[Test] Scarpe E-VERS Primo

Delle scarpe E-VERS vi avevamo parlato già dalla scorsa Eurobike, quando avevamo avuto modo di provare il sistema proprietario per scannerizzare il piede, primo passo per ottenere una calzatura personalizzata.

Ora, dopo qualche mese di prova, possiamo fornivi le nostre impressioni sulle scarpe Primo.

Le scarpe vengono offerte in una classica scatola con un panno in tessuto, ma con anche una chiave USB con tutte le specifiche tecniche ed anche un video sul prodotto.

Da subito si nota la costruzione artigianale di queste scarpe, realizzate completamente in vera pelle per quanto riguarda la parte superiore.

Mentre la suola è in carbonio, standard 3 fori

 

Particolarità di queste scarpe è il sistema di chiusura, che si avvale di una rotella, ma con il passaggio dei lacci/cavi di chiusura che serrano la tomaia passando sotto il tallone. Curiosamente una soluzione analoga a quella delle Bont Helix recentemente provate da noi. Nel caso delle E-Vers i cavi passano esternamente.

La costruzione delle Primo è piuttosto classica, con una tomaia in pelle incollata alla suola in carbonio. La parte superiore della tomaia però è realizzata con due “fasce” che vengono strette appunto dai cavi ad X sul collo del piede, tirando appunto verso il tallone.

Sulla punta è presente un classico piccolo strap per serrare la parte anteriore della scarpa. La costruzione interna, dicevamo, è piuttosto classica, come si può vedere estraendo la soletta

La suola in carbonio presenta alcune prese per la ventilazione. Il tacco antiscivolo in gomma non è sostituibile. Non sono presenti riferimenti per il montaggio delle racchette.

Prova

Le Primo sono un mix di classico e moderno. La costruzione generale è quella di scarpe artigianali tradizionali, ma accoppiate con una soluzione attuale come la chiusura coi lacci incrociati sotto il tallone. Il volume interno della scarpa è sull’abbondante, quindi consente di accomodare ogni tipologia di piede. La soletta è piuttosto piatta, quindi anche questa piuttosto “universale” come calzata. Una volta serrata la scarpa però il piede non si muove, e questo è un vantaggio di questi nuovi sistemi di chiusura, che praticamente serrano il piede sul collo verso il tallone, senza stringere la tomaia attorno al collo del piede. Questo ha il vantaggio di eliminare punti di pressione sul collo del piede e tenerlo fermo senza contemporaneamente stringerlo. Una soluzione che evidentemente sta prendendo piede (!) presso numerosi produttori di calzature per gli indubbi vantaggi. Le Primo restano scarpe sul versante “comodo”, con ampio spazio per il movimento delle dita del piede, ed una generale sensazione di comfort, data anche dalla morbidezza (non eccessiva) della tomaia. La rigidità della suola è medio-alta.

Nel complesso delle scarpe molto comode anche dopo molte ore, che realmente non premono in particolare su nessun punto del piede.

La costruzione è molto robusta, con l’utilizzo di pelle piuttosto spessa. Questo non compromette la freschezza, media, ma si fa sentire sul piano ponderale: il peso da noi rilevato è di 364gr per la destra e 354gr per la sinistra. Circa 100gr in più a scarpa rispetto le Bont Helix a titolo di esempio. Non scarpe ultralight superforate quindi.

Alle soluzioni tecniche fornite dalle Primo va aggiunta la caratteristica di essere realizzabili tramite il sistema di scansione totalmente custom per il proprio piede. In questo caso la scarpa viene realizzata a mano completamente sul calco digitale del vostro piede. Questo modello denominato Primo ID ha un costo decisamente più elevato delle Primo normali: 699eu in luogo di 369eu. Nel caso di caduta con danneggiamento delle scarpe (o qualunque altro motivo), si possono ordinare delle nuove Primo ID sul calco del proprio piede ad un prezzo scontato.

Sito E-VERS

 

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