovvio che ci si può divertire anche con bici economiche e che chi fa fatica ad arrivare a fine mese, probabilmente il tempo libero lo dedica ad attività più concrete, ciò nonostante ogni nostra azione ha una valenza etica e sociale e non riconoscere il giusto valore delle cose, porta a inevitabili conseguenze, anche se sul momento non lo concepiamo.
    P.S.: il mio non è un discorso di tipo comunista e non sono per nulla comunista, mi sembra solo una questione di buon senso
    Grazie del chiarimento. Io concordo che i prezzi siano saliti, quasi certamente più del dovuto e sicuramente le bici da strada pagano il sovrapprezzo del target: gente sensibile al marketing e all'immaginario agonistico che viene venduto. Allo stesso tempo penso che anche i contenuti siano aumentati e quindi parte dell'aumento proporzionale sia giustificato.
    Di fatto ripeto quello che ho già scritto altrove: c'è un grande equivoco secondo il quale il telaio migliore con DA o RED sia la fascia alta e tutto il resto è media o bassa: secondo me non è così. Quello è il top del top, le bici su cui possono correre i campioni del mondo. Un buon telaio in carbonio con Ultegra 12V elettronico è già una base di fascia alta. Poi ci sono almeno altri 3 gruppi elettronici 11-12v (con prestazioni superiori alla fascia alta di 10-15 anni fa) e anche alcune cose che so che per molti forumisti sembrano inconcepibili, ma sono pur sempre bici da corsa utilizzabili: i telai di alluminio e i gruppi a 8-10 velocità!
Articolo precedente

Nasce Acol by Alex Colnago, brand premium di bici

Articolo successivo

Il caso Strava Leaks rivela la posizione dei leader mondiali

Gli ultimi articoli in Test

[Test] Colnago V5Rs

Dalla sua presentazione un mese fa, ho avuto modo di utilizzare con continuità la nuova Colnago…