[Test] Canyon Speedmax CF 9.0 SL

Eccoci alla prova di una novità per questo sito, ovvero il test di una bici da cronometro/triathlon, che inauguriamo con la Canyon Speedmax CF 9.0 SL. La Speedmax Cf 9.0 è la seconda dall’alto in una gamma composta da cinque modelli CF, e rispetto i modelli superiori si distingue per la trasmissione meccanica in luogo di quella elettronica DI2. Trasmissione che è sempre della giapponese Shimano, nel caso specifico l’Ultegra.

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Ma partiamo dal telaio, che presenta alcune soluzioni che si sono imposte ormai in quasi tutte le bici della categoria, soprattutto come il triangolo formato dall’estensione del tubo piantone sotto il nodo sella verso l’orizzontale, ed idem il tubo sterzo che si prolunga anch’esso sotto l’orizzontale il più possibile.

Rispetto ai modelli superiori della classe SLX, questa Speedmax SL non presenta carenature per i freni, che si trovano in posizione tradizionale (con attacco DirectMount). Il freno posteriore è posizionato all’uscita della carenatura del tubo piantone, che presenta nella parte posteriore una specie di presa d’aria

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Chiaramente si parla di “tubi” in modo improprio, in quanto le forme del telaio sono massicci profili alari in carbonio. Le forme sono piuttosto squadrate, in tipico stile Canyon, con una grafica minimal che la sottolinea. In particolare l’attacco dei foderi bassi, che presenta linee nette, ma anche funzionali, come nel caso dell’uscita del cavo del cambio, che ha un’angolazione ottimale

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Profilo alare aerodinamico anche per il reggisella ovviamente, con una slitta per l’attacco della sella che consente ampia regolazione per avanzamento/arretramento. Sul retro dello stesso sono presenti gli attacchi per un portaborraccia. Facilmente accessibile il serraggio del reggisella posto sull’orizzontale, anche se solo una piccola copertura in gomma avrebbe reso più pulita esteticamente la soluzione. La sella è la Fi:zi’k Ardea Tri, particolarmente comoda senza pantaloncini con fondello.

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L’attenzione di Canyon nel fornire un sistema completo si vede anche nell’integrazione di serie con l’Energy Source, ovvero il box in gomma morbida porta barrette o gel posizionato sopra l’orizzontale. Di serie viene fornita la versione alta, ma si può optare per quella bassa (ma più lunga) nel caso si voglia utilizzare una posizione molto aggressiva in sella togliendo gli spacers da 25mm sotto l’attacco manubrio. In questo modo la transizione con l’attacco manubrio sarà ottimale e senza scalini.

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Venendo alla componentistica, oltre al manubrio H30 e attacco manubrio V21 in carbonio di casa Canyon, questa Speedmax 9.0 è montata con estensioni e poggiagomiti Profile Design T4+ in alluminio. Questi componenti arrivano con tutta la dotazione di pads e spessori per personalizzare a piacimento la posizione sia in altezza (1x25mm + 62mm per ogni lato), sia nel Reach (488–513mm nel caso della taglia L in questione). Completano le estensioni dei grip in gomma della Ergon.

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Dalla tabella delle geometrie si possono dedurre tutte le varie misure ottenibili per taglia, anche se di massima, Canyon propone la via del “basso e lungo”:

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Come si è detto la trasmissione è affidata a Shimano con l’Ultegra 6800, di serie con corone 52-36 e pacco pignoni 11-25. Fanno eccezione le leve freno Profile Design.

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Curato anche il fodero basso lato trasmissione con una copertura metallica per riparare il carbonio in caso di caduta di catena

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Venendo alle ruote, Canyon offre con la Speedmax CF 9.0 SL delle Reynolds Strike Carbon Clincher con altezza cerchio 62mm (canale esterno-interno 25-17mm). Il peso della coppia è di circa 1650gr. Un buon peso per ruote “moderne” con canale largo e questa altezza di cerchio. La bici arriva gommata con Continental GrandPrix TT 23mm all’anteriore e 25mm al posteriore già montati con estensioni valvole. Altro segno della cura del dettaglio da parte di Canyon.

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Ho trovato queste ruote particolarmente stabili anche con vento, presumibilmente merito del profilo a goccia piuttosto pronunciato. Ottima la frenata coi pattini dedicati.

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Difficile rimproverare qualcosa alla Speedmax 9.0 SL, che per 3400eu offre un pacchetto “pronto gara” per qualunque triatleta (per i più danarosi c’è la serie SLX, ma le migliorie riguardano sostanzialmente le coperture dei freni e le trasmissioni elettroniche), senza dover spendere cifre aggiuntive per buone ruote, le Reynolds Strike lo sono, o accessori vari, già presenti. La realizzazione è eccellente, con grande cura del dettaglio, persino nella scelta delle coperture, come ormai abitudine Canyon. Forse si potrebbe solo rimproverare la scelta di privilegiare i triathleti e non chi è interessato alle cronometro, ma qui, presumibilmente, parlano i “numeri” dei praticanti delle due discipline.

Prezzo: 3399eu

Sito Canyon Speedmax CF 9.0 SL

 

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